Ka Hancock è nata e cresciuta nello Utah. Con due lauree in scienze infermieristiche ha lavorato in diversi settori della medicina, ma il suo primo amore è la psichiatria. Dividendosi tra la famiglia e il lavoro è riuscita a scrivere questo suo libro d’esordio, che è un romanzo autentico sull’ amore imperfetto.
Titolo: Danzando sui vetri rotti
Autore: Ka Hancock (Traduttore: Marina Timperi)
Serie: //
Edito da: Leggereditore (Collana: Narrativa)
Prezzo: 14,00 €
Genere: Narrativa, Romance
Pagine: 448 p.
Voto:
Trama: Lucy Houston e Mickey Chandler non sembrano destinati a una vita felice: lui è affetto da disturbo bipolare e la famiglia di lei ha accumulato una lunga serie di casi di cancro. Nonostante siano entrambi segnati da un destino che non lascia ben sperare, quando le loro strade si incontrano, la notte del ventunesimo compleanno di Lucy, è subito amore.Cauti a ogni passo, Lucy e Mickey sono determinati a portare avanti la loro relazione, consapevoli di non essere in grado di donare un futuro felice a un possibile figlio. Lui le promette onestà. Lei gli promette pazienza. Entrambi si promettono di rinunciare a essere genitori. Nonostante la decisione dolorosa e difficile di non avere bambini, tutto cambia improvvisamente il giorno del loro undicesimo anniversario di matrimonio, dopo un controllo di routine di Lucy. Ha inizio così una storia unica, in cui nessuna regola conta più e la parola amore assume nuove declinazioni e profonde
Recensione
di Cerridwen
Lucy mi diceva di amarmi talmente tanto che avrebbe danzato sui vetri rotti con me per sempre se avesse potuto.
Ci contavo.
Questo romanzo è una scheggia.
Una piccola ma appuntita scheggia, conficcata in profondità, difficile da tirare via, impossibile da dimenticare. Penetra, improvvisa, in un solo fulmineo istante fin nelle profondità più buie dell’animo e, raschiando, tocca il fondo.
Questo romanzo è simile proprio ad un pezzo di vetro rotto.
Non è stata una lettura semplice. Non è stata neppure una lettura confortante, inutile negarlo. Non è stata un’evasione spensierata dalla cruda concretezza della vita quotidiana, semmai un’immersione totale nei suoi meandri più oscuri. Non è stato un tentativo di alienazione dagli aspetti più brutali di essa, piuttosto un confrontarsi apertamente, privi ormai di maschere, con la prova della loro esistenza.
Toccante e tormentato si presenta, fin dal principio, il percorso intrapreso dai due protagonisti indiscussi della storia, Lucy e Mickey. Pieno di dubbi, incertezze, sofferenza e, allo stesso tempo, traboccante di amore, determinazione, speranza. Un percorso ad ostacoli, sempre più grandi e sempre più difficili da superare. Un percorso che ad ogni sosta sembra ripetere ossessivamente, quasi urlare in verità, una sola semplice domanda: con quanta intensità e fin dove si può arrivare ad amare un essere umano?
Danzando sui vetri rotti cerca di rispondere a questa domanda con onestà. Non si lascia tentare da facili scorciatoie o fuorviare dalla banalità del caso e scava, scava con crudeltà e decisione, raccontandoci intensi frammenti della vita di una donna e di un uomo che non possiedono nulla, eccetto l’amore che provano l’uno nei confronti dell’altro.
Quello di Lucy e Mickey è un rapporto complesso, assai lontano dall’essere schematizzabile.
È una discesa all’inferno e un’ascesa al paradiso, nello stesso momento. Due vie opposte che dimostrano entrambe quanto lontano può condurre la fiducia, quanto strenuamente si possa lottare per qualcuno anche se, ad ogni battaglia e pur vincendo, si è costretti a rinunciare ad una piccola parte di sé. Dimostrano soprattutto che, anche nell’ora più disperata, basta soltanto guardarsi attorno e aggrapparsi a chi ci è rimasto accanto per poter tornare a rivedere la luce oltre la notte.
Lucy è una splendida giovane donna che, a una commuovente dolcezza di carattere, unisce una straordinaria saggezza che ha poco e nulla a che fare con l’età. La sua è una figura immensa, dai tratti epici, un concentrato di valori positivi che si rivelano in tutta la loro potenza proprio nel rapporto con il marito. Lucy non indietreggia spaventata davanti alla sconvolgente scoperta della malattia di Mickey, non scappa e non si fa prendere dal panico. È riuscita a scorgere, anche se solo di sfuggita, il vero uomo che si nasconde sotto manie ed ossessioni. Ha visto e ha compreso.
Mickey è rinato grazie allo sguardo di Lucy. La sua forza è quella di lei. Fin dal primo istante ha avvertito un legame particolare con la giovane donna e questa di seguito è solo una delle splendide citazioni che riempiono il romanzo e che definiscono la portata del suo sentimento:
Quando per puro divertimento, l’ho baciata, e lei ha baciato me, penso di averla semplicemente riconosciuta in qualche maniera cosmica, come una parte di me ritrovata che non sapevo di aver perduto.
Dando voce al cinismo che alberga in ciascuno di noi, si potrebbe accusare questo romanzo di essere eccessivamente drammatico, troppo forzato nel suo presentarsi così tragico, e verosimile solamente in parte. Forse, per una volta, potremmo lasciar perdere coerenza della trama e concentrarci sul significato che vi si nasconde dietro.
Un debutto notevole. Ka Hancock dimostra di possedere capacità narrativa e descrittiva in abbondanza, emozioni da trasmettere e storie da raccontare.