La Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, ospita la mostra il Mito dell’Italia nell’Inghilterra Vittoriana, attraverso l’opera dei preraffaeliti Dante Gabriel Rossetti ed Edward Burne. Alla mostra saranno esposte più di 100 opere appartenenti a collezioni private ed a musei internazionali e sarà aperta fino al 12 giugno. L’esposizione ci invita sa scoprire l’arte inglese del secolo XIX e l’influenza dei prototipi estetici italiani dell’epoca attraverso l’iconografia.
La fratellanza preraffaelita era un’associazione di artisti, poeti, filosofi e critici inglesi, fondata a Londra nel 1848. Questo gruppo si ribellò alla dittatura dell’arte accademica predominante in Inghilterra durante il secolo XIX. Le sue principali critiche erano dirette al fondatore della Royal Academy of Arts, Jeshua Reynolds, per perpetuare il manierismo della pittura italiana posteriore a Raffaello e Michlangelo. Le critiche erano incentrate sull’influenza dell’estetica urbana nascente ed i suoi effetti nell’arte. Da questo dibattito in poi, costruirono le basi teoriche sul senso dell’arte e gli artisti diedero l’impulso per un profondo cambiamento nella creazione artistica, che esigeva catturare i paesaggi all’aria aperta riprendendo i colori luminosi della sua pittura flamenca e rinascimentale italiana. I suoi fondatori erano Dante Gabriel Rossetti, William Holman Hunt e John Everett Millais.
Questo gruppo propose la riformulazione dell’arte basata su obbiettivi che esigevano una determinata autenticità e l’analisi per sviluppare un’arte poco convenzionale e sincera, lontana da influenza esterne e che si doveva basare sulla compiacenza appresa nelle accademie per cercare la perfezione artistica. Dal punto di vista pittorico significò un ritorno al romanticismo, nel quale l’artista plasmava la realtà pura, senza deformazioni.
Il teorico dell’arte John Ruskin era un importante sostenitore dei preraffeliti, le sue opere teoriche che esprimevano il suo rifiuto dei cambiamenti sociali e culturali della Rivoluzione Industriale, per considerarla perniciosa per gli ideali della bellezza, esercitò una grande influenza sugli intellettuali vittoriani.
Edward Burne Jones, alunno dell’atelier di Dante Rossetti, fortemente influenzato dall’arte italiana fece un viaggio a Venezia e Milano per cercare ispirazione negli artisti del rinascimento, sviluppò tuttavia un proprio stile ed è ricordato nella pittura britannica come uno dei pittori più interessanti del romanticismo. Le sue opere ispirarono il poeta Charles Swinburne, che gli dedicò Poems & Balads.
Il pittore,poeta e maestro Dante Gabriel Rossetti nacque a Londra nel 1828. La sua opera era dominata dall’ammirazione per l’arte italiana rinascimentale che lo spinse ad esplorare la bellezza umana attraverso la ricchezza cromatica ed un intenso erotismo occulto dietro il velo del misticismo che sviluppò nelle sue serie del mito di Persefone e Monna Vanna. Così come gli artisti rinascimentali combinavano la pittura con la poesia e la traduzione di testi di Dante ed altri scrittori italiani. Fece scuola con il suo pensiero sull’arte e marcò un’intera generazione di pittori inglesi che guardavano con devozione al rinascimento italiano. Il suo libro Poemi, scosse la società vittoriana per l’erotismo e la sensualità con la quale era descritto l’atto sessuale, definito in modo burlesco “La scuola della poesia carnale.”
Per maggiori informazioni http://www.gnam.beniculturali.it/index.php?en/22/events/81/dante-gabriel-rossetti-edward-burne-jones-e-il-mito-dellitalia-nellinghilterra-vittoriana
Nancy Guzman
Conoscere da vicino questi ribelli e l’influenza che ebbe l’arte italiana nell’Inghilterra Vittoriana è una buona scusa per visitare Roma, ma il meglio di tutto sono gli appartamenti a Roma dove potrai ripercorrere i giardini della poesia carnale.
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Tradotto da: SodapopContattami