Continua a destare preoccupazione la stabilità del sistema finanziario danese.
Stavolta è la banca centrale a lanciare l'allarme:
il debito privato ha ormai raggiunto livelli record. E le famiglie rischiano di trovarsi in difficoltà nel momento in cui i tassi d'interesse cominceranno a salire.
«Le persone altamente indebitate sono più vulnerabili ai tassi d'interesse e possono essere duramente colpite dai loro cambiamenti», ha dichiarato ieri il governatore della banca
centrale Nils Bernstein nel corso di un'intervista. Si stima che il tasso di indebitamento privato nel Paese nordico sia il più alto al mondo: nel 2010 è infatti schizzato al 310% sul reddito disponibile. Nel 2000 il debito privato non superava il 100% del pil: nel 2010 è arrivato a rappresentarne circa il 150%.
La banca centrale si dedicherà quindi a studiare il possibile impatto di variazioni del tasso d'interesse, che a dicembre è stato fissato allo 0,7%. Si teme anche che il problema dell'eccesso di indebitamento privato, se non gestito correttamente, possa avere ripercussioni sul mercato dei titoli legati ai mutui, che su scala nazionale ha un valore di 470 miliardi di dollari. Per giunta, la nazione è alle prese con le conseguenze dello scoppio della bolla immobiliare, verificatosi nel 2007, che ha fatto crollare i prezzi delle abitazioni. source