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David Lynch il regista che medita un mondo migliore.

Creato il 19 febbraio 2014 da Rstp

David Keith Lynch (Missoula, 20 gennaio 1946) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, pittore, musicista, compositore, attore, montatore, scenografo e scrittore statunitense.

Durante la sua lunga carriera, Lynch ha sviluppato un nuovo stile narrativo e visivo, che ha reso i suoi film riconoscibili al pubblico di tutto il mondo per la loro forte componente surrealista, le loro sequenze angosciose e oniriche, le immagini crude e strane e il sonoro estremamente suggestivo. Spesso i suoi lavori esplorano il lato oscuro delle piccole città statunitensi, (ad esempio Velluto blu e la serie televisiva Twin Peaks) e delle metropoli caotiche (Strade perdute, Mulholland Drive) nonché i lati più oscuri, intimi e intricati della mente umana.

Nonostante non riscuota sempre successo ai box office, Lynch è apprezzato dai critici e gode di un cospicuo seguito di fan. Ha ricevuto tre nomination al Premio Oscar per la sua regia di The Elephant Man, Velluto blu e Mulholland Drive e inoltre si è aggiudicato il Leone d'Oro alla carriera durante la 63ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 6 settembre 2006, in occasione della proiezione in anteprima mondiale di Inland Empire - L'impero della mente nella sezione fuori concorso.

David_lynch

David Lynch nasce a Missoula (Montana) in una famiglia di origini finlandesi. Lynch trascorre l'infanzia nel nord-ovest degli Stati Uniti, abiterà per alcuni periodi anche nello stato di Washington e nell'Idaho. Il padre lavora come ricercatore del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ed è spesso costretto a spostarsi per motivi di lavoro, soprattutto nel nord-est del paese. In Virginia, Lynch conosce il vicino di casa della sua ragazza, Toby Keeler, figlio di Bushnell Keele, pittore: in alcune interviste, dichiarerà di aver sempre desiderato dipingere e che è da quel momento che inizia a credere di poter realizzare tale desiderio. Lynch frequenta gli scout ottenendo il rango di Eagle Scout (il massimo grado nello scautismo in America) e partecipa come maschera alla cerimonia di investitura del presidente John F. Kennedy.

Fin dall'adolescenza sogna di diventare un artista e per questo frequenta alcuni corsi alla Corcoran School of Art di Washington D.C., mentre sta finendo le scuole superiori. Si iscrive in seguito per un anno alla School of the Museum of Fine Arts di Boston, periodo durante il quale lavora in un negozio di cornici. In quel tempo è stato un compagno di stanza di Peter Wolf. Tale incarico non dura a lungo perché viene licenziato a causa dei suoi ritardi. Decide quindi di partire per l'Europa con l'intenzione di studiare il pittore espressionista Oskar Kokoschka. Nonostante abbia progettato di restare 3 anni, torna negli Stati Uniti dopo soli 15 giorni. Il paesaggio pulito e perfetto di Salisburgo, città nella quale si era recato con l'amico Jack Fish, non lo ispirava.

Filadelfia e i cortometraggi.

Danny_-_Lynch

Nel 1966, Lynch si trasferisce a Filadelfia, dove frequenta la Pennsylvania Academy of Fine Arts e realizza complessi mosaici geometrici che chiama Industrial Symphonies. Qui inizia inoltre a fare le prime esperienze con la macchina da presa. Il suo primo cortometraggio, dal titolo Six Figures Getting Sick, viene proiettato all'esibizione di fine anno e vince il concorso cinematografico annuale dell'accademia. In merito all'ispirazione per quest'opera, punto di mediazione tra dipinto e video Lynch dichiarerà:


« È stato uno dei miei quadri. Non ricordo quale ma si trattava di un dipinto quasi completamente nero. C'era una figura che occupava il centro della tela. Quindi mentre stavo osservando la figura nel quadro ho avvertito un leggero spostamento d'aria e ho colto un piccolo movimento. E ho desiderato che il quadro fosse realmente in grado di muoversi, almeno per un po'. »

Grazie a questo primo cortometraggio, gli viene commissionata un'altra opera in video da H. Barton Wasserman: il primo tentativo sarà un disastro, la macchina da presa non funziona e la pellicola del girato è completamente rovinata. Al secondo tentativo, nel 1968, Lynch riesce a realizzare The Alphabet: questi primi lavori si configurano come degli ibridi, tra l'installazione e il cinema sperimentale.

Nel 1970 abbandona in parte il suo interesse per le arti visuali per dedicarsi principalmente alla pellicola. Vince una sovvenzione di 5.000 dollari da parte dell'American Film Institute per produrre The Grandmother, la storia di un bambino maltrattato che fa crescere una nonna da un seme. Il mediometraggio, che dura 34 minuti, già mostra alcuni elementi che diventeranno marchi di fabbrica di Lynch: un sonoro ed un immaginario inquietante con una forte attenzione ai desideri inconsci. Il film è girato nella casa del regista, le cui pareti vengono, per l'occasione, dipinte completamente di nero.

