Le falde acquifere forniscono circa il 65% di tutta l’acqua potabile europea. Il 20% di tutte le falde acquifere dell’Unione Europea è seriamente minacciato dall’inquinamento. Una goccia di sostanza pericolosa può inquinare migliaia di litri di acqua. L’inquinamento causato oggi può rimanere per generazioni nelle falde acquifere che noi usiamo per ricavare l’acqua potabile. Le risorse idriche sono influenzate dai differenti utilizzi dell’acqua: agricoli, industriali e domestici.
Consideriamo le possibili conseguenze derivanti dalla coltivazione e relativo consumo di prodotti ortofrutticoli provenienti da aree agricole gravemente inquinate in seguito allo sversamento, quasi sempre illegale, di ingenti quantitativi di rifiuti tossici da parte della malavita locale. Le falde acquifere di quelle zone sono inquinate, eppure oggi vengono usate per irrigare terreni dove vengono coltivate verdure o alberi da frutta che finiscono sulle tavole dei consumatori locali e non; vengono allevati animali che brucano erba e forniscono latte per il consumo diretto oppure per produrre formaggi. Potenzialmente, sono migliaia le persone che si potrebbero ammalare o morire per aver ingerito cibi contaminati dalle acque di falda di queste aree.
Il Comune di Cormons in questo momento nicchia ma io mi chiedo:
perché non ha fatto nel 2009 l’ordinanza di chiusura perché il sito era inquinato?
perché dato che il sito è inquinato non ha chiesto un parere tecnico, anche attraverso la Procura, per verificare se l’inquinamento è dannoso per la salute umana?
Rammento a tutti che per Piazza Libertà è stata fatta la CTU (perizia) mentre per Pecol no; come mai?
Forse perché Cormons è socia di Newco?
Sono domande senza risposta dato che all’attuale Sindaco non interessa la tutela della Salute Umana.
Anteprima di “Pecol_Analisi_2004-2013_02.xls” by ettore_ribaudo
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