Il gioco non sarà un "pay to win", garantisce
David Jaffe è intervenuto per chiarire quali saranno i meccanismi di monetizzazione di Drawn to Death, assicurando innanzitutto agli utenti che il gioco non sarà un "pay to win". "Se anche si dovesse pagare per le armi - cosa che non accadrà - non sarebbe comunque un 'pay to win' perché c'è un sistema di bilanciamento con pro e contro a impedire che si verifichino degli squilibri", ha scritto Jaffe.
"Per quanto riguarda le mappe, alcune di esse saranno a pagamento (se con denaro reale, virtuale o entrambe è ancora da definire), o almeno è quella l'idea al momento. Non abbiamo però intenzione di dividere la base d'utenza. Al termine di ogni match i quattro giocatori potranno votare la mappa successiva, ci sarà una ruota che determinerà l'esito della selezione e sostanziali probabilità che la mappa preferita venga scelta per la partita. Se qualcuno vota una mappa che non possedete (perché magari non è gratuita o non l'avete ancora sbloccata o acquistata), potrete votarla ugualmente ed eventualmente accedervi. Ciò ci consentirà di vendere alcune mappe (del resto rappresentano uno degli elementi più costosi da realizzare) senza dividere la base d'utenza."