Titiolo originale: Dark Shadows
Regia: Tim Burton
Cast: Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Helena Bonham Carter, Eva Green, Chloe Moretz, Bella Heathcote, Jonny Lee Miller, Jackie Earle Haley, Gulliver McGrath, Ray Shirley, Christopher Lee, Alice Cooper, Ivan Kaye, Susanna Cappellaro, Josephine Butler, William Hope, Shane Rimmer, Michael Shannon, Harry Taylor, Guy Flanagan, Nigel Whitmey, Philip Bulcock, Sophie Kennedy Clark, Hannah Murray, Victoria Bewick, Sean Mahon, Alexia Osborne, Richard Hollis
Distribuzione: Warner Bros Italia, USA, 2012
Liverpool, XVIII secolo. I coniugi Collins e il figlioletto Barnabas salpano dall’Inghilterra alla volta del Maine, dove diventano dei ricchissimi commercianti in campo ittico e fondano la ridente cittadina di Collinsport. La famiglia si trasferisce definitivamente nel Nuovo Mondo e si fa costruire una sontuosa dimora, Collinwood. Anni dopo, Barnabas (Johnny Depp) è un giovare rampollo ricco e di bell’aspetto, che s’innamora perdutamente della dolce Josette (Bella Heathcote) e infrange così il cuore di Angelique Bouchard (Eva Green) , una delle sue serve da sempre innamorata di lui. Decisa a vendicarsi, Angelique, che è una potente strega, uccide Josette, lo trasforma in vampiro e lo rinchiude in una bara per l’eternita’. Dopo due secoli, nel 1972, Barnabas viene accidentalmente liberato e scopre che il suo maniero e la sua famiglia sono andati in rovina e che l’intera città e’ in mano alla ricchissima e potente Angie, imprenditrice di successo e sua vecchia conoscenza.
Ispirato all’omonima serie di Dan Curtis (1966-1971) Tim Burton realizza un altro gioiellino dark, questa volta cimentandosi col mondo dei vampiri, mai di moda quanto adesso, ma interpretato e trasposto su schermo in maniera ovviamente originale e atipica. Cio’ che ne viene fuori e’ una sorta di Famiglia Addams condita da tanto umorismo e da tanta ironia. I Collins sono strani, atipici, tra problemi di alcol, presunti problemi psicologici, ribellioni adolescenziali, l’arrivo a casa di un vampiro antico di due secoli e deciso a ripristinare il prestigio di famiglia risulta quasi una cosa normale. Barnabas dal canto suo contribuisce ad incrementare la mole di problemi che gia’ caratterizza la famigliola portandosi dietro non solo la sua maledizione ma anche colei che l’ha provocata, Angelique, decisa a tutto pur di averlo e a distruggere lui e coloro che lui ama se non potra’ averlo. Per questo la principale mira di Angelique e’ la dolce Victoria Winters (Bella Heathcote), la tutrice del piccolo David Collins (Gulliver McGrath), che rapisce all’istante il cuore di Barnabas, in quanto somigliante come una goccia d’acqua alla sua bellissima e sfortunata Josette. I Collins hanno imparato dalla loro sfortunata storia a rialzarsi e a non mollare mai, ed e’ quello che intendono fare anche stavolta, con l’industria di famiglia in fallimento, Collinwood in rovina e Angie che ha in mano l’intera Collinsport.
La ricchezza di immagini tipica di Burton c’e’ tutta, in una commedia dark che strizza l’occhio alla succitata Famiglia Addams e (soprattutto in una scena divertentissima) a La morte ti fa bella, e nella quale lo spirito e l’ironia regnano sovrani. Tutto e’ volutamente esagerato: la crisi da teenager di Carolyn (Chloë Grace Moretz), la dipendenza da alcol e la scarsa professionalita’ della dottoressa Hoffmann (Helena Bonham Carter), il menefreghismo e la totale assenza di affetto di Roger Collins (Jonny Lee Miller) per suo figlio, la totale naturalezza con la quale Victoria asseconda le proprie visioni…
Tim Burton e’ oltre i generi, al di la’ di ogni classica classificazione, cosi’ come lo sono gli attori a suo servizio, Johnny Depp in primis, ma non solo. Tutto il cast da’ vita ad una performance ottima, perfetti ingranaggi nella macchina dark del regista americano. Helena Bonham Carter e’ sempre impeccabile e Michelle Pfeiffer in questo ruolo cosi’ diverso dai suoi soliti e’ una sorpresa.
Cos’altro aggiungere? Che il finale lascia presagire un sequel (nel quale la sottoscritta spera vivamente).
In definitiva una piacevolissima pellicola gotica da un regista che osa rischiare e che propone sempre e comunque novita’e che trova sempre e comunque il modo di distinguersi.
Conclusione: Da vedere.
Voto: 8