Dare fiducia ai figli migliora il dialogo e riduce il disagio

Da Angelo84
Il disagio giovanile è una realtà che oggi porta molti adolescenti su strade sbagliate, come l'alcol e la droga.
 La realtà è che i giovani sono, oggi, sempre più depressi, soli e senza opportunità. 
Quale soluzione auspicare per combattere questa terribile piaga dell'età contemporanea?
Sicuramente la risposta è "Il dialogo".

Quando parliamo di dialogo non parliamo affatto di qualcosa di semplice. Esso è una prova per qualsiasi genitore che vede i propri figli cambiare continuamente nell'arco della propria esistenza, e bisogna quindi fare i conti con la complessità dei sistemi di relazione, che oggi rende più esigui i tempi di contatto in famiglia, mentre espone invece le persone, fin da piccoli, a linguaggi e stimoli molteplici attraverso i mass-media.
La comunicazione, e in particolare il dialogo, ha a che fare con degli aspetti di vita interiore, importanti in ambito familiare, dove essa rappresenta, un fattore di crescita essenziale, che permettere di decodificare determinati vissuti emozionali, derivanti dalla condizione di vita di ciascun soggetto. 
Il problema fondamentale è che con i figli adolescenti a volte è quasi impossibile condurre una conversazione. Spesso capita che una osservazione, fatta magari in maniera innocua, da parte dei genitori o se si pone anche una semplice domanda, ciò può scatenare un'esplosione emotiva nel giovane.
Questo accade perché c'è da in parte il bisogno, da parte degli adolescenti, di definire la propria identità, ma contemporaneamente essi sentono ancora la necessità di un sostegno da parte dei genitori. 
Questi sentimenti contrastanti, che albergano nel giovane adolescente, sono per i genitori spesso difficili da gestire, perché diventa per loro praticamente impossibile capire i figli, visto che gli adolescenti, secondo il pensiero degli adulti, non reagiscono sempre in modo "razionale".
Capire un figlio adolescente significa innanzitutto ascoltare con attenzione e in modo attivo.
I genitori dovrebbero lasciare parlare i figli, mostrando loro interesse verso ciò che dicono e chiedendo spiegazioni se qualcosa non è chiaro. Va data molta attenzione al fatto di non minimizzare i loro punti di vista, e bisogna stare molto attenti a non svalutare mai i loro problemi e le loro ansie. 
I giovani se si sentono rispettati ricambiano con il rispetto. E questa è una buona base sulla quale costruire un rapporto di fiducia e dialogo.
Il dialogo va costruito piano piano, con il tempo. Infatti con l'età cambiano anche i bisogni dei giovani. Inoltre va notato che gli adulti (oggi genitori), hanno già vissuto l'età adolescenziale, hanno superato problemi, dubbi e paure che oggi affliggono i figli. Quindi è normale che quei problemi non diano grandi preoccupazioni di per se ai genitori, ma lo sono per il figlio adolescente che li vive per la prima volta nella sua vita sulla propria pelle.
Detto ciò, si comprende meglio ora come i genitori possono essere d'aiuto, dare consigli, capire meglio di qualsiasi amico il disagio esistenziale del proprio figlio. Quindi il dialogo che si può instaurare tra genitori e figli è importantissimo per i giovani, perché può aiutarli a superare il disagio che si trovano a vivere, senza cadere in pericolose esperienze.

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