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Daniele Verzetti Rockpoeta quando la poesia da voce alla gente

Creato il 26 marzo 2013 da Paperottolo37 @RecensioniLibra

“Memore del Neruda di Vi spiego alcune cose”

Venite
a vedere il sangue per le strade,Image
venite a vedere
il sangue per le strade,
venite a vedere il sangue
per le strade!
Oggi  nel nostro spazio  “Scopriamo  L’artista “ho l’immenso piacere d’ospitare  un artista,musicista, poeta,ma sopratutto un uomo che ha fatto della sua arte una missione personale, tentando  di far riflettere con le sue poesie la gente,su tematiche sociali  che oggi affliggono tutti noi. Temi spesso passati in secondo piano anche dai media,perché si sa i problemi non piacciono a nessuno, e se poi non sono nostri perché preoccuparsene? Così, tutti noi tendiamo ad ignorare la realtà che ci circonda. Al  Tg ogni giorno ci passano innanzi scene di violenza inaudita, sangue, morte,disperazione,ma tra una chiacchiera e  ’altra il telegiornale termina e anche quel attimo di riflessione svanisce con lui.Daniele Verzetti  Rockpoeta nel suo piccolo sta  tentando  di muovere le coscienze, risvegliare la necessità di comunicare, di  far conoscere realmente cosa sta accadendo intorno a noi.

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 INTERVISTA A CURA DI MONICA PASERO

 Tu sei l’unico Rock poeta italiano; da dove nasce questa figura ?

Nasce da quello che sono e che faccio: Scrivo poesie, soprattutto inerenti tematiche sociali , amo molto la musica, e proprio come alcuni artisti rock, anch’io mi occupo dei dolori del mondo. Inoltre il modo in cui leggo dal vivo le mie poesie é molto più vicino ad un concerto rock che ad una lettura semplice e composta di versi poetici. Ho anche realizzato uno spettacolo teatrale con le mie poesie dal titolo “Life of Dreams?” insieme al mio valente chitarrista e compositore Gigi Solinas, con cui abbiamo anche musicato alcune mie liriche come peraltro si può vedere andando sul mio sito ufficiale. Quindi Rockpoeta perché il mio libro é un cd e quando sono dal vivo realizzo una sorta di concerto rock  

Fantastico questo abbinamento tra musica e poesia!Com’è nato questo tuo bisogno di dire la tua ,di comunicare alla gente, penso tutto ciò  abbia albori lontani,c’è un fatto particolare che ha scatenato in te questa necessità ?

All’inizio, ed alludo alla mia prima raccolta, scrivevo meno di sociale poi verso i trent’anni é scattata una molla più profonda; l’esigenza di scrivere delle sofferenze del mondo, sentendo quel dolore io in prima persona come una sorta di transfert. Da quel momento la mia produzione é cambiata e già con “La Terrazza”, mia seconda pubblicazione, questo si é potuto nettamente riscontrare.

Al tuo attivo hai  tre pubblicazioni “Il Vento, Lo spirito e tu “La Terrazza “editi da Prospettiva editrice e  il “Pallottoliere Bianco”edizioni Neuma .  Tra queste tue raccolte a quale sei più legato e se sì, perché ?

Forse l’ultima. Sicuramente sono poco legato alla prima nonostante mi abbia dato molte

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soddisfazioni ma, si é trattata di una vera e propria silloge di poesie scritte tra il 1987 ed il 2002 mentre gli altri libri sono tutti nati come un vero e proprio cd nell’arco di un anno avendo quindi ben chiaro  cosa stavo realizzando e cosa volevo fare “da grande” Sicuramente  la  title track del mio ultimo libro , ”Pallottoliere Bianco” che parla di morti sul lavoro, é una di quelle che sento di più anche quando la recito dal vivo. Poi in realtà avendo ben 7 raccolte pronte, sono legato anche a tante poesie che faccio live ma che non sono edite, quindi é complesso risponderti in modo fermo e tassativo alla tua domanda.

Ho letto alcune delle tue poesie e devo dire che tu esponi temi forti, attuali, le tue liriche non partono mai dal presupposto di essere amate, non utilizzi un linguaggio spesso conforme a molto poeti,per allietare il lettore. Le tue poesie sono messaggi ,cronache di ciò che avviene intorno a noi. Una scelta coraggiosa la tua,di andare controcorrente ,un poeta in prima linea ti definirei e tu come ti definisci ?

Sei stata perfetta. E’ vero molte mie poesie sono delle  vere e proprie rockpoesie, sono un pugno nello stomaco, ed il linguaggio a volte é ruvido, forte, non ti permette di sfuggire all’attenzione che si deve porre a quel tema ed a quella problematica. Emozione, commozione ma anche rabbia, disgusto, sono tutte sfaccettature di una realtà che spesso é dura, ingiusta, cattiva e non dà speranze; realtà che io racconto in poesia.

Secondo te esiste, o è esistito un poeta  che come te comunicava ,la realtà e non l’illusione del sogno che accompagna molte liriche .Se sì quale ?

