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Datiamoci tutti

Creato il 15 marzo 2012 da Lacocchi @laCocchi
L'inglese è una lingua intelligente.
Innanzitutto, se metti insieme tre parole sei certo di aver citato una persona famosa il 99% delle volte. Come "If you don't ask, you don't get". Zac. Ghandi citato che fa sempre la sua figura.
Poi ci sono un sacco di espressioni utili che puoi usare in varie situazioni.
Tipo puoi differenziare il tono della tua arrabbiatura con un pacato "I am a bit disappointed" che sarebbe il modo educato per dirti sono arrabbiatissimo. Poi c'è "Sod off", che potrebbe essere tradotto con "vattene da un'altra parte prima che ti meni", e se non dovesse bastare, puoi esprimere tutto il tuo odio con un bel "Fuck off".
Oppure puoi gentilmente dire a qualcuno che sta dicendo una sciocchezza in vari modi: "I almost agree with you, but..." e in quel but si racchiude tutto il perché in realtà tu stai dicendo una vaccata di proporzioni astronomiche, oppure puoi meno gentilmente guardare il tuo interlocutore e dirgli "BOLLOCKS!" che in lingua italiana noi tradurremmo con un bel stronzate. 
L'inglese mi è quindi una lingua piuttosto intelligente. Per non parlare poi di quando si parla di relazioni.
C'è l'imbarazzo della scelta tra verbi, espressioni, modi di chiamare l'innamorato o innamorata e varie ed eventuali.
Oggi ho avuto un gran da fare a spiegare alla collega francese che cosa vuol dire date someone, che io traduco in italiano molto spesso con datare qualcuno. Che detto così non ha alcun senso e sembra quasi che tu voglia dare un'età ad un vaso antico, e invece vuoi dire che esci con qualcuno.
L'ultima volta che l'ho detto a madre, mi ha guardata allucinata e ha sussurrato: "Tu in quel paese lì stai disimparando l'italiano, eh."
Tornando a collega bacchettona, lei ha la mia età ed è fidanzata da 8 anni, convive, non esce durante la settimana che le viene sonno, si alza nel weekend e controlla il traffico sulla pagina del lavoro per almeno un'ora, torna a casa una volta al mese che sennò non ce la fa a stare senza la famiglia, c'ha i pantaloni del tailleur e pure le camicie stirate.
Sì, insomma, è l'opposto di me.
Tutto è iniziato tentando di spiegare a Miss la mia attuale situazione sentimentale.Che è una situazione che gli albionici pieni di fantasia definirebbero "Dating".
Dating è più di seeing someone, che vuol dire vedere qualcuno così, tipo trombamico. Una cosa tipo "Ah, sì, I am seeing quello lì ma in realtà posso farmi anche te e altri 3". 
Dating è anche meno di we are together, che si porta con se tutta l'ansia dello stiamo insieme e ci fidanziamo. Le inglesi quando dicono "We are together", vogliono sottolineare che sono veramente insieme al ragazzo, e se lo tengono stretto per il braccio come cozze allo scoglio. A quel punto, lui è spacciato.
Dating quindi è un frequentarsi allegro senza essersi detti siamo insieme per sempre sempre sempre. Presuppone quell'impegno sì, di chiamarsi, vedersi e stare a dormire l'uno dall'altra con i vari strusciamenti, e uscire a cena, ma senza impazzire se per una settimana non ci si incastra tra gli impegni o non ci si riesce a vedere.
Dating non comporta lo shopping nel weekend e non comporta nemmeno il capodanno insieme o le festività dai parenti e le domeniche a pranzo con i nonni.
Non sono accette altre relazioni sentimentali mentre si data qualcuno. Se dati me, dati me, mica altre venticinque signorine.
Se dati me, esci con me, passiamo il tempo insieme, ci divertiamo, e se andrà bene andrà bene, ma non si sta a definire e dare nomi.
E' bello, datarsi.
Finita la spiegazione della mia situazione sentimentale, la collega mi ha guardato con aria incredula, come se le avessi detto che ho 4 matrimoni falliti alle spalle che hanno generato 5 figli e una serie di amanti sparsi per il mondo.
E per fortuna che sto datando qualcuno e non ho un trombamico, eh.
Che come lo spiegavo io a quella cos'è un trombamico.

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