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Dalle banane un filtro per pulire l’acqua dai metalli pesanti

Creato il 19 ottobre 2015 da Deboramorano @DeboraMorano

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Alvaro Maggio, 20 anni, al secondo anno di ingegneria industriale all’Università del Salento di Lecce, ha brevettato Metals-catchers, un nuovo filtro a base di frutta per ripulire le acque inquinate dai metalli pesanti grazie alla pectina.

I suoi filtri a base di scorze di banane sono  a  bassissimo  impatto ambientale e potrebbero rendere utilizzabili bacini d’acqua molto inquinati.

Maggio ha spiegato che un grammo di buccia ottenuta a costo zero e senza impatto ambientale purifica fino a 25 litri di acqua, ma potrebbe essere anche di più. Nei test con un inquinamento di 1.300 microgrammi per litro, una quantità letale per le persone, l’abbattimento dei metalli è stato del 98% rientrando nei limiti di legge. Inoltre la stessa buccia di banana, che può essere utilizzata per nove volte, già al secondo utilizzo abbatte di un ulteriore 98% il rimanente 2% di inquinanti rimasto.

Acqua potabile a costi bassissimi, sia per l’ambiente che per l’economia. L’energia usata per essiccare la frutta è quella naturale del sole e inoltre si recupera uno scarto industriale.

Anche per quanto riguarda lo smaltimento dei filtri c’è una soluzione green.

Il processo chimico che permette di sequestrare gli ioni metallici dalla soluzione acquosa si chiama bioadsorbimento, tramite la pectina e la cellulosa permette di trattenere i metalli pesanti, mentre quello inverso si chiama desorbimento e permette di rilasciare gli ioni metallici. Questo permetterà alla buccia di essere di nuovo utilizzabile e che i metalli pesanti siano smaltiti in altro modo.

Secondo il giovane ricercatore, l’unico impatto ambientale sarà quello con le persone, mentre per quanto riguarda le bucce di banana, la raccolta domestica potrà funzionare solo se tutti saranno sensibilizzati davvero.

(fonte: http://www.corriere.it)


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