Lo scandalo Datagate che sembrava essere sfumato nei mesi scorsi è tornato prepotentemente in questi giorni dopo le sospette intercettazioni sul telefono della cancelliera Angela Merkel e nonostante il governo americano smentisca che la cancelliera sia stata o sarà mai spiata, il custode ufficiale dei dati segreti Gleen Greenwald getta nuove ombre e sospetti anche su possibili controlli sul nostro governo non solo da parte degli Stati Uniti ma anche da Londra con un apposito software denominato Tempora.
Scenari da film di spionaggio quindi che riaprono vecchie ferite sulla privacy di tutti i cittadini in modo particolari politici e personaggi di spicco del potere internazionale.