Forse sono io che ragiono in modo troppo meccanico, ma qualcosa non mi convince.
Passa da Bonhams a Londra questo quadro firmato da Daniel Vertangen (qui):
Daniel Vertangen
(The Hague circa 1598-circa 1684 Amsterdam)
Oranges and lemons on a porcelain plate, a roemer filled with wine, chestnuts, roses and insects on a draped table
signed ‘Daniel Vertangen . fac*ba*’ (lower right)
oil on canvas, 61.5 x 53.5 cm
Firmato, tutto a posto.
Ma io non mi faccio persuaso.
Ripeto, forse è colpa della mia poca elasticità mentale.
Ma perché uno che dipinge sempre e solo fanciulle seminude in paesaggi, dovrebbe firmare questa sola e unica natura morta?
Peraltro prendendo a prestito il repertorio di Peter Claesz.?
Se poi aggiungiamo alcuni particolari orrendi e del tutto incongrui, come la rosa sul tavolino, o la prospettiva incerta dei due agrumi sul piatto (dove lo scalare dei piani è una scienza sconosciuta), ecco che si prospetta una soluzione più semplice.
Secondo me, è falso come Giuda.
O forse è esistito un Daniel Vertangen pittore amatoriale del 1940-1950.
NOTA BENE:
Visto che quando ho espresso una opinione analoga Bohnams mi ha quasi fatto chiudere il sito (ricordate?), pubblico una foto del dipinto quando si trovava in collezione Alexander Emmanuel Rodríguez a New York.