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Danni da vaccino: le richieste al Governo

Creato il 30 ottobre 2013 da Informasalus @informasalus
CATEGORIE: Vaccinazioni
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Danni da vaccino: le richieste al Governo

Indennizzi senza vincoli di tempo e reintegrazione degli esclusi per decorrenza dei termini: ecco le richieste al Governo che escono dal convegno sui danni da vaccino.
Possibilità di chiedere gli indennizzi senza essere vincolati a termini di legge; reintegrazione e riconoscimento di indennizzo e vitalizio per chi, pur disabile dopo vaccinazione, ha presentato domanda oltre gli attuali termini previsti. Sono queste, chiare e concise, le richieste che il Coordinamento Nazionale Danneggiati da Vaccino (Condav) ha avanzato al governo durante il convegno tenutosi oggi a Roma in occasione della decima giornata in ricordo di tutti coloro che hanno riportato disabilità o sono morti a seguito di vaccinazione.
Richieste presentate davanti a una folta platea di famiglie che hanno vissuto direttamente queste sofferenze, la mancanza di risposte chiare, la via crucis tra medici e ospedali, i contenziosi giudiziari che si trascinano per anni. “Perché in Italia si fatica così tanto a farsi riconoscere dalle commissioni mediche e dal ministero i danni da vaccino? Forse, perché frapponendo mille barriere, si spera che le famiglie si arrendano o che il problema possa essere nascosto? Le famiglie che seguiamo hanno potuto sperimentare direttamente cosa significhi vedere un vaccino che rende disabile il figlio che tanto ami; io stessa l’ho vissuto”.

Queste sono state le parole di Nadia Gatti, presidente del Condav, che ha coordinato i lavori del convegno che si è tenuto alla Sala delle Colonne della Camera dei Deputati. Sono state anche ricordate tre storie emblematiche. La prima è stata quella di Giacomo del Pistoia, 36enne di Viareggio morto di recente dopo anni di sofferenze a causa di una paralisi postvaccinica. Poi quella di Monica Ghidini, mantovana, morta nell’aprile scorso a 35 anni; a pochi mesi le era stata diagnosticata una encefalopatia causata dalle vaccinazioni ricevute. Federico Scarsi, trentino, è invece riuscito a raccontare personalmente quanto gli è accaduto da piccolo: un’atassia causata dalle vaccinazioni.
“Il danno da me subìto – ha spiegato Scarsi durante il convegno – è stato riconosciuto dal Ministero della Salute dopo vent’anni di menzogne e depistaggi. Mi muovo con meno equilibrio, soffro di dermatite atopica, sono stato leso nella vista e nel ritmo del sonno, dormo poche ore e mi sveglio in continuazione. Tutto questo per colpa delle vaccinazioni obbligatorie cui sono stato sottoposto”. E proprio Scarsi ha messo in luce quanto il Condav sta rivendicando da anni: occorre una maggiore attenzione da parte dei medici e dello Stato nei confronti del problema, una vaccinovigilanza che funzioni meglio e che permetta di individuare tempestivamente questi casi e un sistema sanitario che non si ostini a ignorare l’esistenza dei danneggiati e che sia pronto a fornire supporto, cure e servizi.
Interessante anche l’intervento dell’avvocato Vanni Oddino, uno dei legali del Condav, che ha sottolineato come già la Corte Costituzionale abbia chiaramente sancito il dovere dello Stato di risarcire non solo i danni dovuti alle vaccinazioni obbligatorie, ma anche quelli provocati da vaccinazioni facoltative.
Sulle modalità di risarcimento è intervenuto il presidente del Condav, che ha ricordato come sia elevato il numero di coloro che, pur essendo stati riconosciuti danneggiati, non sono stati indennizzati perché hanno presentato la domanda fuori dai termini previsti dalla legge 210/92. “Da anni – ha spiegato Gatti - la nostra associazione si batte affinché venga definitivamente eliminato il vincolo dei tre anni previsti dalla legge per presentare la domanda d'indennizzo, é una questione non solo di giustizia ma anche e soprattutto di coscienza. Le Ausl e i medici non hanno mai fatto informazione, non informano dell’esistenza di questo diritto e così facendo si impedisce ai danneggiati di poterne usufruire. Appare dunque non solo logico, ma anche giusto, che lo Stato assegni un indennizzo a chi è stato menomato in modo permanente senza porre termini di decorrenza”.
Province dove il Condav ha seguito casi di morte dovuta a vaccinazione: Pordenone, Napoli, Salerno, Caserta, Milano, Bergamo, Cremona, Mantova, Varese, Como, Biella, Isernia, Vicenza, Verona, Treviso, Padova, Venezia, Cagliari, L’Aquila, Pescara, Chieti, Pesaro, Macerata, Roma, Frosinone, Latina, Viterbo, Livorno, Pisa, Lucca, Siena, Perugia, Bari, Lecce, Ragusa, Messina, Palermo, Reggio Emilia, Ferrara, Trento, Genova.

Danni da vaccino: le richieste al Governo

Tabella delle pratiche istruite per danni da vaccino Regione per Regione



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