Elefantman

Nel 1971, Lynch si sposta a Los Angeles per frequentare il conservatorio dell'American Film Institute. Qui, grazie ad una sovvenzione di 10.000 dollari dell'AFI, inizia a lavorare al suo primo lungometraggio, Eraserhead - La mente che cancella (Eraserhead), ma dopo un anno dall'inizio delle riprese termina il budget a sua disposizione. La lavorazione rallenta e procede a singhiozzo per diversi anni: il regista racimola soldi da parenti e amici e lavora consegnando quotidiani nel tentativo di raccogliere fondi e completare le riprese. Nel 1974, durante una delle pause forzate dalla lavorazione, Lynch gira il cortometraggio The Amputee, scritto e realizzato in un solo giorno sfruttando due videocassette di prova che il suo amico Frederick Elmes doveva testare per conto dell'AFI. Il macabro cortometraggio dura soltanto 5 minuti e Lynch vi figura anche come attore. Le riprese di Eraserhead - La mente che cancella terminano finalmente nel 1977, a sei anni dal loro inizio. Durante le riprese del film, i problemi finanziari hanno portato Lynch anche a perdere la casa, costringendolo a dormire sul set.

Si tratta propriamente di un film horror, ma di carattere lynchiano, ansiogeno (come tutti, chi più chi meno) enigmatico e minimalista, divenuto un cult. Eraserhead - La mente che cancella racconta la storia di un giovane uomo tranquillo (Jack Nance) che vive in una desolata area industriale, la cui fidanzata partorisce un bambino mutante. Lynch racconterà di Eraserhead - La mente che cancella come del suo Scandalo a Filadelfia (un film degli anni quaranta di George Cukor, con Katharine Hepburn e Cary Grant), spiegando che riflette le paure e i pericoli che ha incontrato studiando e vivendo a Filadelfia. Il film racconta inoltre indirettamente dell'ansia e della paura del regista nei confronti della paternità, personificate entrambe nel bizzarro neonato. Lynch si sottrarrà spesso alle domande sulla realizzazione del bambino,che secondo una leggenda di lunga data, pare sia stato creato mediante un feto di mucca imbalsamato.

Velluto_blu

Il film viene inizialmente giudicato impossibile da distribuire, ma grazie all'aiuto del distributore Ben Barenholtz viene proiettato negli spettacoli di mezzanotte per i successivi dieci anni. Eraserhead - La mente che cancella ottiene un sorprendente successo di critica, che lancia Lynch come rappresentante dell'avanguardia cinematografica postindustriale. La realizzazione di Eraserhead - La mente che cancella crea già una profonda unione nel gruppo di attori e tecnici che vi hanno partecipato e che continuerà a lavorare con Lynch negli anni successivi, in particolare l'operatore Frederick Elmes, il tecnico del suono Alan Splet e l'attore Jack Nance.

Per il film The Elephant Man Lynch, Christopher De Vore, Eric Bergren, il produttore Jonathan Sanger e Stuart Cornfeld, assistente di Mel Brooks, sperano di ottenere finanziamenti dagli studios, che invece rifiutano uno dopo l'altro. Stuart Cornfeld fa leggere la sceneggiatura a Brooks, che chiede preliminarmente di vedere il film Eraserhead - La mente che cancella. Il film sembra interessargli molto e Brooks decide quindi di ingaggiare Lynch per dirigere, nel 1980, questo biopic basato sulla storia di Joseph Merrick, uomo affetto da terribili deformità congenite, vissuto in epoca vittoriana. La pellicola riceve ben 8 nomination al Premio Oscar, incluse miglior regia e migliore sceneggiatura, rivelandosi un grandissimo successo di critica e di pubblico, lanciando Lynch nell'olimpo dei giovani registi più promettenti della nuova decade.

Dopo il grande successo di The Elephant Man (Il film ad oggi con il maggior incasso nella carriera di Lynch), nel 1984 il regista accetta di girare l'adattamento cinematografico del romanzo di fantascienza Dune di Frank Herbert, per conto del produttore italiano Dino De Laurentiis. Nonostante De Laurentiis speri di produrre un kolossal che ottenga grossi incassi, Dune è un fiasco sia al botteghino che per la critica: costato 45 milioni di dollari ne recupererà soltanto 27,4. Il montaggio del film è alterato da numerosi tagli e la versione cinematografica di 137 minuti viene ottenuta tagliando la versione originale di Lynch della durata di tre ore e mezzo, tanto da renderne la trama quasi incomprensibile. Anni dopo lo studio di produzione rilascerà una versione allungata per la televisione, reinserendo alcune scene girate da Lynch e inizialmente eliminate.

