Editor's Rating
Nel metal i tempi sono cambiati non poco rispetto ad una ventina di anni fa, oggi le band possiedono la tecnologia per rilasciare e far conoscere la propria musica ad un maggior numero di persone possibile, ed i passi avanti fatti in sede di produzione e mastering fanno sì che il prodotto finale, al dil à della sua qualità intrinseca, sia sempre competitivo.
Non si può dire altrettanto quando si parla degli anni ’80 quando, a fronte di dischi e band che hanno fatto la storia del nostro genere preferito, la qualità dei prodotti sotto questo aspetto era pressoché disastrosa.
I Dark Quarterer sono una delle band nostrane che, emerse sulla scena in quel periodo (ma fondati addirittura nel 1974), hanno attraversato oltre due decenni avvolti da un’aura leggendaria, non solo in Italia ma un po’ in tutto il mondo.
Non molto prolifico (gli album ufficiali sono appena cinque), il gruppo sotto l’aspetto della qualità non è inferiore ad alcuno, in quanto inventore di un genere che, partendo da una base epic metal, aggiunge un’innata predisposizione al progressive, fornendo come risultato album di non semplice ascolto ma bellissimi esempi di musica immortale.
Cinque dischi, uno migliore dell’altro, ad iniziare da questo esordio omonimo che i Dark Quarterer hanno risuonato per intero in occasione del loro 25° anniversario, al quale sono seguiti poi The Etruscan Prophecy (1989), War Tears (1993), Violence (2002) e Symbols (2008). La riedizione di quell’esordio, con la presenza dei due membri originari Paolo “Nipa” Ninci (batteria) e Gianni Nepi (voce e basso), coadiuvati da un Francesco Sozzi grandioso alla chitarra e da Francesco Longhi alle tastiere, rende finalmente giustizia ad un caposaldo della nostra musica, capace finalmente di risplendere come un diamante incastonato nella discografia epic metal mondiale.
Dark Quarterer contiene sei tracce epocali quali l’opener Red Hot Gloves, la leggendaria Colussus Of Argill, l’emozionale Gates of Hell segnata dalla grande prova del vocalist, la strumentale The Ambush dove Sozzi dà sfogo alla suo immenso talento sulla sei corde, The Entity e, soprattutto, il manifesto Dark Quarterer, canzone che racchiude in poco più di otto minuti la storia italiana del metal e del progressive, genere nel quale le band nostrane, tra talento e tradizione, negli ultimi trent’anni hanno fatto scuola.
Inutile dire che questa nuova veste, splendidamente affiancata da un booklet all’altezza della situazione, è un ascolto doveroso per chiunque si consideri amante dei suoni metallici, sia per i fan più avanti con gli anni sia soprattutto per le nuove generazioni, che avranno la possibilità di ascoltare al meglio un album ed una band straordinaria.
Tracklist:
1. Red Hot Gloves
2. Colossus of Argil
3. Gates of Hell
4. The Ambush
5. The Entity
6. Dark Quarterer
Line-up:
Gianni Nepi – Bass, Vocals
Francesco Longhi – Keyboards
Francesco Sozzi – Guitars
Paolo “Nipa” Ninci – Drums