Magazine Diario personale

Dateci vi prego solo giornate di sole

Da Francesca_82

Che Valencia non sia un luogo umido e piovoso è noto, non piove per mesi.
Però segnatevi questa data: giovedì 3 luglio ha diluviato l'equivalente dell'anno scorso e questo mi ha di nuovo messo di fronte all' evidenza che ho un selvaggio come figlio.
E che ho 20 buchi nuovi nel tetto.
Tra le due, non so cosa sia peggio.
Ho sempre permesso al nano armato di stivaletti e impermeabile giallo e azzurro di rimanere fuori durante le pioggerelle estive a giocare nelle pozzanghere, anche se poi finiva sempre scalzo facendo barchette di carta nei canali di irrigazione. Ma il mio istinto materno ogni tanto si accende e se anche Raul decide che non è proprio giornata per lavorare causa pioggia torrenziale, allora abbiamo un problema : tenere il nano occupato per due, tre, sei ore, senza permettegli di uscire, rischiando l'esaurimento.
La lunga giornata è iniziata alle dieci, era il mio giorno libero ( e per fortuna, altrimenti non sarei mai arrivata a  destinazione ) e il cielo non è grigio, di più, è la montagna di Moldor.
Nubi minacciose annunciano che non sarà una fresca pioggia d'estate, ma una prova di resistenza psicologica , tipo The Panic Room. Anche il cane, che non ama certo stare tra le quattro pareti, entra spedito in casa per spalmarsi sul pavimento della cucina, territorio gattuno, e consapevole di questo non si muove tutto il giorno.
Marc: prima che cominci a piovere sul serio lo mando fuori a prendere una boccata d'aria, anche perché dovrà bastargli per tutta la giornata. Io preparo intanto le armi da guerra,so di avere diverse infiltrazioni dal soffitto ma non le trovo a vista. Tiro fuori la batteria di pentole più grandi che ho, quelle da 8 litri la più piccola, bacinelle di diverse dimensioni, asciugamano, stracci, tavole di legno da mettere davanti alle porte: siamo pronti. Ecco, comincia, un muro d'acqua, vento che soffia da est, quindi sulla facciata principale, quelle finestre reggono bene, le ho ristruttuate io due anni fa, sistemando le infiltrazioni. Marc rimane una mezz'ora buona incantato dagli scrosci, Raul e il socio fuori a mettere in sicurezza attrezzi e semenzai. Piccole gocce cadono dal tetto del bagno a piano terra... distribuisco le bacinelle.
Ecco, vai che aumenta, i ragazzi tornano in casa, fuori il campo è già allagato. Abbiamo cibo, la luce non andrà via, ma vi dico fin da ora che le bacinelle, pentole e tazze varie non basteranno, l'acqua entra da ovunque, pure dalle stufe lungo il tubo di uscita dei camini, da sotto le porte di ingresso ai giardini, da non so come cazzo entra dalla finestra chiusa. La beffa vuole che la breccia principale del tetto del bagno sia a 1 cm dalla vasca da bagno (!!!) e finirà tutto allagato, alle 21 andremo a dormire dicendo : vaffanculo, domani pulisco e basta! Per esperienza niente di sacro tocca il pavimento, la cucina è in muratura, in dispensa per terra ci sono casse di plastica a mo di tavolino, oltre a scaffalature a parete, quindi tutto sotto controllo.
il big vero fucking problem è tenere Marc in casa. Lui ha sempre concepito la casa come un luogo dove al massimo mangi e dormi, ma la vita è là fuori. Ha pochi giochi da tavolo, lui riesce a giocare per ore con il nulla materiale, gli bastano legnetti, sassetti, terra. Correre con la moto, il trattore a pedali, tirare la palla al cane, andare sull' altalena.
È oramai mezzogiorno, mi faccio aiutare a cucinare, un'ora buona ma almeno mangiamo. Non ha scaricato le energie, di siesta manco a parlarne, che facciamo? Dipingiamo. Dura venti minuti se va bene, sono solo le 4 e non smette un minuto di diluviare, chiede se può uscire, si mette anche il caschetto, ma che casco, ti dovrei mettere i braccioli! Allora, vuoi che leggiamo? No. Pocoyo? No. Plastilina. È nuova di pacca. Vai, arriviamo quasi fino alle 16.45. Merenda. Mela, yogurt, uva passa. Però è nervoso. Non sa che vuole fare. Si sente in gabbia. Tira i lego, tortura il cane, frigna, ha sonno ma non vuole dormire, io e Raul ce lo rimbalziamo mentre dobbiamo anche controllare la situazione infiltrazioni, che cominciano ad apparire anche su di sopra.
Arriviamo alle 21 sfiniti, la cena pietosa, mal di testa mio che avrei solo voluto piantare la testa sotto al cuscino.
Magicamente l'orologio biologico del nano si sincronizza e associa letto a libro e quindi a nanna.
Gli animi si distendono, stiamo veramente dormendo.
Alle 22.30 mi alzo, mi pare abbia smesso di piovere?! Già, una timida luna ci osserva da lontano. Quattro nuvolette.

E confesso che un vaffa l' ho tirato, dopo una giornata che magari per voi è ordinaria amministrazione, mentre qua siamo riusciti a malapena a  rimanere calm& safe, ma Marc ha veramente sofferto e ci chiediamo dove abbiamo sbagliato, forse nel dargli il nome, sarebbe dovuto essere Mowgli.


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