Dante Alighieri è un classico intramontabile, un evergreen ed iconograficamente sempre un po’ altezzoso, quasi inavvicinabile. Ed invece grazie alla tecnologia, anche se nell’anno appena concluso ricorrevano i 750 anni dalla sua nascita che avvenne in quel di Firenze nel lontano 1265, è più vicino ed amichevole di quel si pensa, tanto che si ci può anche “chattare”.
La possibilità di chattare con Dante ci viene offerta da divinacommediabot. La Divina Commedia sbarca così su Telegram, l’app multipiattaforma di messaggistica istantanea, che attraverso un sistema di risposta automatica, basato sui Bots (robot), si può interrogare il celeberrimo poema in terzine di endecasillabi a rime incatenate.
Basta digitare una parola chiave, anteponendo il simbolo “?” e si avranno immediatamente tutti i versi, che le contengono, nell’originale lingua volgare fiorentina del sommo poeta.
Si può anche scegliere di effettuare ricerche per personaggi chiave. Ad esempio il Minotauro, l’essere mitologico greco, metà uomo e metà toro, rinchiuso nel Labirinto di Cnosso, e fu ucciso da Teseo, aiutato da Arianna, figlia del re. Oppure Cacciaguida, il trisavolo di Dante, che fu investito cavaliere da Corrado II di Svevia e morì combattendo nella seconda crociata.
Ma si può anche riscoprire interi canti della Divina Commedia che come scrisse il Nobel per la letteratura, Thomas Stearns Eliot, “è una gamma completa di altezze e di abissi delle emozione umane”. Occorre inserire il numero del canto che si ha voglia di leggere ed aggiungere IN, PU, PA per indicare rispettivamente le tre cantiche: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Un esempio di anteprima del Canto che chiude la Divina Commedia, nella versione di Telegram da pc.
divinacommediabot è stata realizzata da Francesco Piero Paolicelli (@piersoft), Digital Champion italiano, webmaster della Community di Matera 2019 e membro del Team, e testato dalla professoressa Paola Lisimberti. Dei links per terzine se ne occuperanno la 3B del Liceo Pepe di Ostuni, dal critico d’arte Fabio Antonio Grasso, il Presidente Ass. Dante Alighieri Matera Pino Suriano, l’architetto Fedele Condedo, l’ingegnere Mimmo Aprile.
Sullo stesso meccanismo si basa anche la Costituzione italiana che consente di interrogare per parola chiave e per ricercare gli articoli della Costituzione. Ma il padre della Divina Commedia su Telegram ha realizzato una gran varietà di Bots Telegram.
La messaggistica istantanea incalza sempre più sugli smarthphone ed altri device e nella vita di ciascuno. È la carica dell’ormai classico WhatsApp, dell’ascesa di Telegram, che si presenta come alternativa a WhasApp, in quanto app totalmente gratuita, per la capacità di condividere un numero illimitato di foto, video, file che possono anche essere salvati nel cloud, per il suo sistema di crittografia, di chat segrete e che si autodistruggono. Inoltre dà la possibilità di creare “Canali” attraverso cui diffondere messaggi pubblici, che possono avere un numero illimitato di utenti, ideale per marketing e comunicazioni istituzionali ed aziendali e permette di effettuare ricerche. Ed ancora Viber che attira per la variegata quantità di simpatici e colorati “stickers”, che sembrano vere e proprie figurine o allettanti gif animate, e per le videochiamate. E Snapchat, il social dei teenager, con messaggi audio, video, testuali che si autodistruggono, ideale per il marketing in real time, ha una crescita inarrestabile e in aumento, tanto che anche la Casa Bianca è ha deciso di scendere in campo aprendo un profilo su questo social.
Il 2016 si prospetta decisamente come l’anno della messaggistica istantanea. Tu quale app usi? Ed andrai ad “interrogare” La Divina Commedia?