(Red Heat)
Regia di Walter Hill
con Arnold Schwarzenegger (Capitano Ivan Danko), Jim Belushi (detective Arthur Ridzik), Peter Boyle (comandante Lou Donnelly), Ed O’Ross (Viktor “Rosta” Rostavili), Laurence Fishburne (tenente Charlie Stobbs), Gina Gershon (Catherine “Cat” Manzetti), Richard Bright (detective Gallagher), J.W. Smith (Salim), Brent Jennings (Abdul Elijah).
PAESE: USA 1988
GENERE: Poliziesco
DURATA: 106’
Direttamente da Mosca arriva a Chicago il poliziotto sovietico Danko, col compito di arrestare un pericoloso trafficante che gli ha ucciso il partner. Lo aiuta l’americano Ridzik, ma la collaborazione, nonostante il clima di distensione, non è facile…
Scritto dal regista, è un divertente e fracassone poliziesco “post perestrojka all’insegna della cooperazione possibile” (Mereghetti). Reazionario per gli ideali di giustizia che propone, ma non “partigiano” (c’è poca differenza tra russi e americani), è un Hill minore ma tutto sommato intrigante. I difetti maggiori – come la storia poco originale e una coppia di protagonisti che funziona a corrente alternata – sono riscattati da immagini suggestive, ritmo serrato senza pause e scene d’azione coreografate in modo ineccepibile. Se si sospende l’incredulità, la sequenza finale dell’inseguimento con gli autobus è da antologia. Molti punti in comune con 48 ore, che però gli è superiore per tenuta narrativa. Dialoghi scoppiettanti e attori con le facce giuste. Fu la prima troupe americana autorizzata a girare sulla Piazza Rossa. Spassoso, rumoroso, godibile.