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Damned - Claudia Palumbo con intervista

Creato il 26 febbraio 2012 da Arychan
Damned - Claudia Palumbo con intervistaTRAMA:"Le canzoni non ti tradiscono", dice Ligabue. Ma le persone sì. Cathy, occhi blu e una ciocca viola che fa capolino tra i capelli nerissimi, lo ha scoperto quando Mirko, il suo primo amore, l'ha irrimediabilmente ferita. È per questo che ha messo in valigia la sua chitarra e i suoi diciott'anni, e ha lasciato la città dov'è nata, Napoli, per raggiungere la madre in Germania. E cercare, laggiù, di rimettere insieme i pezzi sparsi del suo cuore. Ma Cathy non sa che a Madenburg, cupa cittadina tedesca, l'aspetta il destino. Un destino che comincia quando, a un concerto nella nuova scuola, su di lei si posano gli occhi indagatori di Tristan e Konstantin Von Schaden, voce e basso della band del momento, i Damned. Due gemelli che non si assomigliano, se non per un particolare: la straordinaria bellezza. E il potere quasi ipnotico che i loro sguardi, e la loro musica, esercitano su Cathy. Tristan e Konstantin entrano così nella sua vita, sconvolgendo ogni certezza: perché custodiscono un antico segreto, e la loro è una storia maledetta, e maledettamente affascinante. Quando Cathy, attratta da entrambi, capirà di amare davvero uno solo dei due, scoprirà però che non sempre l'amore basta. A volte, s'intromette il destino, e quello di Cathy - anche se lei ancora non lo sa - è di lottare contro il Male. E contro le creature dell'ombra come i fratelli Von Schaden. Una scelta che solo il cuore può compiere, un duplice amore che sfida il tempo, una lotta epica tra Bene e Male.
PUBBLICATO DASperling & Kupfer pp. 401
GIUDIZIO: Damned, il romanzo diClaudia Palumbo, è un urban fantasy che narra la storia di Cathy, diciotto annie una ciocca viola fra i capelli, che si trasferisce da Napoli, la città dove ènata e vissuta insieme al padre, in Germania dove invece dimora sua madre conla nuova famiglia che si è costruita dopo la separazione dal primo marito.Cathy fugge dalla delusione del suo primo vero amore, che l'ha tradita con lasua migliore amica, per ricominciare daccapo. Ma gli inizi, spesso, sonodifficili e dolorosi: una nuova scuola, dei nuovi compagni, una nuova stanzatutta rosa che lei odia da morire, così come tutto in quella città che non hamai sopportato, compreso il compagno della madre. Cathy si sente sola e fuoriposto. Fino a quando non conosce Engel, una ragazza talmente bella da rasentarela perfezione, che le presenta i suoi due più grandi amici, i gemelli VonSchaden, Tristan e Konstantin. I ragazzi, tanto belli quanto diversi nelcarattere, sono due dei membri della band rock più conosciuta del momento, iDamned, ed esercitano entrambi su Cathy un fascino ammaliante. La nostraprotagonista è attratta dalla dolcezza e dalla dedizione di uno, ma anche dallastrafottenza e dalla sregolatezza dell'altro che incarna, alla perfezione, lostereotipo del tipo bello e maledetto. Ma intorno ai gemelli aleggia un anticoalone di mistero...
