Nell'organizzazione dello spazio nelle case contadine è pensata e realizzata per la conservazione di alcuni importanti alimenti. E' un locale seminterratocon i soffitti a volta e poco luminoso, ideale per garantire il giusto grado di umidità e temperatura. Solitamente venivano conservati in quanti ambienti i formaggi i salumima soprattutto le botti per il vino. La coltivazionedella vite e la relativa produzione del vino ha occupato un ruolo di fondamentale importanza nelle economie montane. I metodi di coltura della vite sono andati trasformandosi negli anni.In Ossola, il tradizionale impianto era quello definito a "topia". I terrazzamentimeglio esposti al sole venivano destinatia vigneti;su di essi erano posizionate le strutture di sostegno (in pietra)per il pergolato, solitamente con pali di castagno. La topia, recentemente sostituita dai filari, aveva il grande vantaggio di permettere l'utilizzo del terreno sottostante che veniva impiegato per la coltivazionedella segale o per la produzione di foraggio. Le cure per il ciclo annualedella produzione della vite iniziavano generalmente a marzo con la potatura delle piantee proseguivano durante la primavera e l'estatecon periodicitrattamenti antiparassitari, resi necessaria seguito della diffusione della peronospora.A completa maturazionedei grappoli d'uva, nei mesi di settembre ottobre, si procedeva con la vendemmia. Effettuato il raccolto, l'uva dapprimaveniva pigiata a piedi nudi in grandi tini di legno per la fermentazione. In seguito il vino era estratto attraverso una spina posizionata sul fondo del tino per essere poi conservato nelle botti di legno e da li direttamente spinato per il consumo quotidiano.Le vinacce rimanenti, invece , venivano dapprima portate nei torchi quasi sempre comuni per estrarre gli ultimi succhied infine ancora utilizzate e sfruttate negli alambicchi per ottenere quel meraviglioso prodotto che è la grappa.
Nell'organizzazione dello spazio nelle case contadine è pensata e realizzata per la conservazione di alcuni importanti alimenti. E' un locale seminterratocon i soffitti a volta e poco luminoso, ideale per garantire il giusto grado di umidità e temperatura. Solitamente venivano conservati in quanti ambienti i formaggi i salumima soprattutto le botti per il vino. La coltivazionedella vite e la relativa produzione del vino ha occupato un ruolo di fondamentale importanza nelle economie montane. I metodi di coltura della vite sono andati trasformandosi negli anni.In Ossola, il tradizionale impianto era quello definito a "topia". I terrazzamentimeglio esposti al sole venivano destinatia vigneti;su di essi erano posizionate le strutture di sostegno (in pietra)per il pergolato, solitamente con pali di castagno. La topia, recentemente sostituita dai filari, aveva il grande vantaggio di permettere l'utilizzo del terreno sottostante che veniva impiegato per la coltivazionedella segale o per la produzione di foraggio. Le cure per il ciclo annualedella produzione della vite iniziavano generalmente a marzo con la potatura delle piantee proseguivano durante la primavera e l'estatecon periodicitrattamenti antiparassitari, resi necessaria seguito della diffusione della peronospora.A completa maturazionedei grappoli d'uva, nei mesi di settembre ottobre, si procedeva con la vendemmia. Effettuato il raccolto, l'uva dapprimaveniva pigiata a piedi nudi in grandi tini di legno per la fermentazione. In seguito il vino era estratto attraverso una spina posizionata sul fondo del tino per essere poi conservato nelle botti di legno e da li direttamente spinato per il consumo quotidiano.Le vinacce rimanenti, invece , venivano dapprima portate nei torchi quasi sempre comuni per estrarre gli ultimi succhied infine ancora utilizzate e sfruttate negli alambicchi per ottenere quel meraviglioso prodotto che è la grappa.
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