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Darwin Awards 2010

Creato il 15 febbraio 2011 da Silvanocavallina @Soc1000Blog

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Darwin Awards 2010
Tra i tanti premi e riconoscimenti che a cadenza annuale vengono conferiti a vari esponenti delle più disparate discipline, uno ha un non so chè di atipico, tragico e al contempo ironico. Sto parlando del Darwin Award, trofeo che una commissione costituita ad hoc distribuisce agli esseri umani che hanno sofferto morti particolarmente strambe e demenziali. Stando alla Dichiarazione costitutiva del Premio, in questo modo le sfortunate (e a volte letteralmente imbecilli) vittime hanno contribuito all’evoluzione e al miglioramento del pool genetico Umano “rimuovendosi da esso in modo spettacolarmente stupido”, e proprio per questa magnanima azione vedono reso immortale il proprio nome.  Grazie a Fulvia Leopardi che ogni ano provvede alla traduzione, eccovi i candidati per il 2010:

Accesso per disabili (Wheelchair Access)

(25 agosto 2010, Daejon, Corea del Sud) Un uomo disabile, arrabbiato perché l’ascensore si era chiuso ed era ripartito senza di lui, ha ben pensato di colpire la porta dell’ascensore con la sua carrozzella a motore, non una e non due ma per ben tre volte, con l’unico risultato di far aprire le porte dell’ascensore e cadere nella tromba (vuota) dello stesso…sei metri di caduta che gli sono stati fatali. Il successo e la conseguente dipartita hanno fatto guadagnare al 40enne il titolo di “Uomo in carrozzina incazzato” e l’immortalità eterna come vincitore dei Darwin Awards. Questa tragica notizia fornisce un esempio lampante di quanto tutti – se paragonati a simili esempi – possono essere brillanti. Purtroppo, la selezione naturale si è fatta un po’ più difficile: le autorità hanno riscontrato che “il problema” delle porte di un ascensore è che non reggono gli urti particolarmente forti, per questo, in virtù delle regole di sicurezza, le porte dell’ascensore sono state rinforzate per evitare che incidenti simili possano capitare a bambini e ubriachi.

Un doppio Darwin Awards doppiamente da manuale (Textbook Double Double Darwin)

Chi parcheggerebbe, in un giorno di nebbia, l’auto in autostrada solo per farsi una sveltina? Una giovane coppia, alle sei del mattino, guidava lungo via Dutra, la più grande autostrada del Brasile sempre piena di traffico…e quel giorno anche di nebbia. Improvvisamente, la coppia decise che era tempo di parcheggiare (per “un appuntamento”) e sì, decise di parcheggiare proprio in mezzo alla strada, non da una parte o in una stazione di servizio. Quando un camion incontrò questo “dosso artificiale”, uccise la coppia all’istante (e anche nell’istante della procreazione). E’ un Darwin Award doppio, e doppiamente da manuale: due persone uccise dopo aver preso insieme una cattiva decisione, e la selezione naturale che colpisce proprio nell’atto della procreazione.

Scioglimento dei ghiacciai (Glacier Erasure)

Nel tardo autunno e all’inizio dell’inverno, le montagne innevate vengono prese d’assalto dai cacciator1, tra cui un paio che ne avevano scalata una proprio alta per un bottino migliore. La pista attraversava un piccolo ghiacciaio che cominciava a spaccarsi, ed il cacciatore capo cominciò ad attraversare il ghiacciaio con cautela, un passo alla volta. Arrivato a metà, il suo piede non incontrò la neve ma un sasso, cosa che causò la caduta del cacciatore, che scivolò sul bordo e finì fuori dalla vista dell’altro, impossibilitato ad aiutarlo. Seguì lo scambio di battute “Tutto bene?” “Sì” (quello che era caduto). Pensando che fosse possible attraversare il ghiacciaio in fretta, anche il secondo cacciatore fece un tonfo…in virtù del quale ritrovò l’amico sul fondo del ghiacciaio, appeso ad un albero che a malapena riusciva a spuntare dalla neve. Intorno non c’era niente altro cui aggrapparsi, solo un baratro di una trentina di metri e sotto alcune rocce: quando il secondo cacciatore passò scivolando vicino all’amico, emise un’ultima parola…certamente una di quelle per cui sua madre gli avrebbe ripulito la bocca con il sapone.

Le pesanti eredità dei nostri padri (The Burdens Of Our Fathers)

(Aprile 2010, Romania) Un trentacinquenne di Brailla stava cercando di sistemare una motozappa, un attrezzo che suo padre si era costruito da solo e aveva usato per decenni. Il cimelio di famiglia aveva cominciato ad arrugginirsi, e l’uomo stave cercando di rimetterlo dritto, ma sfortunatamente aveva ‘saldato’ la sbarra metallica dell’attrezzo su un’antica granata della Seconda Guerra mondiale – esatto, la famiglia da generazioni combatteva lo sporco del giardino con un pezzo di granata. Secondo gli specialisti dell’Isu di Bucarest (General Institute for Emergency Situations), la prima saldatura era stata fatta in una posizione innocua, la seconda nel posto più sbagliato: il calore aveva innescato la granata, ferendo mortalmente l’uomo. In sua difesa, pare che l’uomo fosse sicuro che il proiettle fosse innocuo visto che sua padre lo aveva usato per rivoltare il terreno per quasi quaranta anni.

