Il vampiro Barnabas, apparso nella serie a un anno dal suo inizio, e la sua drammatica storia d'amore piacquero molto.
Tim Burton e Johnny Depp, estimatori della serie, hanno conservato un caro ricordo di Barnabas fino a quando il tempo, la fama, i soldi e il fantastico sodalizio artistico dei due non ha permesso loro di realizzare un sogno di gioventù: un film su "Dark Shadows".
Tim Burton è sempre il regista ideale quando la storia verte sul gotico.
Johnny Depp ed Eva Green sono due magnifici rivali, tengono la scena egregiamente. Splendida Michelle Pfeiffer, distinta e orgogliosa discendente Collins, e l'immancabile Helena Bonham Carter nei panni di una dottoressa da internare (cit. "Ogni anno divento bella la metà e sbronza il doppio").
Special guest Alice Cooper nei panni di se stesso.
Difficile catalogare "Dark shadows".
C'è humor e molta tensione. Un classico vampiro del '700 proiettato in tempi moderni risulta sempre goffo e confuso dalle nuove usanze. Ma badate bene, nonostante l'apparenza: "Madame, non sono buono, né gentile, e di certo non perdono". Infatti in un'oretta di film fa fuori un gruppo di operai, di hippy...
Tutte le disgrazie capitate a Barnabas, compresa quella di essere stato trasformato in un vampiro, sono dovute alla strega Angelique il cui motto è: "Se non posso averti, amore mio...ti distruggerò".
Cosa dovremmo imparare? Avrà una morale questa fantasiosa storia?
Amare non è solo essere attratti fisicamente. Amare non è possedere. Amare significa non dover mai dire mi dispiace.
Ma sì, ho aggiunto anche l'ultima visto che viene citata nel film da Barnabas, la scopre leggendo il romanzo "Love Story".
L'elemento più sorprendente per me è stato vedere un vampiro e una strega in conflitto (anche) per affari. Si contendono il commercio del pesce. Tutto potevo attendermi tranne questo.
Che vada letta tra le righe una sottile allusione? In affari riescono solo gli strozzini (vampiri) e le stronze (streghe)?