State calmi, non vi fate prendere dal panico. Sappiamo che il momento è topico ma state calmi per cortesia…state calmiiiiii! Ok Sono Calma! Razionalizziamo e meditiamo, non è nulla di grave…esce solo il nuovo film di Tim Burton e io sono agitata come tutte le volte! Ok la pazzia va dominata lo so, ma riesco a pensare solo al momento esatto in cui mi siederò sulla poltrona e comincerò a vedere il film. Emozioneeee! Calma Carlotta calma.
Ok finalmente una sera – con ben 3 giorni di ritardo dall’uscita nelle sale, cosa per me oltraggiosa – si decide di vedere il film con chi è appassionato come me e allora tutto è perfetto. Arrivo con 20 minuti di anticipo attendo poi trovo un sacchetto di meringhe ad attendermi e gli do dei piccoli morsi perchè la “fuffa di zucchero”, come la chiamo io, non va mangiata in modo eccessivo. Ottimo inizio serata allora non potrà che andare meglio. Ci sediamo e inizia il film. Passa circa un’ora e mezza e alla fine penso “Ok ora dopo il trailer di un altro film inizierà quello di Tim vero?”.
Caro, vecchio, dolce e stralunato Tim Burton che cosa ti è successo? Dove sta la pazzia che avevi in testa fino a qualche anno fa? Vabbè veniamo al film va.
Dark Shadow inizia nel XIII° secolo, quando la famiglia Collins si trasferisce nel Maine dall’Inghilterra. Le ricchezze della famiglia aiutano la prosperità del villaggio che diventa un bel paesino. Passano gli anni e il giovane Barnabas – Johnny Depp – erede della famiglia si innamora di una giovane donzella ferendo il cuore di Angelique, una servetta che nasconde un tremendo segreto. E’ una strega potente che furiosa per il suo abbandono punisce Barnabas trasformandolo in un vampiro e poi lo fa rinchiudere. Dopo circa 200 anni Barnabas si risveglia e si trova a vivere o meglio morire nell’America degli anni ’70, l’epoca del “sesso, droga e rock n’ roll”. Barnabas vuole ridare lustro alla sua famiglia e al suo castello ma vicende avverse gli si presentano davanti.
Ho descritto la trama come meglio potevo, perchè in realtà è un’accozzaglia di aneddoti accavallati che non regalano emozioni a nessuno. Specie a me che sono una fan di prima categoria. I personaggi non sono approfonditi e le loro storie si accavallano come se fossero solo strumenti finali di un guazzabuglio generale. Eppure il film possiede un cast stellare, oltre alla ormai invasiva Helena Bonham Carter, moglie musa e amante del regista. Johnny Depp ormai risulta essere sempre uguale a se stesso nelle sue performance mentre Michelle Pfeiffer è sempre meravigliosa e poi…cavolo lei si che sta invecchiando bene. Comunque la cosa che risulta subito sono le troppe falle e i buchi nella sceneggiatura. Il finale è affrettato e per giunta assurdo anche per Tim Burton.
Non riesco davvero a trovare un punto a suo favore questa volta, forse i costumi o la fotografia gotica che ritrovo sempre con entusiasmo nei suoi film, ma per il resto mi sembra un film “markettata”, nato più per accontentare un pubblico di massa che non un pubblico che attende sempre con entusiasmao i suoi film.
Insomma come si suol dire “Troppo Rumore per nulla questa volta“…forse Tim ti devi un attimo riposare e meditare meglio sulla prossima sceneggiatura.
Io te lo dico se continui così giuro vengo a Londra e ti tiro dietro il tomo di 2000 pagine che mi sono comprata alla tua mostra. Giuro lo faccio, m apoi me lo riprendo ovviamente mica te lo lascio con tutti i soldini che l’ho pagato ci mancherebbe. C’è la crisi sa qui non si butta via nulla! Te l’hanno detto?