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Dalle cronache del ghiaccio e del fuoco al Trono di spade: spoiler!

Creato il 03 maggio 2014 da Martinaframmartino
Dalle cronache del ghiaccio e del fuoco al Trono di spade: spoiler!

George R.R. Martin

How do you define “spoiler?”

If something happens on the show before it happens in the book, I suppose one could call that a spoiler.

If something happens on the show, but happens very differently in the books, is that still a spoiler?

If something happens on the show, but never happens in books, what precisely was spoiled?

And how many children did Scarlett O’Hara have, anyway?

Qual è la tua definizione di spoiler?
Se nella serie televisiva si vede qualcosa prima che la si veda nei libri, suppongo che lo si possa chiamare spoiler.
Se qualcosa accade nella serie televisiva, ma accade in modo molto diverso nei libri, questo è ancora uno spoiler?
Se qualcosa accade nella serie televisiva, ma non accadrà mai nei romanzi, cosa precisamente sarebbe stato spoilerato?
E quanti figli ha Scarlett O’Hara, comunque?
Parola di George R.R. Martin (nei commenti sotto il messaggio): http://grrm.livejournal.com/368755.html


Il quarto episodio della quarta stagione di Game of Thrones ha spoilerato A Song of Ice and Fire. O forse no, ma se non avete letto almeno Tempesta di spade o visto la seconda stagione del Trono di spade non proseguite la lettura perché qui sotto spoiler ce ne sono. Lo so, ho indicato due punti diversi, ma è vero che fra le due opere, la serie televisiva e Le cronache del ghiaccio e del fuoco, ci sono molte differenze, e quello che scrivo dell’una può essere diverso nell’altra. Ah, indico anche i titoli degli ultimi episodi di questa stagione, perciò ritenetevi avvisati.


Dalle cronache del ghiaccio e del fuoco al Trono di spade: spoiler!Io non ho Sky e le mie capacità informatiche sono tali che non potrei piratare lo show nemmeno se lo volessi, il che significa che o mi autoinvito a casa di un paio di amici che hanno Sky, cosa che in qualche occasione ho fatto, o per vedere la serie devo aspettare i DVD. Per esempio io ho appena visto la nona puntata della terza stagione. Effetti su di me? Ben pochi, in fondo io ho letto i libri man mano che sono stati pubblicati in italiano, con l’unica eccezione di A Dance with Dragons che ho letto prima in inglese e poi in traduzione, come qualcuno ricorderà per i miei commenti in corso di prima lettura e soprattutto per una reazione lievemente feroce con la traduzione: http://librolandia.wordpress.com/2012/10/31/il-torneo-di-harrenhall-george-r-r-martin-e-sergio-altieri/
Conoscendo abbastanza bene i romanzi la serie televisiva fino a ora poteva sorprendermi solo quando si differenziava da quanto scritto da George R.R. Martin. L’esclamazione “Where are my dragons?”, per esempio, è solo televisiva. Nessuno ha mai (ancora?) rubato i draghi di Daenerys, e se gli attori sono bravi e le scenografie belle, la trama la guardo sempre con un certo distacco. Se è uguale ai romanzi la conosco, se è diversa allora le cose in realtà non sono accadute così e non me ne preoccupo, anche se certi episodi sono carini. Sono molto brava a non riconoscere l’esistenza di quel che non condivido, per esempio non mi piace io/noi/Gaia e per me L’orlo della Fondazione e Fondazione e Terra, due libri di Isaac Asimov che mi piacevano pure mentre li leggevo, l’unica volta che li ho letti, non esistono. Per me la storia della Fondazione si ferma con L’altra faccia della spirale. E per me a Daenerys i draghi non sono mai stati rubati, e lei è entrata nella Casa degli Eterni per avere risposte e non per ritrovare Drogon, Viserion e Rhaegal.

Dalle cronache del ghiaccio e del fuoco al Trono di spade: spoiler!

