Tutto ciò lo dico senza nulla togliere all'eccellente lavoro svolto da Vallée (anche lui parecchi meriti come ad esempio quello di non impietosire lo spettatore calcando la mano sulla malattia) o alla comunque interessante storia reale che ci viene raccontata. Lo dico perché magari qualcuno potrebbe pensare che abbia apprezzato solo gli attori protagonisti e non il resto... sappiate che non è così.
Ma torniamo ai due sopracitati. Quello che mi ha principalmente colpito e che per una volta sfata le dicerie sull'Academy, è stata la totale immersione dei due attori nonché il loro essersi trasformati completamente nei personaggi. Un'operazione attuata non solo nel senso fisico del termine, ma diventando realmente Ron Woodroof e Rayon. Le interpretazioni di McConaughey e Leto le definirei viscerali tanto da divenire talvolta davvero insostenibili per noi spettatori, riescono con semplici gesti o modulazioni vocali a trasmettere tutto il peso della malattia, tutta la sofferenza e persino la lotta anche quando magari in scena non vi è nulla di tragico.
Senza queste mastodontiche interpretazioni la pellicola diretta da Vallée sarebbe probabilmente rimasta un buon film su "una storia che meritava di essere raccontata" ma non di più... uno di quei tanti film sul mister nessuno americano che dall'ordinario diventa eroe.
McConaughey e Leto elevano Dallas Buyers Club.
A noi non resta che apprezzare e ringraziare.
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