Quando, qualche tempo fa, la Marvel e Netflix hanno annunciato questa nuova serie tv, quello che tutti ci siamo chiesti fu: riuscirà questa sera a battere il film su Devil? Riuscirà un nuovo attore ad essere meglio dell’uomo senza paura interpretato al cinema da Ben Affleck? Ahahah, momento ilarità. In realtà quelle domande non se le è poste nessuno, perché è ovvio che questa serie sarebbe stata migliore del film e che il nuovo attore, Charlie Cox per specificare, sarebbe stato migliore di Ben Affleck. La domanda che tutti ci siamo posti, invece, è che cosa avremmo dovuto aspettarci da questo show. Sapevamo già che la storia sarebbe stata in continuity con il MCU, ma avrebbero dato a Devil un marchio simile a quello del fumetto, molto noir e dark, o avrebbero trasformato il Cavaliere Marvel in una mammoletta bisognosa di amici per risolvere i casi, come è capitato per le serie tv di Arrow e The Flash?
Che dire? Chi ha visto anche solo il pilot della serie lo sa già: questo show è una fottuta bomba. Un capolavoro (supereroistico) che in pochi si sarebbero aspettati. Devil arriva, infatti, nel Marvel Cinematic Universe sconvolgendone i tratti caratteristici: via gli sketch semi-comici, le forti luci della fotografia e gli smaglianti sorrisi. Daredevil è una serie dark, girata quasi completamente nelle ore buie e nei vicoli di Hell’s Kitchen. Niente rifugio super tecnologico o team di amici del cuore che danno una mano. Solo un uomo che cerca di fare la cosa giusta, a volte sbagliando addirittura. Daredevil si distingue dagli altri supereroi, perché non affronta minaccia galattiche, supercattivi o uomini impossibili…lui si batte contro i criminali comuni, contro la mafia e la malvagità umana.

Antagonista della serie, invece, è il solito Wilson Fisk aka Kingpin, interpretato magistralmente da Vincent D’Onofrio (che ricordiamo un po’ più magro in Men in Black, nella parte dell’Edgarabito…o come Palla di Lardo di Full Metal Jacket, ma vabbè). Fortunatamente stavolta Fisk rimane della sua consueta carnaggione, mentre nel film era improvvisamente diventato afroamericano. Non è una questione razzista, ma se nel fumetto un personaggio ha una certa etnia non vedo il senso di dovergliela cambiare (su questo argomento ritorneremo quando dovrò recensire il nuovo Fantastic 4). A cambaire “colore”, invece, è Ben Urich, qui interpretato da Vondie Curtis-Hall.

Se proprio, però, dovessi dire cosa di questa serie mi ha fatto storcere il naso, non potrei che puntare il dito contro due elementi: la sigla iniziale, piuttosto insignificante e bruttina; e il costume da Daredevil finale…troppo simile a quello dei film con Affleck.

