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Daniele aiello, uno di noi

Creato il 29 aprile 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1
DANIELE AIELLO, UNO DI NOIHo 30 anni e sono nato a Catanzaro, in Calabria. A 16 anni mi sono trasferito a Fidenza, che a tutti gli effetti considero "la mia città". E' a Fidenza che ho iniziato a lavorare prima nella ditta edile di famiglia e poi come agente di commercio. Sempre qui ho costruito le mie amicizie e intessuto rapporti importanti che mi hanno sempre fatto sentire "a casa". Anche per questo, nel 2009, ho iniziato ad avvicinarmi alla politica, per occuparmi in prima persona della città che mi ha accolto a tutti gli effetti e mi ha dato l'opportunità di crescere e mettermi alla prova con le mie capacità. "Politica" in greco significa "arte di governare la città, la società", per cui quale miglior modo esiste del fare qualcosa per il bene della città che ti ha dato tanto?
E' per questo che quando sono stato nominato assessore ho provato una grande emozione e soprattutto un grande onore: da 
Borghigiano d'adozione, mi sono sentito davvero parte di questa città, con la possibilità di realizzare progetti utili per la comunità.
Nei mesi in cui sono stato assessore mi sono dedicato al mio incarico a tempo pieno, cercando di dare il mio meglio. Non so se vale anche per voi, ma per me spendere tutto me stesso equivale quasi sempre a dare il mio tempo. Tempo per ascoltarvi, tempo per incontrarvi, tempo per confrontarsi. In una parola, tempo per esserci. Passando dalla presenza al fare. Perché non si può fare se prima non si è visto da vicino, con i propri occhi le situazioni; se le persone non le si sono incontrate fisicamente, non ci si è guardati negli occhi e ci si è stretti la mano; se non si è vissuto di persona un momento che tutta la città vive e tu non sei lì, a condividerlo con lei. Con voi.
Ogni cerimonia, ogni premiazione, ogni incontro è tempo che diventa carico di significato perché non è un momento vuoto: se lo viviamo in prima persona diventa un'esperienza, un'esperienza da rimettere nelle mani dei cittadini, a servizio della comunità.
Alla critica frequente di essere un presenzialista rispondo che sì, sono stato dappertutto, ma per essere in prima linea, per essere tra le persone che vivono la mia città, per scegliere con la mia testa e con il mio cuore le soluzioni e le risposte da dare ai problemi, dopo averli valutati di persona.
In questi mesi, sono stati soprattutto i giovani e lo sport fidentino ad essere tra le mie priorità. E' incredibile vedere su quanti giovani talenti possa contare il mondo sportivo di Fidenza. E' stato ed è importante mantenere il filo diretto con realtà così importanti, aiutandole a crescere e a rimanere attive e propositive.Ho ritenuto necessaria l'istituzione di due consulte, quella dello Sport e quella dei Giovani, per l'idea di fondo che le accomuna: il dialogo ed il confronto tra cittadini e amministratori nella gestione della cosa pubblica, elemento per me imprescindibile.
Come dice la parola stessa, la "consulta" è infatti un organo propositivo, formato in un caso dalle associazioni sportive di Fidenza e nell'altro dai giovani della nostra città di età compresa tra i 16 e i 35 anni. I gruppi sono apartitici: l'unico 'schieramento' che milita nelle consulte è quello dei giovani e delle associazioni sportive che, ognuna nel loro campo, elabora proposte, progetti, partecipa alle definizione del programma e alle attività dell' assessorato, ma espone anche problemi, chiede chiarimenti e informazioni sull'attività amministrativa. Ad oggi sono 14 i ragazzi fidentini che aderiscono alla Consulta giovanile e 21 le associazioni che hanno richiesto di far parte di quella dello Sport.
Altri progetti sono stati avviati nel settore della comunicazione e dei servizi al cittadino, rinnovando i modi e i mezzi comunicativi grazie all'avvio dei profili istituzionali sui social network più famosi, rinnovando il giornale istituzionale “Il FIDENTINO” e organizzando incontri diretti ai cittadini.Lo scopo era e resta, essere vicini e comunicare con tutti, dai giovani ai meno giovani.
Sono sempre stato un ragazzo indipendente e autonomo nelle mie scelte: prima personali, già da giovanissimo, quando ho intrapreso una strada difficile, non comoda, ma che forse per questo mi ha fatto crescere in fretta e mi ha portato ad essere quello che sono oggi, a 30 anni. La stessa libertà e autonomia di giudizio e di pensiero la porto con me in politica e nella lista civica di cui faccio parte: la mia esperienza amministrativa mi ha fatto capire che oggi più che mai l'indipendenza politica è infatti possibile solo al di fuori dei partiti istituzionalizzati.
Per questo motivo che ho deciso di di appoggiare la candidatura di Gabriele Rigoni, una persona semplice ma preparata, un buon amico, uno sportivo e un ottimo imprenditore, caratteristiche che, a mio parere serviranno al futuro sindaco della nostra città.Se l'impegno e il lavoro da me svolto è stato gradito e ritenete che io possa continuare l'esperienza amministrativa, il 25 maggio sostenete la mia candidatura e sostenete Gabriele Rigoni!Un caro saluto!
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