Un uomo di una bellezza incantevole. Un attore che non amava i compromessi. Lasciò entrambe le soap ogni qualvolta gli sceneggiatori rendevano il suo personaggio esanime, costringendolo a prendere copioni che sentiva ormai distanti da sé.
L'incontro con Robin Wright ai provini per Santa Barbara fu fatale quanto la sua caduta. Scoppiarono scintille, gli autori se ne accorsero. Fu presto detto: lui sarebbe stato il dannato uscito di prigione e povero in canna, lei la principessa straricca da riconquistare. Ennesima variante di un Romeo ed una Giulietta in formato catodico (le Tv non andavano ancora a pixels). I due divennero compagni nella vita. Lui poi sposò un'altra. Non senza passare nel frattempo, e nella finzione, per le grinfie della famiglia Clegg. Era il 1985. E si ritrovò legato come una salamella, rapito in un convento. La moglie (fittizia) Julie Clegg, in preda agli spasmi e alle visioni, dava indicazioni perché Zed Diamond lo localizzasse. Poi fu Julie ad essere rapita. Quell'estate Capitol tenne milioni di italiani incollati al video il lunedì sera, per vedere se l'eroe ce l'avrebbe fatta a portare in salvo la sua seconda principessa. Lui, con l'aiuto della meravigliosa e altrettanto bellissima Sloane Denning, sua complice negli appostamenti sulla neve, in attesa di sorprendere i banditi, catalizzarono lo share per una stagione intera. Fino alla liberazione dell'ostaggio.Poi il ritiro dalla recitazione. Il rifugio a Denver. Tutt'altro tipo di lavoro sulla produzione di gelati. Dane Witherspoon è morto troppo presto. Proprio come Capitol. Stroncato quando aveva ancora tante puntate davanti. Avevo un amico che gli somigliava in maniera inquietante. Quando vide Capitol su suggerimento mio e della mia famiglia rimase di stucco. Fu come se ci fosse tra loro, fratelli ritrovati, una busta e la De Filippi pronta ad aprirla. Addio Dane. E grazie per aver contribuito a rendere meravigliosi oltre che i tuoi personaggi alcuni dei miei ricordi più lontani.