Darwin, NT, 21 feb 2013, ore 15:12, ostello
Darwin è una città gradevole. Piccola ma accogliente, si affaccia sul Mar di Timor e si apparecchia in mezzo ad una ricca foresta pluviale. Il mare è zeppo di meduse, squali e coccodrilli e la sera, sopra ai tetti delle case, stormi di enormi pipistrelli accompagnano il tramonto. E’ una città tropicale a tutti gli effetti. Mi ricorda un po’ Cairns. Il waterfront di Darwin altro non è che un tratto di baia recintato e protetto il più possibile da meduse e coccodrilli. Il più possibile. La città non si prende la responsabilità di dirti che andrà tutto bene se farai il bagno. Ti dice solo che tutto quello che poteva essere fatto per tutelarti è stato fatto. Se ti punge una medusa gigante o se ti sbrana un coccodrillo, non te la prendere: è l’Australia!
Il mio soggiorno in questa città sarebbe potuto essere davvero gradevole. Caldo, un waterfront e nulla da fare tutto il giorno. Poteva essere davvero una vacanza, se non fosse per un piccolo particolare: la stagione delle piogge. La tipica giornata darwiniana inizia con un cielo grigio di nuvole ed un’umidità spaventosa. Se si è fortunati, il giorno è diviso tra sprazzi di sole alternati a pioggia e fulmini. Se si è sfortunati, invece, piove ininterrottamente per tutto il giorno. Oggi sono sfortunato.
Parlando con Umberto, che è qui da mesi, sembrava che quest’anno il wet avrebbe marcato visita. Non pioveva come avrebbe dovuto. Poche precipitazioni e certo non i cieli spettacolari e pieni di elettricità che Umberto voleva vedere. Poi sono arrivato io ed ha cominciato a piovere in abbondanza e la mia unica attività è starmene in ostello a fare nulla. Umberto è felice, io un po’ meno.
Presto però lascerò l’Australia. A causa del maltempo oggi ho spostato il volo per Singapore al 25 febbraio. Tra 4 giorni la mia avventura australiana avrà termine e so già che mi mancherà.