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Darla via prima del matrimonio nel nome del Signore

Da Rc
Darla via prima del matrimonio nel nome del Signore«Buongiorno padre Moreno,
Ho letto il suo blog e l'ho trovato interessantissimo... Sono molto cristiana e il mio fidanzato insiste per avere un rapporto sessuale con me ma ancora non sono pronta, sento di tradire Gesù.
Ho un problema più grande: ho difficoltà a gettare il mio ciclo mestruale... Ho letto su internet che ha dato consigli, ma a berlo semplicemente non ci riesco.
Vedendo che ci sono molte ricette sullo sperma volevo sapere se ne esistono anche sul sangue mestruale.
In anticipo la ringrazio per il tempo che mi sta dedicando.
Cordiali saluti

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Gentile Moreno,
è molto tempo che leggo il suo blog. E' da quasi un annetto che il mio ragazzo lo vuole fare ma io penso che per la mia fede non lo possiamo fare.
Cosa dice la Bibbia riguardo ai rapporti prematrimoniali? E come lo posso fare per rimanere casta?
Saluti 
Marta»
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Salve, sono un ragazzo di 20 anni e insieme alla mia ragazza (coetanea) viviamo secondo la fede Cristiana Cattolica e non pratichiamo sesso.
Purtroppo quando si sta con una persona che si ama il desiderio di stare con essa anche in intimità è molto forte, perciò mi chiedevo se praticare sesso orale prima del matrimonio sia un peccato? Inoltre se non fosse cosi quali sono i passi della Bibbia nei quali viene trattato questo argomento?
In questo modo sarei in grado di farli leggere alla mia ragazza per farle capire che si può fare.
La ringrazio in anticipo e Le porgo i miei più distinti saluti.

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Cari giovani fratelli e sorelle in Cristo,
innanzi tutto una premessa per la giovane sorella che ha anche problemi colla dispersione del mestruo: nelle risposte in breve di quest’anno ne troverai una dove diamo la ricetta per un tortino a base di mestruo e sperma molto interessante che puoi sperimentare facilmente: sfoglia la pagine finché la trovi.
Riguardo al sesso (ma non pensate ad altro, benedetti giovani?) capirete che mi inviate messaggi contraddittori: le ragazze mi chiedono come fare a restare caste, i ragazzi mi chiedono di convincerle che si può fare.
Fortunatamente per voi Nostro Signore ha fatto luce sui versetti giusti delle scritture guidando me, suo umile servo e portavoce, verso le giuste parole per ognuno di voi.

Chiariamo innanzi tutto, care ragazze, che se fate sesso con l’uomo che amate non tradite Gesù: le spose di Gesù sono solo le suore e, peraltro, pare che Gesù non sia particolarmente geloso e possessivo, visto che le concede spesso ai suoi sacerdoti e ogni tanto qualcuna rimane anche incinta.
Riguardo alla castità occorre invece capire cosa intendete.
La castità, tanto decantata da San Paolo, non ha a che fare col matrimonio, tanto meno con la verginità, è una rinuncia che si fa al piacere sessuale come dono al Signore, allo stesso modo in cui il digiuno è una rinuncia ai piaceri della tavola; non ha quindi nulla a che fare con i rapporti prematrimoniali, la possono praticare sia i maschi che le femmine, le coppie sposate e, ovviamente, non sposate: è un valore prettamente morale.
Tanto la castità è un valore morale, quanto, vedremo, la verginità non lo è: si tratta invece di un valore sociale che serviva a preservare la certezza della progenie dello sposo cosa ai tempi importantissima tanto da consentire di ripudiare le mogli sterili; la Bibbia non fornisce un comandamento preciso, ma in diverse occasioni fa capire che, ovviamente solo per la donna (la progenie della donna è sempre certa), vergine è meglio.
Per esempio O mia sorella, o sposa mia, tu sei un giardino serrato, una sorgente chiusa, una fonte sigillata (Cant 4:12) o anche
tu sei tutta bella, amica mia, e in te non c’è macchia (Cant 4,7): non è mica parere del Signore che la ragazza debba tenere la fonte sigillata e che non si sia ancora macchiata del sangue della perdita della verginità, è il futuro marito che la loda tali virtù con versi poetici; certo è che Nostro Signore, che ai tempi ci teneva molto che il suo popolo prolificasse molto, approvava tanto da consentire di riportare nel libro sacro tali parole!
Anche S. Luca (Atti 21,8-9), parla di quattro vergini figlie del diacono Filippo che avevano ricevuto il dono per cui profetizzavano, ma se potete fare a meno del dono della profezia potete fare a meno anche della verginità …
Tombarsi una verginella veniva disincentivato, soprattutto economicamente: (Esodo 22,15) Quando un uomo seduce una vergine non ancora fidanzata e pecca con lei, ne pagherà la dote nuziale ed essa diverrà sua moglie. Se il padre di lei si rifiuta di dargliela, egli dovrà versare una somma di denaro pari alla dote nuziale delle vergini; se il padre della fanciulla ti avesse beccato quindi, ti sarebbe toccato
in ogni caso pagarle la dote, sia che fossi obbligato a sposarla, sia che ti venisse rifiutata; la cosa certo costosa per il giovane, non sembrava invece particolarmente grave per Nostro Signore: la legge infatti non parlava di punizioni divine, diceva solo che bastava che l'approfittatore pagasse questa specie di multa al padre. Si trattava di precetto giuridico che evidenziava come al tempo la figlia usata, risultasse deprezzata in base alle leggi di mercato dell'epoca e quindi fosse necessario un rimborso all'attuale titolare del bene, appunto il padre; grazie al raddoppio della dote, qualcuno l'avrebbe sposata lo stesso per cui la furbetta avrebbe potuto godere delle gioie del sesso prematrimoniale senza rinunciare a quelle del matrimonio!
In base alle oscillazioni della quotazione avvenute nei secoli, la valutazione economica della femmina oggi parrebbe praticamente indipendente dallo stato virginale soprattutto grazie primariamente all'uso degli anticoncezionali, ma anche agli esami del DNA che forniscono una discreta garanzia sulla paternità della prole.
Pare che rimanga importante solo per i musulmani del nord Africa che notoriamente oltre a essere abbastanza inibiti ed eiaculatori precoci, ce l'hanno notoriamente piccolo (succede a chi venera il dio sbagliato!) e preferiscono evitare il confronto con le dimensioni del pene tipiche dei popoli limitrofi, sia a nord (ci siamo noi ...) che a sud (tanti bei negroni superdotati).

