La storia dei DarkUpside è recente ma intensa: possibile sintetizzare due anni di vita in poche righe?
Esattamente, breve ma già intensa! I DarkUpside nascono come quartetto a fine 2010 dalle ceneri degli Zembus, band prog metal genovese. Nel giro di pochi mesi è già pronta una demo di 4 tracce intitolata semplicemente “Demo 2011”. Dopo solo circa 9 mesi di attività, il singer Luca Asfalto (che figurerà come ospite nell’album di debutto “A Taste of Unknown”) decide di lasciare la band, che inizia immediatamente a cercare una nuova voce. A seguito di prove con alcuni cantanti, non essendo giunta ad alcuna decisione definitiva, la band si fa una domanda: perché non continuare come trio? La voglia di cimentarsi nella nuova avventura “vocale” del chitarrista Diego Cazzaniga prevale; dunque, dopo circa un anno di assestamento della nuova line-up, i DU entrano in studio per registrare il primo full-length, disponibile da ottobre 2013.
Qual è il vostro background musicale e... come è nata la vostra passione?
Nessuno di noi è un musicista professionista, ma tutti e tre abbiamo cominciato a suonare verso i 18-20 anni (ora, ahinoi, siamo tutti ultra-trentenni). È difficile spiegare come nasca la passione per la musica o per uno strumento: semplicemente, credo che scatti quella “scintilla” che ti fa emozionare all’ascolto di un album o di un brano in particolare e che ti porta, quasi senza accorgertene, in qualche cantina a strimpellare con altri “innamorati” come te. A me, ad esempio, è successo ascoltando un certo “Images and Words”…
Esistono band o artisti che potete considerare vostri punti di riferimento?
La passione che accumuna tutti e tre i membri del gruppo è, ovviamente, il metal: detto così sembra facile, ma ti assicuro che ognuno ha delle preferenze molto differenti dagli altri! Sinteticamente, posso dire che i nostri riferimenti partono da un metal/rock melodico o progressivo fino ad arrivare al metal più estremo, ma senza dimenticare generi molto distanti come il funky o l’elettronica. Facendo dei nomi: Porcupine Tree, Alter Bridge, Faith No More, Fates Warning, Foo Fighters… come detto, gruppi molto variegati!
Non amo molto le catalogazioni e la suddivisione in generi, ma ne riconosco l'utilità: potete descrivere la vostra musica con un'etichetta e... qualcosa di più?
Condivido pienamente la mancanza di amore verso le catalogazioni, anche perché per noi è molto difficile descrivere la nostra musica, che è - a parer nostro - molto varia. Di solito, comunque, ci definiamo “alternative/progressive metal”: nei nostri brani si riconoscono infatti elementi progressivi, ma non intesi in modo tradizionale. Da qui l’aggettivo “alternative”, in riferimento anche alle sfumature di metal moderno e musica elettronica.
Veniamo all'album, “A Taste of Unknown”: che cosa rappresenta nel sentiero musicale che avete pensato di percorrere?
Potrei dire che puntiamo tutto su questo disco. Abbiamo cercato di curarlo fin nei minimi particolari per offrire un prodotto il più professionale possibile, anche grazie ad Andrea Torretta, ossia il “sound engineer” che ha curato tutto il processo di registrazioni, sino al master finale.
Qual è l'anima del disco? Ha carattere concettuale?
In effetti “ATOU” è un concept album. Si tratta della narrazione di un’esperienza pre-morte a seguito di un incidente: numerose testimonianze da parte di chi ha sperimentato tale “viaggio” hanno permesso di identificare 9 passi, dalla perdita di conoscenza sino al risveglio e alla consapevolezza di aver vissuto qualcosa che può cambiare la propria vita. Ogni canzone, a parte l’intro “Waving steps”, rappresenta appunto uno di questi 9 momenti che scandiscono tale esperienza.
Che importanza hanno per voi le liriche?
Per questo album in particolare direi fondamentale, vista la scelta di costruire un “concept”. In questo caso, è nata prima l’idea generale della storia, quindi abbiamo scritto i testi ispirandoci a tale tematica: è stato, per certi versi, più facile rispetto al creare un album composto da tracce indipendenti tra loro. In generale, reputo le liriche molto importanti, perché permettono di esprimere e condividere le tue sensazioni più profonde.
Parliamo un po' della produzione: che tipo di rapporto esiste con Andrea Torretta?
Conosciamo Andrea da molti anni: oltre ad essere un ottimo ingegnere del suono è un grande chitarrista, ed è proprio in quest’ultima veste che l’abbiamo conosciuto un po’ di anni fa (coi Daedalus, prog band genovese). Lavorando con lui per questo album, abbiamo avuto la conferma delle sue competenze musicali - davvero elevate! - oltre che, ovviamente, della sua grande disponibilità e passione.
Avete pianificato una pubblicizzazione live di “A Taste of Unknown”?
Ovviamente siamo sempre alla ricerca di nuove possibilità di suonare dal vivo, ma purtroppo è molto difficile, soprattutto per una band che suona pezzi originali non proprio immediati per l’ascoltatore medio… Il 15 novembre scorso abbiamo presentato ufficialmente il disco all’Angelo Azzurro Club di Genova e per il 2014 abbiamo già qualche data fissata, ma esclusivamente in territorio genovese.
Provate ad esprimere un desiderio... realistico per l'immediato futuro?
Avere la possibilità di portare la nostra musica a chi ancora non ci conosce, magari anche fuori dall’Italia. Non è facile ma… ci proveremo!
LINE UP
Diego Cazzaniga-chitarra, voce e programming Davide Incorvaia -batteria e programmino Davide Di Marco-basso e voce
I DarkUpside sono presenti su tutti i principali social network:
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