Isaac Hempstead-Wright e Kit Harington

Ciò non toglie che quanto, nella prima puntata della prima stagione, Bran si dimostra un impiastro con l’arco e Arya fa centro pur essendo molto più lontana, la scena è carina pur se Martin non solo non l’ha mai scritta, ma non l’avrebbe neppure potuta scrivere perché la sua Arya non sa adoperare l’arco. Lo dimostra il fatto che quando, in Tempesta di spade, vede all’opera Anguy l’arciere, rimane colpita dalle sue capacità e stabilisce che saper adoperare l’arco è una cosa molto utile e che per questo lei la deve assolutamente imparare.
Amo i romanzi, per questo seguo la serie alla quale riconosco notevoli meriti fra cui quello di aver reso Le cronache del ghiaccio e del fuoco molto più famose. Ma quello che accade nella serie mi tocca ben poco. Mi toccava, perché ora le cose potrebbero cambiare, o forse lo hanno già fatto. Tempo fa avevo scritto un articolo relativo al fatto che Il trono di spade sta raggiungendo Le cronache del ghiaccio e del fuoco: http://www.fantasymagazine.it/notizie/20872/game-of-thrones-sta-raggiungendo-le-cronache-del-g/. Devo dire che le due lingue mi infastidiscono, mi viene da parlare della serie televisiva usando il titolo originale e dei romanzi usando quelli italiani, con un brutto effetto negli articoli. Non lo faccio apposta, appena mi distraggo vengono fuori quei titoli, probabilmente perché sto leggendo una quantità incredibile di articoli in inglese su Game of Thrones, ma i romanzi li ho conosciuti prima di tutto in italiano.
La serie televisiva sorpasserà i romanzi? Senza dubbio, anche se Martin ancora dice che potrebbe riuscire a restare avanti lui. Secondo me mente sapendo di mentire, da quel che ho sentito nella migliore delle ipotesi The Winds of Winter verrà pubblicato a fine 2015, poi mancherebbe ancora A Dream of Spring con HBO che progetta sette stagioni in tutto e quindi una conclusione nella primavera del 2017. Credo che non ci sia molto da dire, le date parlano da sole.
Dalle cronache del ghiaccio e del fuoco al Trono di spade: spoiler!

Forse uno spoiler l’abbiamo già avuto. Come detto, io non sto guardando la serie televisiva, però sto leggendo commenti e riassunti. Perché? Perché me ne importa ben poco, leggere quegli articoli mi serve per i miei articoli, e la serie televisiva non mi poteva spoilerare i libri. Va bene, ci sono differenze, nei romanzi Robb sposa (fuori scena) Jeyne Westerling e in televisione Talisa di Volantis, ma per me questo conta davvero poco. È materia per articoli, ma conoscere questa differenza prima di vedere le scene non mi ha tolto il divertimento.
Ora però abbiamo avuto un episodio che nei romanzi non c’è, e che forse potrebbe esserci in futuro. Non a quel modo, Martin porta avanti la sua storia tramite i punti di vista, perciò se un punto di vista non è presente non può mostrarci la scena “in presa diretta” ma, se è davvero importante, deve trovare un altro modo per darci quelle informazioni. Differenze ce ne sono di certo, ma quell’episodio mostra davvero dettagli importanti sugli Estranei che Martin ci rivelerà solo in futuro? Non lo so e non lo voglio sapere.
Martin ha chiesto quanti figli ha Scarlett (Rossella) O’Hara, perché nel romanzo di Margaret Mitchell Via col vento ne ha tre e nell’omonimo film uno solo, sottolineando così le differenze che possono esserci fra romanzi e adattamenti cinematografici o televisivi. Anche Mace Tyrell ha un numero di figli differente nelle due versioni, se chiedete agli spettatori non hanno idea di chi siano Willas lo storpio e ser Garlan il galante. Differenze ce ne sono, ma quando si arriva al succo di quanto viene narrato ci sono anche parecchi dubbi. In fondo David Benioff e D.B. Weiss conoscono la conclusione che Martin deve ancora scrivere, glie l’ha rivelata lui stesso lo scorso anno perché loro avevano bisogno di sapere come portare avanti il loro lavoro. Quanto di quella scena ha preso nel segno?
Io so che per ora continuerò a seguire la copertura dei media di Game of Thrones, e che probabilmente a fine stagione tirerò le mie conclusioni. Il settimo episodio di quest’anno si intitola Mockingbird, con chiaro riferimento allo stemma di Petyr Baelish, e nel cast ci sono anche Yohn Royce il bronzeo e lady Anya Waynwood, quindi una minima idea di quanto proseguirà la storia nella Valle di Arryn c’è. L’ottavo è The Mountain and the Viper, e chiunque ha letto Il portale delle tenebre sa benissimo a cosa si riferisce quel titolo. Il nono è The Watchers on the Wall, espressione che fa parte del giuramento dei Guardiani della notte, e anche qui possiamo immaginare parte di quel che accadrà. Solo il decimo titolo, The Children, rivela poco.
Sicuramente questa stagione concluderà Il portale delle tenebre, e includerà parti dai due successivi romanzi. Quanto? Questo è da vedere. Lo vedrò – o meglio lo leggerò – e poi probabilmente mi fermerò. Io voglio sapere cosa avviene, ma lo voglio sapere dai romanzi e informazioni come quella sugli Estranei che abbiamo già avuto non mi interessano, anzi mi infastidiscono. Game of Thrones per me finirà a breve, episodi, articoli e tutto. Io non ho fatto spoiler non segnalati ai miei lettori, spero che chi verrà su questo mio spazio mi userà la stessa cortesia. Non so quanti spoiler potranno fare Benioff e Weiss, non conosco neppure la portata di quello che c’è già stato, ma a breve se vorrete informazioni sulla serie televisiva dovrete parlare con qualcun altro.
Qual è la tua definizione di spoiler, chiede Martin. Belle domande, ma che lui sappia usare le parole lo sapevamo già. L’attesa per le parole che vorremmo davvero leggere, sospetto, sarà ancora lunga e ora siamo noi lettori che stiamo diventando a rischio spoiler.



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