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Dalle case in terra alla smart city (e ritorno)

Creato il 21 settembre 2012 da Karlus71
Dalle case in terra alla smart city (e ritorno)
La "città intelligente" è sulla bocca di tutti ma, molto probabilmente, non esiste o, meglio, è sempre esistita. La città, luogo della relazione umana, è frutto della nostra capacità di intelligenza (tra i cui significati c'è quello di "intendersi tra più persone"); tuttavia, sull'onda tecnologica dell'Internet of Things e dei network sociali, sembra profilarsi all'orizzonte una nuova era delle città, quella delle Smart City. Ne esistono cento definizioni diverse, tutte accomunate dall'informatizzazione diffusa di luoghi e persone. In realtà, e qui sta l'equivoco, si tratta di un nuovo modo di vivere, gestire e pianificare la città dovuto alla potentissima capacità di condivisione e comunicazione di cui noi e i nostri luoghi saremo dotati. Ad essere rinnovati saranno in primis i suoi cittadini, come a dire: non esiste una città intelligente senza cittadini intelligenti! La parola inglese "smart" ha più a che fare con l'argutezza e la brillantezza di qualcosa o qualcuno piuttosto che con ciò che comunemente indichiamo con "intelligenza" (in inglese "clever"). L'intelligenza dovremo, invece, mettercela noi...Sabato 22, nel borgo di Ficana a Macerata, alle 17.30 nell'ambito di "Ficana, Terra di Mezzo (Piccolo Festival di Sensibilità Urbana)" terrò un breve intervento sul tema Smart City, affrontato da un osservatorio sui generis: un antico borgo composto da case in terra cruda e paglia! Un luogo privilegiato frutto della smartness dei suoi costruttori, antesignani di un modello di insediamento del territorio appartenente a paradigmi costruttivi antichi e tuttavia ampiamente sostenibili; per certi versi un modus operandi realmente intelligente.SeNSoRe, il blog di Carlo De Mattia

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