Come inciderà l’avvento dell’ebook sull’editoria e sulle nostre abitudini di lettura?
La scorsa estate in spiaggia si contavano su una mano gli italiani che leggevano un ebook e gli e-reader spesso venivano confusi con i palmari. Già quest’anno la situazione è nettamente cambiata, basta curiosare tra chi legge sotto l’ombrellone per notare molte persone con un lettore di ebook e sono davvero pochi i lettori tradizionali che non ci hanno saputo rispondere su cosa sia un libro digitale.
L’aspetto magico dell’ebook è quello legato alla nostra era social, di quel villaggio globale e dell’iperveloce di cui parlava Marshall McLuhan, dove paradossalmente gli utenti sono isolati nelle proprie stanze dietro i computer, eppure connessi con decine di amici diversi, distanti anche migliaia di chilometri.
Un libro quindi diventa fonte di socializzazione, dove gli utenti possono condividerlo, commentarlo, georeferenziare i luoghi citati in un romanzo o i personaggi, contattare direttamente l’autore e richiede delle modifiche o delle espansioni dei libri “open” ; tutti questi aspetti potrebbero riconquistare quella fetta di giovani che negli ultimi anni è sempre più lontana dal mondo della lettura.
Un aspetto molto importante dal punto di vista economico è l’invenzione di un nuovo lavoro per chiunque sia appassionato o abbia conoscenze specifiche per qualsiasi cosa grazie agli info prodotti, ovvero delle guide create e vendute in versione digitale, con lo scopo di far risparmiare tempo agli utenti che necessitano di aiuto per un determinato problema che può essere come curare il giardino o cosa cucinare domenica.
Qualsiasi cosa succederà, il libro continuerà a mantenere il suo forte valore intrinseco di trasmissione della conoscenza, qualsiasi supporto egli abbia, che siano tavolette di pietra, cellulosa o bit.