di Iannozzi Giuseppe
Reggimi la mano
Niente è mai servito a niente,
per questo ti chiedo di reggermi la mano
e di tenere nascosto il rasoio
dove con la preghiera o la mia poesia
non m’è concesso d’entrare
Perdonami
Perdonami, amore
non si può scrivere per sempre
Prima o poi tocca a ogni mortale
di rovesciare il calamaio,
di mandar tutto al diavolo
Non credere che abbia un blocco
Sono virile al pari d’una frase fatta,
ma il disgusto che suscito agli Dèi
non è diminuito né cambiato mai
in tutti questi anni persi
tra un panino al prosciutto
e la Gerusalemme liberata
Promesse e vizi
Non ho mantenuto mai le promesse
Dovrei sentirmi colpevole
Ed invece tengo sù duro il vizio
proprio come una scimmia ammaestrata
Bimba, ho fame
Ho fame
Ho fame d’una bimba
Di una bimba che mi ami
Che dica sempre di sì
Che mi lecchi le ferite
Che sia tenera e carina
Ho sempre così tanta fame
Non basta mai il miele e la luna
Ho proprio bisogno d’una bimba,
di una bimba piccina piccina
Datemi una bimba, una bimba
che possa metter sotto i denti
Che non faccia i capricci
Che sia agnellino fino in fondo
Ho fame d’una bimba
in carne e ossa
un po’ angelicata
un po’ birichina
Ho fame, tanta fame
Chi può saziare
la possente fame
che mi divora?