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Dark skies - Oscure presenze

Creato il 28 ottobre 2013 da Misterjamesford

Dark skies - Oscure presenze
Regia: Scott StewartOrigine: USAAnno: 2013Durata: 97'


La trama (con parole mie): Daniel e Lacy Barrett sono sposati con due figli, e fino a non troppo tempo fa assaporavano il piacere del sogno americano di una grande casa, sicurezza economica, barbecue con gli amici la domenica e due figli. I tempi della crisi, però, hanno cominciato a minare il rapporto tra i due, troppo impegnati a cercare di far quadrare i conti per dialogare ancora tra loro e con i ragazzi. Quando una serie di nuovi, misteriosi fenomeni comincia a sconvolgere la loro quotidianità a partire dagli incubi del piccolo Sam, però, i Barrett si stringono l'uno all'altro cercando di venire a capo di quello che sta accadendo.Sarà Lacy, spinta da alcune ricerche in rete e dalla necessità di scoprire l'origine degli eventi che li hanno colpiti, a sospettare per prima che dietro i misteriosi fenomeni si celino, in realtà, esseri provenienti da un altro mondo.
Dark skies - Oscure presenze


Come molti appassionati ben sanno, ormai, l'horror ed uno dei suoi simboli più inquietanti, i bambini posseduti, sono un terreno minato per qualsiasi regista voglia confrontarsi con gli stessi rischiando, di fatto, di proporre al pubblico, nei casi migliori, un'insipida minestra riscaldata.Negli ultimi mesi, fortunatamente, ho avuto la fortuna di assistere a due casi che hanno visto portare sullo schermo titoli certo non rivoluzionari o innovativi, nonchè assolutamente derivativi nella loro evoluzione, eppure funzionali e senza dubbio in grado di portare a casa la loro onesta pagnotta: The conjuring e, per l'appunto, questo Dark skies - Oscure presenze.In più di un senso, potrebbero addirittura essere considerate pellicole sorelle: in entrambi i casi ci troviamo di fronte ad una famiglia messa alla prova da forze decisamente più grandi di lei e pronta a stringersi attorno ai suoi membri apparentemente più deboli ed esposti al pericolo, pronta a rivolgersi a specialisti "del settore" inizialmente guardati con scetticismo e a combattere le suddette forze fino all'ultimo.Ma se nel lavoro di James Wan - tecnicamente superiore a quello di Scott Stewart - a fronteggiare i protagonisti troviamo i "consueti" demoni, in Dark skies assistiamo all'interessante esperimento - che definirei riuscito - di riproporre le mitiche figure degli alieni cui ci eravamo abituati nei gloriosi anni ottanta grazie a pietre miliari come Incontri ravvicinati del terzo tipo nell'insolita veste di nemesi horror a tutti gli effetti, inquietanti e silenziosi invasori pronti a studiarci come entomologi del tutto privi di qualsiasi empatia.Interessanti anche la scelta di mantenere il contatto con gli sgraditi ospiti del nostro pianeta molto in secondo piano, lasciando dunque il compito di inquietare il pubblico ai Barrett e alle loro reazioni alle interferenze "spaziali", e di optare per un'escalation conclusiva assolutamente lontana dagli usuali finali consolatori hollywoodiani, pronta a lasciare almeno parzialmente con l'amaro in bocca come fu con Sinister lo scorso anno.Certo, l'evoluzione della trama ed i momenti da salto sulla sedia potenziale non sono nulla che non si sia già visto, il cast non pare decisamente il migliore sulla piazza - nonostante abbia ritrovato con piacere J. K. Simmons, ormai mitico dalle parti del Saloon dopo Oz e Juno - ed alcune parti potenzialmente molto interessanti sono lasciate cadere fin troppo presto - i segni lasciati dagli alieni sui due figli che divengono un implicito atto d'accusa e ragione di sospetto rispetto ai genitori su tutti -, eppure il film funziona e si lascia guardare dall'inizio alla fine, mantenendo una dignità che la media dei titoli horror attuali decisamente non ha.Una discreta sorpresa, dunque, che ha rispolverato un'ansia dal sapore anni ottanta che non si avvertiva dai tempi del successo di X-Files, e che sul grande schermo può essere ricondotta a piccole perle come Arlington Road: considerate le aspettative che il Saloon tutto nutriva in merito, direi che Stewart può considerarsi uno dei piccoli eroi del genere in questo spento, spentissimo duemilatredici.MrFord"I'll take you out of this world (to the other side)

on a midnight rocket ('til the morning light)
going up, going down (it's gonna be alright)
I'll take you out of this world tonight."
Kiss - "Outta this world" - 

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