In questo triangolo (che avolte si trasforma in un quadrilatero, perché c'è un'altra persona innamoratadi uno dei gemelli...) Cathy comprenderà che, spesso, cuore e ragione non vannodi pari passo e che l'amore, quello vero e unico, quello che va oltre la morte,quando arriva non si può ignorare. Insieme a questa consapevolezza, capiràanche il disegno che il destino ha tracciato per lei, una delle Predestinate,una creatura nata con l'unico scopo di allenarsi ad uccidere esseriterrificanti come gli orsi, come i vampiri.... come i suoi amati gemelli. Ma,veramente, non ci si può opporre al destino? In un epilogo tragico ed unabattaglia sanguinosa, si conclude una storia d'amore immortale e maledetta,dannata come il nome di questo libro dove la musica è protagonista insieme aipersonaggi. Devo dire che, sin dalleprime pagine, le analogie con il romanzo della Meyer, Twilight, sonoinequivocabili e, d'altra parte, è la critica più marcata che è stata mossaalla nostra autrice in alcune delle recensioni che ho avuto occasione dileggere; ma è l'unico appunto che le si puo' fare perché Damned è, comunque, unbel libro: appassionante, emozionante, scorrevole, mai noioso e ben scritto. Miha fatto tornare indietro nel tempo, all'amore provato a diciotto anni,quell'amore che ti fa battere il cuore, ti toglie il respiro e ha il sapore deibaci dati sotto la pioggia, con la musica di Ligabue in sottofondo e lacitazione di una canzone a fior di labbra. Anche se il sentimento che cidescrive Claudia Palumbo è un amore passionale, fatto di carne e sangue, che vaoltre...Ho apprezzato la scritturafluida e leggera e il fatto che sia narrato in prima persona in una sorta didiario a tre, perché mi ha dato la possibilità di entrare nella mente enell'anima di Cathy e dei gemelli. La protagonista, dolce einsicura sotto una corazza aggressiva, incarna alla perfezione quella parteirrazionale di noi donne per mezzo della quale siamo attratte, sempre ecomunque, dal tipo tenebroso e poco affidabile, a dispetto del bravo e perfettoragazzo che vorremmo con tutte noi stesse amare ma che non accende quellascintilla che fa scattare l'alchimia.I gemelli, Tristan eKonstantin, in realtà li vedo come una sola entità, le due facce di una stessamedaglia, dove le ombre di uno sono rischiarate dalla luce dell'altro: unastessa anima e due cuori che battono per una stessa donna.Fra i protagonisti secondaridevo confessare che ho amato la figura di Engel, una bellissima creatura pienadi contraddizioni: calcolatrice e sentimentale, fredda ma perennemente divoratada una lotta interiore, vendicativa seppur disposta ad accettare la sconfitta,egoista ma capace di donare la propria vita per coloro che ama. Con questo vorrei dire che,se si legge Damned senza cercare le similitudini con altri romanzi, il lettoresi lascerà coinvolgere da questo libro dove i sentimenti ti scorrono sullapelle come una carezza e i personaggi ti entrano dentro al ritmo di unsusseguirsi di eventi; e, magari, riuscirà a vedere e ad apprezzarne solo ledifferenze....Perché ogni scrittore siispira a qualcuno, alcuni lo fanno in maniera più discreta di altri, ma laverità è che ogni libro è unico ed ha un'anima propria che sussurra qualcosa alcuore di chi lo legge: a me, Damend ha parlato. Sono felice di averlo letto elo consiglio, soprattutto ad un pubblico giovane.


INTERVISTA ALL'AUTRICE:Damned - Claudia Palumbo con intervistaBene, Claudia, raccontaciqualcosa di te: quali sono le tue passioni, cosa ti piace e cosa proprio nonsopporti?Ovviamente amo scrivere e leggere. Non potrei vivere senza i libri,letteralmente. Quando finisco un libro mi sento mancare l’aria, è per questoche ogni volta che ne inizio uno nuovo, corro in libreria a comprarne subito unaltro, così già so che quando quello che sto leggendo finirà ne avrò subito unaltro. Cosa non sopporto? Fare attività fisica. So che è sbagliatissimo masono di natura molto pigra, quindi questo è un gran neo per me!Quel è il primo libro chericordi di aver letto e che ti ha fatto innamorare della lettura? Il primo libro che ho letto è stato “Cuore” di Edmondo De Amicis. L’hoamato subito e l’ho divorato in tempi record. Avevo solo sette anni ed ero alleelementari. E’ stato lì che ho capito quanto mi piacesse leggere.

Che tipo di giovane donnasei? Se dovessi riassumerti in una frase, quale sarebbe? Sono una giovane donna come tutte le altre: dolce, sensibile,permalosa, innamorata della vita, della mia famiglia fantastica e degli amici.
Se l'avventura di scrittricenon fosse mai iniziata, come avresti visto Claudia da grande?Come continuo a vedermi. Dietro una scrivania a coordinare leoperazioni del mio distretto di polizia. Il mio sogno, infatti, è quello didiventare un capo questore. Ovviamente, un capo questore che, nel tempo libero,scrive.Sappiamo che hai scrittoDamned giovanissima, ma come è nata Claudia scrittrice? Quando ti sei accortache, dentro di te, stava emergendo un altro io? O la passione per la scritturaè stata sempre presente nella tua vita tanto da farti dire che, prima o poi,avresti scritto un libro?Ho sempre scritto, sin dalla più tenera età. Quando avevo dieci anni hofatto stampare e rilegare un racconto dal titolo “La mia principessa”. Quella èstata la prima “cosetta” che ho scritto e che mostravo orgogliosa a chiunquevenisse a casa. Poi, col tempo, ho scritto storie più lunghe e più importanti.Prima di Damned, infatti, ho finito altri due racconti che, per lunghezza, sonodei veri e propri libri. Chi sa, magari un domani pubblicherò anche quelli.