Darla via prima del matrimonio nel nome del SignoreDimensioni del pene nel mondo: i mussulmani non sono messi tanto bene rispetto ai vicini!Pare al contrario che, se dotata di una certa esperienza, la femmina acquisisca invece, qui in occidente, fra cristiani evoluti, maggiore valutazione!
Certo, invece, a quei tempi, occorreva che le ragazze avessero sempre da additare un colpevole! Se infatti il vile riusciva a farla franca nascondendosi ancora senza mutande fra i cespugli (da cui il modo di dire "uccel di bosco") si sarebbe ritrovato la povera ragazza sulla coscienza, infatti è scritto (Deut 22,20) se la giovane non è stata trovata in stato di verginità, allora la faranno uscire all'ingresso della casa del padre e la gente della sua città la lapiderà, così che muoia, perché ha commesso un'infamia in Israele, disonorandosi in casa del padre. 
Capiamo però il significato della Parola: la ragazza si era resa colpevole di infamia in Israele perdipiù disonorandosi, non era quindi colpevole verso il Signore, ma contro il popolo e contro se stessa.
I
l rispetto della verginità,  è un valore rituale e non morale.

Ma cosa dice San Paolo sulla Legge rituale? (Ef 2:15) Cristo è morto per annullare tutto il sistema delle leggi ebraiche.
Quindi si può affermare per certo che il valore rituale della verginità decade con il sacrificio di Cristo: basta allora con queste fandonie che falsi cristiani portavoce del demonio mettono in giro sulla verginità! Non c'è nessun peccato verso Nostro Signore nel darla via!
Attenzione però, non è così semplice! San Paolo infatti, sempre nella prima lettera ai Corinti, ha comunque parole positive anche sulla conservazione della verginità (1 Cor 7,37): se al contrario qualcuno ... ha preso questa decisione nel proprio cuore, di mantenere la propria verginità, farà bene. Questo vuol dire che quelle ragazze che non nascondono il desiderio di arrivare vergini al matrimonio, provano qualcosa di sacrosanto e benedetto dal Signore.
 

Ciò detto però, San Paolo tira le fila conclusive dicendo, ancora nella stessa lettera, affermando (1 Cor 7,38) quindi anche chi dà la sua verginità in matrimonio fa bene, ma chi non la dà in matrimonio fa meglio.
Come poteva essere più chiaro? Se volete conservarvela per darla la prima notte di nozze fatelo; se invece non volete aspettare il matrimonio e volete darla via prima
, fate anche meglio (chi non la dà in matrimonio fa meglio), dice il Santo (1 Cor 7,36) così deve avvenire, faccia ciò che vuole; non pecca; in ogni caso siete benedette dal Signore, ma ricordate, che aspettiate o che la diate via prima, che sia sempre amore e mai concupiscenza!
E comunque prima o poi, che queste benedette ragazze trovino uno che le apprezza o che ci abbocca e (1 Cor 7,36) si sposino: la maggior parte dei ragazzi di oggi sono moderni, non disdegneranno la vostra esperienza o, addirittura, faranno a gara per goderne tutta la vita!
Se invece preferite uno all'antica, allora basterà cambiare compagnia e nessuno verrà a sapere che prima l'avevata data via a cani e porci nel rispetto della volontà di Dio (se vi interessa questa seconda ipotesi, evitate di mettere su facebook scatti compromettenti e di dare dei like a vostre amiche zoccole quando vincono una gara di pompini)!

Darla via prima del matrimonio nel nome del SignoreOpera moderna per un antico rito Tutto questo però mi sa che secondo alcuni di voi non risolve la contraddizione fra le richieste delle femminucce e quelle dei maschietti. Ma allora non siete stati attenti! Qui si parlava comunque di verginità e non di castità, non ricordate? Quella sociale, non quella morale, quindi per quelle che vogliono conservarsi per la prima notte ed esporre il lenzuolo alla finestra, sesso orale e sesso anale a volontà, se fatti con amore e pregando il Signore, non sono proibiti, ma (tutti in coro) senza spargere il seme!
Benedittanza 

Quanta i sogni di concupiscenza delle vergini caste
Quanta i sogni d’amore delle vergini sante
Quanta gli amplessi d’amore di chi non l’ha data in matrimonio (ma prima)
Tancredi

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