Sì, ne esistono anche se magari scrivono di certi temi in maniera differente. La poesia di Neruda che citavi prima ne é un esempio. Ma anche poeti come Alda Merini, hanno saputo attraverso le loro esperienze ed il loro dolore, raccontare l’umanità. In realtà va detto che io traggo molto di più ispirazione dal mondo che mi circonda e dalla musica. E’ rarissimo che una poesia per quanto straordinaria e per quanto possa avermi emozionato, mi abbia mai portato a scrivere qualcosa; al contrario musica, immagini, realtà, sono, e sono state anche in passato, fonti di ispirazione molto profonde. Se penso a come é nata “L’odore acre della libertà”  che tratta dell’olocausto… Osservai un palazzo grigio con le inferriate e mi fu detto che era un ex mattatoio.  Una poesia lunga  come quella fu scritta di getto, quasi avendo le parole davanti agli occhi senza fermarmi fino alla sua completa stesura. Diciamo che tra i miei poeti preferiti ci sono tutti quelli che comunque esprimono con forza, disperazione e immediatezza, le loro emozioni. Quindi da Baudelaire, alla Merini, a Neruda, a Montale, Bukowsky.

La gente ti segue, ti ama ,lo dicono le statistiche le visite del tuo blog , le presenze ai tuoi eventi.  Secondo te perchè tutto questo successo ? Forse c’è voglia di cambiamento ?

Questa voglia esiste, anche se era un po’ scemata di recente. Però forse ora sta tornando. Ti ringrazio per le tue parole, spero peraltro di poter raggiungere sempre più persone perché sono tante le cose che devono essere dette e che devono arrivare a tutti.

A mio avviso, tu stai dando un vero contributo nel sociale, tenendo ferma l’attenzione su fatti che tendono ad evaporare col tempo. La gente è troppo presa dal quotidiano, dai problemi di tutti i giorni e spesso si estranea,non ha più voglia di altre brutture,. Cosa si può fare affinché non cali l’attenzione ?

Continuare a martellare, non arrendersi, denunciare, fare il passaparola. Se si hanno amici che magari tendono a non seguire certe cose spingerli ad interessarsene, magari anche venendomi a vedere dal vivo  lol! Scherzi a parte, più voi mi date luce e visibilità più io posso arrivare a più persone e far levare alto questo messaggio di denuncia e voglia di cambiamento.

C’è una frase  estrapolata da una tua lirica Barriere che mi ha colpito molto  in cui dici : “Fisicamente idonei ,ma disabili dentro !” Già questo è motivo di riflessione ,vuoi sviscerare ancor di più l’argomento ?

Ricordo quel video dal titolo “Barriere” . Ho fortemente voluto che fosse all’interno di quella serie di video dal titolo “Rockpoeta on the road”. “Just Walk” (che é la poesia del video “barriere” e che é anche nel libro “Pallottoliere Bianco”ndr) é una poesia  per me molto importante. Oggi si pensa che il problema delle barriere architettoniche non esista più ma non é vero, é ancora presente nella nostra società. Inoltre la disabilità interiore di noi “normali” spesso  si manifesta anche nel fastidio e nell’intolleranza verso queste persone nonché anche in una mancanza di rispetto. Si pensi solo a tutte le volte che un’auto non abilitata posteggia in un parcheggio per disabili. A questo aggiungiamo spesso una sanità pubblica che si vuole sempre più scientemente annientare e che non sempre é all’altezza dei suoi compiti, ed il quadro, amaro, é completo. La mia poesia parla di disabili fisici ma la si può estendere anche a realtà diverse come la disabilità mentale. E qui apriremmo un vero e proprio mondo su cui dovremmo soffermarci tutti molto di più e con maggiore attenzione.

I tuoi temi sono svariati e tutti di grande attualità, dalle morti sul lavoro , alla violenza , allo sfruttamento, alla disabilità e molti altri ancora,quale tematica sociale in questo momento ti sta più a cuore ?Ce ne vuoi parlare ?

Direi il rispetto di tutti quei diritti costituzionalmente garantiti ed invece oggigiorno molto vituperati. Tu pensa solo alla questione dell’Ilva di Taranto. Ma perché un uomo deve decidere se morire di fame perché senza lavoro o di tumore a causa del suo lavoro? Tutto questo é assurdo e voler far passare il messaggio che invece é logico e giusto,  é perfino criminale.

Cosa ne pensi  della situazione politica che oggi l’Italia sta vivendo ?Cosa si può fare che non è stato ancora fatto? Secondo te, noi come cittadini cosa possiamo fare per farci sentire, per dar voce alle nostre idee ai nostri bisogni ?

E’ un bel rebus. Credo che, pur con delle remore che possiamo avere come si hanno per tutte le cose nuove, il movimento cinque stelle sia una realtà viva, interessante e da conoscere. Certo il panorama politico é complicato ma molto va fatto. Anche L’Europa deve essere ridisegnata e ripensata. Non un’ UE  delle Banche ma della gente, degli Stati e della vera giustizia tra i popoli. Demagogia, utopia? Non lo so, forse, ma questa realtà  così come’é non funziona e schiaccia popoli interi per il piacere di pochi.

Concludo  con una domanda che accomuna tutti i miei intervistati : Che cose’è L’arte per Daniele Verzetti  Rockpoeta?

Mi spiace se la mia risposta sarà laconica ed in questo caso poco originale, ma l’arte é realmente  a 360° la mia vita.

Grazie Monica

Grazie a te!  di averci fatto scoprire un po’ del tuo mondo!

.Amici lettori andate a scoprire  questo  fantastico e innovativo artista   sul suo sito   http://www.danieleverzettirockpoeta.it/

Visitate anche il suo blog dove troverete  le sue poesie

http://agoradelrockpoeta.blogspot.it/search/label/L%27Angolo%20del%20Rockpoeta

 



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