Daniele Bosio, il diplomatico arrestato per pedofilia

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Daniele Bosio è l’ambasciatore italiano in Turkmenistan, ed è stato arrestato nelle Filippine qualche giorno fa per pedofilia. Secondo le ricostruzioni, il diplomatico di quarantasei anni è stato visto prima in albergo con un gruppo di ragazzini, portati poi alle giostre.

A quanto pare, Bosio è coinvolto in un traffico di minori, che vanno dai nove ai dodici anni di età. L’ambasciatore però si è sempre dichiarato innocente, affermando che quei bambini li ha portati semplicemente al parco giochi per farli divertire.

Ora rischia fino a vent’anni di carcere, anche se il reato di pedofilia nelle Filippine è punito con l’ergastolo. Secondo gli amici di Daniele Bosio, si è sempre mostrato attivo nelle associazioni rivolte ai bambini, sia in Italia che all’estero. Numerose sono le ong a cui ha dato una mano, aiutando i volontari nel lavoro. Per questo motivo, la Farnesina per prima non crede all’accusa, ma non per questo non procederà con un’indagine approfondita.

Daniele Bosio, oltre a dichiararsi innocente, non crede nemmeno che sia stato inserito nella famosa macchina del fango, dato che non ha nemici, in Italia come in Turkmenistan. In patria, invece, le maggiori associazioni dichiarano di non aver mai visto il diplomatico tra i loro volontari, ma faranno una verifica per confermare la questione.

di Alessandro Bovo

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