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Date ai bambini quel che è dei bambini

Da Atlantidekids @Atlantidekids
Ballata, Blexbolex - 2013, Orecchio acerbo

Ballata, Blexbolex – 2013, Orecchio acerbo

Si tratta di un viaggio in una storia che è fatta di sequenze, sette sequenze. Quella iniziale racconta della scuola e del suo orologio fermo di cui nessuno si preoccupa, del tragitto verso casa che pare pensoso o distratto e di una casa, con l’ausilio di tre immagini, sei parole, due virgole e un punto. La sequenza iniziale finisce qui, col punto su una deliziosa merenda. La seconda riparte daccapo, dalla scuola, senza indugiare sull’orologio, poi passa per la strada e stavolta lascia il tragitto per avventurarsi nella foresta e giungere a casa, per mezzo di cinque immagini, dieci parole, quattro virgole e un punto.

Ballata, Blexbolex - 2013, Orecchio acerbo

Ballata, Blexbolex – 2013, Orecchio acerbo

Di sequenza in sequenza s’aggiungono le immagini, inserendosi laddove ce l’aspettiamo, laddove non diremmo affatto, laddove a ben guardare sembrano proprio dover stare. E a far loro da guida s’aggiungono le parole e poi incominciano a ballare perché, non l’ho ancora detto?, questa storia è una ballata. E ballano e ballano, le parole, e ballando fanno capriole, si mescolano, si mettono a testa in giù, si stancano e lasciano la pista, poi, ringalluzzite, magari tornano e piroettano fino a raddoppiare nell’impeto, scomporsi, cambiare veste e tono.

Ballata, Blexbolex - 2013, Orecchio acerbo

Ballata, Blexbolex – 2013, Orecchio acerbo

Una ballata nasce per essere cantata e poi rinarrata e dunque raccontata ancora, da diversi cantastorie o sempre dallo stesso per ascoltatori diversi. Ogni volta che la si canta, la ballata si condisce di nuovi ingredienti, senza scordare quelli iniziali ché altrimenti ne perderebbe in sapore e ricordi. Qualche personaggio viene, qualche altro se ne va; alcuni cambiano, altri sono proprio come non li vorremmo però rapiscono e agiscono fra le pagine come solo dei veri attori saprebbero fare e quindi ci innamoriamo anche di loro. Per questa ragione questa di Blexbolex dal raccontare il semplice tragitto da scuola verso casa di un bambino, diviene fantastica, epica, magica, di quella magia che è sì propria di incantesimi, streghe e folletti (che in questa storia albergano numerosi) ma è propria su tutto delle parole, di singole parole danzanti su una musica che cambia a seconda del bambino che la leggerà e del momento in cui sarà portato a farlo.

Ballata, Blexbolex - 2013, Orecchio acerbo

Ballata, Blexbolex – 2013, Orecchio acerbo

Blexbolex gioca con la narrazione e con i lettori, invitandoli a far lo stesso. I bimbi potranno provare a individuare le norme che la regolano (paradossalmente matematiche), a interpretarne immagini e parole sfogliando velocemente o indugiando su ciascuna di esse. E poi c’è un regalo, un vero regalo d’autore: la settima sequenza, che è piena di spazi vuoti da riempire, indovinare, narrare, giocare. È un libro splendido, corposo e immaginifico, allegorico. È un libro che non può mancare nella libreria di un bambino, qualsiasi età abbia. Ma attenzione! Non datelo agli adulti, che pur lo desidereranno al solo sfiorare con lo sguardo il giallo delle vesti della principessa in copertina: Blexbolex ha creato una ballata per bambini, adatta al loro gusto, al loro mondo, ai loro mondi, alla loro immaginazione scevra. Diamo loro ciò che è loro.

PS. Ballata è uno dei titoli del brillante catalogo Orecchio acerbo. Di questi libri a scoprirne uno si desiderano tutti e un modo per non perderne nessuno c’è, e io ve lo consiglio, abbonarsi, costa il giusto e avrete a che fare per un anno intero con compagni irrinunciabili.

ballata cop
Titolo: Ballata
Autore: Blexbolex (con la traduzione di Paolo Cesari)
Editore: Orecchio acerbo
Dati: 2013, 280 pp., 18,00 €


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