Viaggio sul barile, con tanto di fiamme (Barrel Ride, With Flames!)

(19 luglio 2010, Washington) Grazie alla Skagit Raceway, Sedro-Woolley (10,000 abitanti) è invasa da gente che corre: durante l’ American Sprint Car Series, due dei membri di una squadra – gente intelligente con una grande abilità meccanica – stavano lavorando in un’officina meccanica quando venne loro in mente di provare una cosa inusuale e da brivido. Così i due uomini piazzarono nel parcheggio un barile da 55 galloni (circa 200 litri, ndr) riempito con 4 galloni di metanolo, ci si sedettero sopra e diedero fuoco alle polveri. Apparentemente, i due avevano pensato che il barile avrebbe attraversato il parcheggio come un razzo, con annessa coda di fuoco e con loro sopra che avrebbero gridato e agitato i loro cappelli: purtroppo, invece di scivolare sulla carreggiata, quattro galloni di metanolo a cui viene dato fuoco danno come risultato … una bomba. Il barile saltò in aria – con loro sopra – con così tanta potenza da essere scagliato ad oltre 30 metri di distanza. I due ‘scienziati’ atterrarono all’Harborview Medical Center di Seattle: uno ha perso la vita, l’altro ha imparato una lezione fondamentale sul potere della combusione interna. Lavorare come meccanico può essere rischioso, ma questo non è un incidente sul lavoro, quanto piuttosto il pericoloso e malriuscito tentativo di due persone annoiate che speravano di divertirsi un po’. Cari lettori, imparate dagli sbagli altrui, visto che non avete il tempo di commetterli tutti.

Cavalcali, ragazza! (Ride ‘Em Cowgirl)

Una storia che serve da ammonimento a chi non prende abbastanza tempo per rallentare e fare le cose per bene.

(14 agosto 2010, Kentucky) Kelita H. stava viaggiando ad alta velocità lungo la Country Road 519 sulla sua Chevy quando lei e il suo passeggero decidero di scambiarsi il posto. In questa situazione, una persona solo leggermente meno frettolosa avrebbe fermato la macchina e sarebbe sceso per scambiarsi di posto, ma Kelita è stata un po’ più creativa, anche grazie al fatto di possedere un’auto decappottabile. Quindi si alzò, salì sul tetto…e finì per viaggiare da sola. Secondo l’ufficio del medico legale della contea di Fayette, la giovane ventenne è deceduta per le ferrite riportate nell’impatto con il guardrail: nel ridiscendere, il suo piede aveva toccato lo sterzo e l’auto aveva virato a sinistra – ma il passeggero che era ancora all’ interno aveva preso il volante ed evitato la sua (di lui) possibile morte, dimostrando così la saggezza di imparare dagli errori altrui. Il passeggero, peraltro, si merita una menzione d’onore per essere stato arrestato e accusato di guida senza patente e senza assicurezioni. Una storia da cui trarre un sacco di insegnamenti.

Spesa sconsiderata (Reckless Spending)

(1 ottobre 2010, Arizona) Il Grand Canyon, una delle sette meraviglie del mondo, recentemente ha dato il benvenuto all’anima di uno dei meravigliosi stupidi del mondo. La morte di Andrew, 42enne della California, che stava visitando il Canyon a South Rim, vicino Pipe Creek Vista, ricorda a Darwin l’incidente del marzo del 2009 con protagonista un “imprenditore” che stava visitando il parco. A causa dei numerosi problemi causati da turisti cazzeggianti che finiscono per causare disastri, i panorami più insidiosi del Grand Canyon sono protette da cartelli e recinzioni. Sono tutti meravigliosi, alcune hanno delle colonne, altre degli altipiani dove i turisti lanciano delle monete come se fossero fontane. Uno di questi turisti era “un imprenditore” che voleva fare dei soldi, e di fronte a lui c’era un mezzo per raggiungere lo scopo: con una brillante – e ovvia – idea, non estraneo al pericolo, l’uomo saltò la rete e finì su uno di questi altipiani, precario ma pieno di monete, con cui riempì la sua borsa. Purtroppo, quando tentò di tornare sul lato sicuro, si scontrò con la fisica: siccome il nostro imprenditore aveva aumentato il suo peso, la forza richiesta per superare la gravità doveva necessariamente essere più grande. Il sacco di monete arrestò il suo salto, e gli uccelli furono gratificati dalla vista dalla vista del tuffo dell’uomo nella vallata circostante, seguito da un fiume di monete. Un caso, insomma, di idea geniale viziato da un’esecuzione sbagliata.


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