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Danza orientale e tribal fusion: due mondi a parte?

Creato il 18 novembre 2014 da Annab

tribal_fusion_vs_belly_danceEsiste nel mondo della danza del ventre una specie di diatriba tra due gruppi di ballerine: da una parte le praticanti dell’orientale puro, fedeli allo stile tradizionale e/o alle sue varianti più moderne, e dall’altra le adepte di una particolare stilizzazione nata in tempi più recenti e conosciuta in tutto il mondo con l’espressione “tribal fusion” (che qui abbrevio con TF).

Ci si guarda talvolta con simpatia e ammirazione, anche perché molte praticano entrambi gli stili, ma in tante occasioni ho notato atteggiamenti di diffidenza e “sufficienza” reciproca, per non dire di rivalità, come se il proprio stile fosse superiore all’altro, automaticamente ritenuto inferiore.

A me questa cosa fa un po’ ridere perché, ammettiamolo, stiamo parlando di una “guerra tra poveri”. A mio parere le danzatrici vere, quelle che si fanno il mazzo sul serio, sono altre.

Tuttavia le differenze ci sono e hanno un certo fondamento. Per noi “orientaliste” la TF è difficile da mandare giù perché dal punto di vista tecnico, siamo sincere, le nostre “cugine” sono spesso meglio piazzate di noi. Questo perché se non hai una preparazione solida, i micromovimenti richiesti da questo stile te li puoi solo sognare di notte! Così come facciamo fatica a capire certe deviazioni eccessive rispetto alla fonte originaria, che resta sempre la danza orientale (o quanto meno lo stile tribal, comunque una sua derivazione con un chiaro repertorio di passi e movimenti specifici). In effetti a volte si vedono coreografie o assoli con prevalenza di movimenti ispirati all’hip-hop, magari mescolati con la danza moderna o la danza jazz, fuori da ogni stilizzazione di origine. Questo va benissimo, nulla vieta che nel mio percorso mi dedichi ad esplorare nuovi vocabolari di movimenti, con riferimento ad altre codifiche o stilizzazioni. Però a questo punto siamo in un altro regno, che non chiamerei nemmeno più tribal fusion. Ed è altrettanto chiaro che se ho la passione per l’espressività e i movimenti tipici della danza orientale, ho tutto il diritto di continuare a studiarla dalle fonti e portarla avanti con rigore, cercando di approfondire al meglio tutte le sue possibilità rimanendo all’interno della tradizione.

E qui veniamo al nocciolo della questione, perché diatribe e rivalità a parte, bisogna sapere che la tecnica alla base della TF porta enormi vantaggi anche a chi pratica solo danza del ventre. Possiamo decidere di non seguire questo stile perché non lo troviamo a noi congeniale, ma questo non ci vieta di attingere agli elementi della tecnica fusion, perché essendo due cose assolutamente separate possono essere apprese e applicate in maniera distinta. La tecnica si rifà infatti al format originale creato dalla mitica Suhaila Salimpour (che tutte conosciamo), con l’obiettivo di innalzare il livello generale della danza orientale tramite un lavoro corporeo molto specifico e molto intenso che trascende i limiti di ogni singolo stile. Non per niente il suo slogan, il cosiddetto pay-off in termini di marketing, recita appunto “creating better dancers through better technique”.

Personalmente non ho studiato direttamente con Suhaila (va detto che non è alla portata di tutti, anche economicamente), ma con un paio di sue allieve certificate davvero molto in gamba per un periodo che è durato circa 2 anni. Ho anche praticato lo stile vero e proprio, imparando alcune coreografie e pure esibendomi, poi me ne sono discostata, almeno per ora. Tuttavia continuo a tenere vivi gli insegnamenti che ho tratto da queste lezioni, sia nel mio allenamento personale sia nel lavoro con le allieve, ovviamente adattandoli al mio modo di fare e alle esigenze del momento.

In effetti trovo questa tecnica molto interessante per il grande aiuto che dà al potenziamento muscolare, alla pulizia e alla precisione dei movimenti, ma anche all’arricchimento delle possibilità espressive. Molti esercizi (ad esempio i layering) sono proprio gustosi da fare, per quanto talvolta frustranti perché di difficile realizzazione, ma nel tempo danno risultati e aiutano a tenere agile anche la mente!

In un prossimo articolo (questo è già abbastanza lungo) farò un elenco di alcuni spunti tratti dalla tecnica fusion che si possono usare per migliorare la pratica della danza orientale… rimanendo all’interno del nostro stile, ma allargando le nostre esperienze per includere le innovazioni positive arrivate in questi ultimi anni.

Alla prossima!


Archiviato in:Studiare danza orientale, Tecnica Tagged: danza del ventre, stili di danza, tecnica danza orientale, tribal fusion

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