Archetipo cinematografico, la donzella in difficoltà campeggia trionfante sulle locandine di un secolo di cinema. Anche più di un secolo, se consideriamo che la figura femminile preda di incubi notturni compare già almeno dal 1781, nella celebre tela di Johann Heinrich Füssli, “L’Incubo”.
Se la raffigurazione della donna resta identica, a variare è la natura dell’incubo. Non più romantica rappresentazione del lato oscuro dell’inconscio, come reame dell’altrove, ma creatura aliena, non di questo mondo che, a volte, non sembra essere esemplare di valori assoluti, ma puro alfiere del commercio e dell’intrattenimento.
E su questo accenno di un tema affascinante come pochi, vi lascio con dieci esempi di “incubi”, a cominciare dall’originale, fino alle locandine vintage novecentesche.
Buona domenica.
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