La sindrome aerotossica colpisce ancora
Viaggiare in aereo diventa giorno dopo giorno sempre più pericoloso sia per piloti ed assistenti di volo sia per gli ignari passeggeri: la sindrome aerotossica ha colpito ancora, questa volta su un volo della American Airlines. Ormai siamo al paradosso: per nascondere il problema e per depistare, le autorità hanno deciso di controllare i bagagli dei viaggiatori. Ogni commento è superfluo.
Gli "inquirenti" stanno cercando di capire che cosa abbia causato malori improvvisi al personale di bordo ed ai passeggeri di un aereo dell’American Airlines diretto da Londra a Los Angeles, costringendo il pilota ad invertire la rotta ed a ritornare nello scalo di partenza per un atterraggio di emergenza. È successo ieri sera (28 gennaio 2016): il Boeing 777-300 stava sorvolando la città di Keflavik, in Islanda, quando una voce in filodiffusione ha dichiarato un “allarme sanitario” a bordo, annunciando che sarebbero tornati nel Regno Unito.
Almeno tra le sette e le tredici persone sono state colpite da uno strano malore, di cui ancora si ignorano le cause. Appena atterrati ad Heathrow, i passeggeri hanno raccontato gli attimi di panico vissuti in volo. “Eravamo già in viaggio da due ore e mezzo – ha ricordato al “Mirror” Lee Gunn – quando all’improvviso hanno chiesto se ci fosse un medico a bordo o personale sanitario, per soccorrere coloro che non si erano sentiti bene”.
Vigili del fuoco e paramedici sono intervenuti immediatamente, mentre i bagagli imbarcati sull’aereo sono stati sequestrati e controllati da parte delle autorità che non hanno dato ai proprietari nessuna spiegazione sulle ragioni alla base della confisca, anche se è stato specificato che è da escludere l'ipotesi terrorismo.
A bordo viaggiava anche la boyband “Race the horizon”, finalista del programma televisivo “Britain’s got talent” nel 2012. Uno fra gli esponenti del gruppo, Kris Evans, ha dichiarato ai media locali di aver visto “intorno a lui gente collassare: addirittura una hostess è svenuta vicino al suo posto. Inizialmente tutti pensavano che ci fosse qualcosa nell’aria condizionata, poi si è diffuso il panico”.
Analisi condotte dagli investigatori negli attimi immediatamente successivi all’atterraggio hanno rilevato la presenza di “elevati livelli di sostanze non specificate” nell’aria all’interno della cabina. Gli inquirenti che indagano sull’accaduto, infatti, non hanno rivelato ulteriori particolari. Anche l’American Airlines è stata abbastanza vaga nel comunicato diramato poco dopo l’incidente. “Tutti i componenti dell’equipaggio – si legge - stanno bene ed anche i passeggeri. Nessuno di loro ha richiesto, una volta rientrati a Londra, ulteriori cure mediche”. Fatti alloggiare la notte scorsa in un albergo della City, tutti coloro che erano diretti a Los Angeles potranno partire regolarmente questo pomeriggio.
Fonte: ilmessaggero
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