Come sei arrivata adapprodare ad una casa editrice importante come la Sperling & Kupfer(impresa non facile per una scrittrice emergente)?Per una serie di fortunati eventi e con una casualità incredibile. Sonostati i miei amici a chiedermi di mandare il manoscritto alle case editrici, ecosì, più per gioco che per altro, li ho accontentati. Il libro è piaciuto adiverse aziende davvero importanti ma quando mi è arrivata la proposta dellaSperling non ci ho pensato due volte: cavolo, è la casa editrice del mio mito!(Stephen King, ndr.)E, ora, parlaci del tuoromanzo: come è nata l'idea di Damned? Perché hai scelto di ambientarlo inGermania? Damned è nato dalla passione per la scrittura e dalla voglia di trattare unargomento che mi è sempre piaciuto, il fantasy, attraverso gli occhi di unadolescente che era nel pieno di quel periodo. Ho deciso di ambientarlo inGermania perché ho sempre amato quella terra, così diversa dalla nostra eppurecosì ricca di storia e di cieli plumbei adatti all’atmosfera che cercavo. Lacosa che mi ha attirato maggiormente, però, è stata la Foresta Nera, che nellibro si è trasformata nella Foresta delle Ombre. Non ho mai visto niente dipiù inquietante e affascinante al tempo stesso.Quando hai creato i tuoipersonaggi, a chi ti sei ispirata? Quale, fra i protagonisti non principali deltuo libro, è quello che preferisci? Quanto, di te, c'è in Cathy?  Damned è nato dopo aver letto Twilight. All’epoca della scrittura nonera ancora uscito neanche il seguito, New Moon. Infatti ho letto Twilight perla prima volta in lingua inglese, quando una zia americana me lo regalò per ilmio compleanno. Nessuno aveva mai trattato la figura del vampiro dal punto divista romantico- adolescenziale, e così mi sono cimentata nella scrittura diquesto romanzo. Chi avrebbe mai immaginato che Twilight avrebbe avuto tantosuccesso!Per quanto riguarda i protagonisti non principali, se ti riferisci aigemelli, li amo entrambi, e penso che si veda dalle pagine del libro. In realtà sono loro i veri protagonisti dellastoria, con il loro amore tormentato e con il loro difficilissimo rapporto che,in realtà, non si spezzerà mai, neanche se a dividerli ci sarà Cathy. Loro siamano,e  sarebbero pronti a morire l’unoper l’altro. Cathy è completamente diversa da me. E’ esuberante ed impulsiva,decisamente molto passionale. Io sono molto più pacata e riflessiva. Entrambe,però, saremmo pronte a morire per amore, se fosse necessario.
Tristan o Konstantin?Non posso rispondere a questa domanda! Ma dalle pagine del libro la miapreferenza si capisce. E’ chiara come la luce del sole!Che cosa vedi nel tuo futurodi scrittrice? Che cosa ti aspetti da questo romanzo?  Da questo romanzo non mi aspetto nulla, ed è proprio questo il bello.Sto avendo così tante soddisfazioni che non ho il tempo di pensare a quello checi sarà dopo. Per il momento mi godo questi piccoli attimi.Idee per un nuovo progettoeditoriale?Assolutamente! Sto scrivendo un libro sullo stesso genere di Damned madecisamente diverso, più maturo. Per prima cosa sarà interamente ambientato inItalia. Affronterò le diversità che legano il Nord e il Sud e sorprenderò gliappassionati di storia. Soprattutto rinascimentale. Come ultima domanda, vogliochiederti: che cosa diresti a chi guarda con aria di sufficienza il fantasy,considerandolo un genere letterario di serie B?Che non hanno capito assolutamente nulla. La fantasia è diun’importanza vitale, senza di essa non ci sarebbero mondi paralleli epossibilità di evadere la realtà. Ci sarebbero solo il nero e il bianco. Etutti gli altri colori?Bene, Claudia, voglioringraziarti per la disponibilità e per il tempo che ci hai concesso, permettendocidi conoscere meglio te e il tuo romanzo. Ti faccio un grosso in bocca allupo per la tua attività di scrittrice e ti auguro di poter affiancare igrandi nomi del panorama editoriale. Vuoi dire qualcosa ai tuoi lettori?Voglio ringraziarli tantissimo per tutto il supporto che mi stannodonando e voglio dire a chi ama il genere di leggere il libro, prima digiudicare. Talvolta noi italiani tendiamo ad essere troppo esterofili e cidimentichiamo di supportare i talenti che nascono qui in Italia. Con questo nonmi sto definendo un “talento”, parlo in generale. Comunque ancora grazie aimiei lettori, siete unici!Un abbraccio e un grazie atutti coloro che hanno seguito l'intervista, con la speranza che siano sempredi più i sostenitori dei giovani autori italiani.Genny Biagioni
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