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Darrell K. Sweet per A Memory of Light

Creato il 21 aprile 2012 da Martinaframmartino

Darrell K. Sweet per A Memory of Light

Darrell K. Sweet è morto lo scorso dicembre, lo avevo già scritto in questo messaggio: http://librolandia.wordpress.com/2011/12/11/robert-jordan-fra-locchio-del-mondo-e-lascesa-dellombra/. Quando è morto Sweet stava lavorando alla copertina di A Memory of Light, quattordicesimo e ultimo romanzo della Ruota del Tempo iniziata nel 1990 da Robert Jordan e quasi ultimata a opera di Brandon Sanderson.

In quel messaggio commentavo, fra l’altro, la copertina di L’Occhio del Mondo, ma anche quella del Drago rinato ha i suoi estimatori famosi. È possibile ammirarle tutte sul sito di Tor: http://www.tor.com/blogs/2012/04/a-darrell-k-sweet-wheel-of-time-tribute-including-a-memory-of-light-sketch#more

Ora, alla JordanCon, il figlio, Darrell K. Sweet Jr., ha reso pubblico il bozzetto realizzato dal padre, e l’immagine è affascinante. Tre donne, presumibilmente Min, Aviendha ed Elayne, circondano quella che potrebbe essere la pira funeraria di Rand al’Thor, innalzata sui resti di un campo di battaglia. Nel cielo, formato dalle nuvole, compare l’antico simbolo degli Aes Sedai, che riunisce in sé yin e yang. Si prospetta una futura riunificazione fra uomini e donne dopo una diffidenza protrattasi per tremila anni? E Rand è davvero morto? Per saperlo dovremo aspettare il prossimo 8 gennaio, quando A Memory of Light sarà finalmente pubblicato. Intanto io ripropongo (con qualche piccola revisione) parte di un mio articolo in cui parecchio tempo fa facevo ipotesi proprio sulla morte di Rand.

 

Il testo completo: http://librolandia.wordpress.com/2011/12/24/robert-jordan-e-la-nascita-del-salvatore/.

 

Tarmon Gai’don, l’Ultima Battaglia, non c’è ancora stata, ma qualcosa di ciò che dovrà avvenire è noto da alcune profezie. “Il suo sangue sulle rocce di Shayol Ghul che lava l’Ombra, sacrificio per la salvezza dell’uomo” (1) in un primo momento sembra un chiaro presagio di morte, ma nel corso dei vari romanzi Jordan ha seminato diversi indizi che puntano in una direzione abbastanza particolare.

«Da quel che ho visto di lui»” dice Halwin Norry parlando di Rand con Elayne “«non lo riterrei morto a meno di non stare seduto io stesso per tre giorni accanto al cadavere.»” (2).

Il tema dei tre giorni era già stato proposto qualche migliaio di pagine prima, in un modo che si potrebbe definire complementare. Pensando a domatura e quietatura Elayne è estremamente pragmatica: “era comunque uno stato definitivo. Nynaeve non ne era convinta, ma non sarebbe stata contenta fino a quando non avesse guarito una persona morta da tre giorni.” (3).

Le Aes Sedai, e in questo caso Elayne accetta le loro conoscenze e i loro insegnamenti come verità assoluta, reputano che domatura e quietatura non possano essere guarite, ma all’interno del Signore del Caos Nynaeve riesce a dimostrare che si sbagliavano. E se uno stato che tutti ritenevano definitivo può essere alterato, siamo davvero certi che non possa essere così anche per altre circostanze? In fondo, Nicola Treehill — novizia che ha il dono della Preveggenza — ha profetizzato “il Drago Rinato che compie nove imprese impossibili”. (4). Tiana ha catalogato questa e altre affermazioni come cose che potrebbero venire in mente solo a chi è dotato di “mezzo cervello e una natura credulona”, ma Rand ha già fatto due cose impossibili quali ripulire saidin dalla contaminazione del Tenebroso e distruggere il male di Shadar Logoth.

Ancor più stringente è un’altra profezia fatta dalla stessa Nicola: “La spada del leone, la lancia votata, colei che vede oltre. Tre sulla nave e colui che è morto eppure vive.” (5).

Rand è innamorato di tre donne, Elayne, e l’emblema di Andor è un leone rampante, Aviendha, che prima di studiare per diventare una sapiente era una Fanciulla della Lancia, e Min, che con la sua capacità di vedere simboli nelle aure delle persone vede oltre ciò che vedono gli altri, spingendo il suo sguardo nel futuro. Legato alle tre donne c’è qualcuno che è morto eppure vive, e non sembra azzardato supporre che questa persona sia Rand.

Morire e poi vivere di nuovo dopo tre giorni. Impossibile? Forse no, se consideriamo che gli Aelfinn non possono mentire. “Se vuoi vivere, devi morire” (6) gli hanno detto le creature che vivono oltre il ter’angreal custodito nella Pietra di Tear.

Morire e poi vivere di nuovo. È questo il destino di Rand?

Quel che è certo è che quando il male si diffonde è necessaria la venuta di un Salvatore.

E gli uomini implorarono il Creatore, dicendo:

O Luce dei Cieli, Luce del Mondo, fa’ che il Promesso nasca dalla montagna, d’accordo con le profezie, come è stato nelle Epoche passate e sarà in quelle a venire. Fa’ che il Principe del Mattino canti alla terra, che le piante crescano e le valli generino gli agnelli. Fa’ che il braccio del Signore dell’Alba ci protegga dalle Tenebre, e la grande spada della giustizia ci difenda.

Fa’ che il Drago cavalchi di nuovo sui venti del tempo.” (7).

 

1) L’ascesa dell’Ombra, pag. 111.

2) Il cuore dell’inverno, pag. 251.

3) Il signore del caos, pag. 225.

4) Crocevia del crepuscolo, pag. 509.

5) Il signore del caos, pag. 397.

6) Il signore del caos, pag. 579.

7) La grande caccia, pag. 750.



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