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Darkness on the edge of town (di Brian Keene)

Creato il 17 febbraio 2012 da Mcnab75

Darkness on the edge of town (di Brian Keene)

Darkness on the edge of town
di Brian Keene
Deadlite Press
192 pagine, 7.78 euro (cartaceo) 5.74 euro (eBook)

Sinossi

Una mattina gli abitanti di Walden, Virginia, si svegliano e scoprono che il resto del mondo sembra essere semplicemente… sparito.

Ora ciò circonda la loro città è un muro di oscurità color inchiostro, che ha precipitato Walden in una sorta di notte perenne.Nulla può entrare – non luce, non la gente, ma nemmeno l’elettricità, i segnali radio, TV, internet, il cibo o l’acqua. Ma non è tutto: niente e nessuno può uscire.Nessuno di chi ha osato penetrare la barriera misteriosa è più tornato indietro. Le loro urla sono tutto ciò hanno lasciato dietro di sé.

Ma per alcuni il buio non è il peggiore dei loro timori.Impazzire per la sete, la fame, e a causa della notte perpetua: questo è il rischio pincipale che corrono gli abitanti di Walden.Gli ultimi, pochi prigionieri sani di questa piccola città devono prepararsi al peggio.

Commento

Che Brian Keene sia uno dei più onesti e capaci scrittori horror del panorama americano è oramai appurato. Grazie all’operato meticoloso di alcuni blogger (mi ci metto anch’io e bando alla modestia), Keene si è fatto un nome anche in Italia, anche se il suo unico titolo arrivato nelle nostre librerie è I vermi conquistatori, pubblicato da Edizioni XII.

Noto come “zombie guy”, il buon Brian è in realtà un eclettico dell’horror, in grado di mischiare e rinnovare tematiche desuete.
Tra le tante cose che i suoi lettori più fedeli conoscono c’è un sottile filo conduttore che lega molti suoi libri, ovvero la “mitopeica del Labirinto”. Si tratta di un tratto d’unione invisibile, e quindi per nulla fastidioso per i lettori casuali di Keene, che si possono godere i suoi romanzi, del resto quasi tutti autoconclusivi. Gli altri, i fans, si devono invece aspettare prima o poi un gran finale, una sorta di libro conclusivo che unisca i vari mostri presentati di storia in storia, dagli zombie intelligenti di The Rising ai vermi colossali di The conqueror worms.

Darkness on the edge of town fa parte di questa non-saga, essendo caratterizzato dai punti salienti della medesima: atmosfere apocalittiche, strizzata d’occhio all’urban fantasy, acceleratore pigiato sull’horror soprannaturale più schietto e spettacolare.
Dalla sinossi sono evidenti i richiami a The Dome, il massiccio e non sgradevole romanzo di Stephen King. Le cose in comune tra i due libri sono parecchie anche se, a voler ben guardare, il romanzo di Keene assomiglia più a The Mist (racconto di King e ottimo film tratto dal medesimo), soprattutto per quel che riguarda la paranoia delle persone intrappolate e assediate da forze oscure e misteriose.

Darkness on the edge of town è l’ottimo connubio tra il mastodontico The Dome e il ben più stringato racconto, The Mist. Insomma, una sorta equilibrio tra le due anime kinghiane, ma senza scadere nelle scopiazzature banali.
In fondo lo stile di Keene è ben definito, con una scrittura assai più funzionale, asciutta e bilanciata rispetto alla prolissità di King, suo eterno punto di debolezza.

Azione e dialoghi si bilanciano, il senso di disagio, di intrappolamento è reso alla perfezione, tanto da poter chiudere un occhio sulla trama non originalissima e sullo sviluppo in fondo piuttosto scontato per chi si nutre di horror da tempo immemore.
Tra l’altro l’inglese di Keene è perfettamente comprensibile anche a chi non è abituato troppo alla lingua d’Albione. Direi anzi che si tratta di un ottimo punto d’inizio se volete provare a leggere in inglese per vedere come vi trovate.

 


Filed under: libri, recensioni

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