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L'altro pomeriggio ero seduto al bar, o meglio un "ristorante per famiglie", con un amico. Fuori era una bella giornata, soleggiata ma non afosa. Si stava lì, tranquilli, e il tutto aveva un sapore di casa, familiare, e non tanto perché con questo amico ho passato parecchie ore seduto al bancone di un bar, o meglio "ristorante per famiglie", bensì perché stavamo parlando di un dito del piede con dello smalto sopra, un dito mozzato. Stavo rivivendo una scena del Grande Lebowski, quella in cui Drugo e Walter sono, appunto, in un ristorante per famiglie e discutono su metodi "che è meglio non conoscere" per recuperare un dito mozzato. Eravamo seduto e parlavamo, discutevamo tra di noi e anche con la proprietaria che ci intimava il silenzio, e in quel momento, in quel breve lasso di tempo, mi è sembrato proprio di essere il Drugo. Beh ovviamente non avrò avuto la vestaglia, le infradito, il fancazzismo del Drugo-Drughino-Drughetto-Drugantibus, non c'era nessuno seduto con me, non ero neanche in un bar, o meglio "ristorante per famiglie", non stavo parlando di un dito mozzato - a dir la verità non stavo proprio parlando - o litigando con una qualsiasi vecchia che cerca di preservare la tranquillità del proprio locale, però, se devo essere sincero, era bello pensare che tutto ciò potesse accadere.
E allora son rimasto lì, a finire il mio caffè, a gustare il mio caffè.
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