Mi sento nonna
mi sento come il diametro di una casseruola
chiusa in un cerchio che mi rimette al fuoco
ai debiti, ai debitori, all’ora in cui
la sedia mi direbbe fermati -o meglio
accomodati, prendi un caffè
riprendi fiato, prenditi il tempo
come se non stessi seduta abbastanza
così circolare, così concentrica
piatta sul fondo. una schiena assuefatta
al nulla per cui valga la pena
se non di stare qui, a scrivere un diario
da regalare a chi può crederci ancora
senza la paura che carica di gocce
solo per meritare un po’ di apparenza
e lasciarti detto -bambino mio
come usare le forbici, il significato
di opporre la mano alle lame
per ritagliare un quadrato che sia una casa
un triangolo che sia il tetto
per comporre una città, con la scuola
il municipio; ancor di più un rione con l’oratorio
per volersi bene e coltivare il basilico
nella terra smossa dietro le reti del campetto
o per costruire un aeroplano di cartone
per volare, senza comprare la vita,
tra un’apertura d’ali e una caduta
dovuta al modo di poggiare le mani
di alzare gli occhi a guardare le stelle
perché la tua domanda
comprende questa terra
che ancora ci appartiene
Poesia vincitrice del Concorso «Poesia in Diretta» - «La Vita in Diretta» Raiuno (1° classificata su quasi 8000 poesie giunte – vedi qui)
clicca per ascoltare Daniela Casarini che legge la poesia