Eraserhead

In ogni caso, questa seconda riedizione continuerà a non essere il film ideato da Lynch, ma sarà nient'altro che un'altra versione, tagliata dai produttori nel tentativo di rendere più comprensibile la trama. Lynch si opporrà a questa operazione e non riconoscerà come propria tale versione estesa, che riporta quindi accreditato come regista Allen Smithee (uno pseudonimo utilizzato da vari registi quando non concordano con l'intervento della produzione sul loro lavoro). L'esperienza di Dune è un trauma per Lynch, che non appena si era reso conto di non avere il controllo sul montaggio aveva perso ogni entusiasmo per la realizzazione. Da allora pretenderà il final cut da tutti i produttori con cui lavorerà. In questo periodo, Lynch riprende la propria attività di pittore e si dedica alla fotografia, realizzando una serie di paesaggi industriali.

Il secondo progetto di Lynch finanziato da De Laurentiis è Velluto blu del 1986, la storia di uno studente del college (Kyle MacLachlan, già protagonista di Dune) che indaga su un orecchio mozzato che ha trovato in un campo. Da sottolineare nel film le performance di Isabella Rossellini nel ruolo di una tormentata cantante di club e di Dennis Hopper nei panni di un gangster crudele e sociopatico. Velluto blu ha un buon successo di critica e vale a Lynch la seconda nomination all'Oscar come miglior regista. Il film mostra diversi elementi comuni alle sue opere: una donna in pericolo, il lato oscuro e nascosto di una piccola città e l'uso di canzoni d'epoca, come Blue Velvet di Bobby Vinton e In Dreams di Roy Orbison. Si tratta anche dell'opera che sancisce l'inizio del sodalizio del regista con il compositore Angelo Badalamenti, che continuerà in tutti i suoi successivi lungometraggi e in alcuni dischi, realizzati insieme. Grazie alla collaborazione con Badalamenti, l'utilizzo particolare del suono e della colonna sonora diventano un altro marchio di fabbrica dello stile lynchiano. Un altro incontro importante è quello con Mary Sweeney, assistente per Velluto blu e poi montatrice e produttrice di molti dei lavori successivi.

Alla fine degli anni ottanta, l'incontro con il produttore televisivo Mark Frost dà l'avvio ad un progetto sulla vita di Marilyn Monroe, che dovrebbe intitolarsi The Goddess, come la biografia da cui prende spunto: il film non vedrà mai la luce, visto che l'interesse del regista si sposta verso la serie televisiva Twin Peaks, che prende nome da una piccola città in cui accadono vicende strane e inquietanti. La serie è incentrata sulle indagini dell'agente dell'FBI Dale Cooper, interpretato ancora una volta da Kyle MacLachlan, riguardo alla morte di Laura Palmer, una studentessa delle scuole superiori, indagine che finirà per rivelare i segreti dei numerosi abitanti del luogo. Lynch dirige sei episodi della serie incluso l'episodio pilota, ne scrive diversi e appare in alcuni come attore, nei panni dell'agente FBI Gordon Cole.

La serie debutta sulla ABC l'8 aprile 1990 e passa da culto a fenomeno popolare. Nessun altro progetto di Lynch raggiungerà un tale successo di pubblico. Alcune frasi del telefilm diventano dei tormentoni di uso comune e diverse parodie dei personaggi appaiono nel Saturday Night Live e ne I Simpson. A Lynch viene anche dedicata una copertina del TIME grazie all'enorme successo della serie.

Dune

Nonostante il successo, Lynch entra in contrasto con la ABC su diverse questioni, in particolare sull'eventualità di rivelare o meno l'identità dell'assassino di Laura Palmer. La rete insiste nel volerne rivelare il nome durante la seconda serie, mentre Lynch vuole che il mistero resti tale fino alla fine. Presto perde quindi entusiasmo nei confronti della serie e dopo aver girato il pilota lascia tutto per dedicarsi alla realizzazione del film Cuore selvaggio.

Basato sul romanzo omonimo di Barry Gifford, Cuore selvaggio viene interpretato da Nicolas Cage e Laura Dern e si pone a metà tra una crime story e un road movie. Il film vince la Palma d'oro al Festival del cinema di Cannes, ma riceve una risposta molto modesta dalla critica e dal pubblico statunitensi. A quanto si dirà, molte persone del pubblico che assistettero alle proiezioni di prova abbandonarono la sala a causa di alcune scene molto violente, poi eliminate nel montaggio finale.

Il collegamento mancante tra Twin Peaks e Cuore selvaggio è Industrial Symphony No. 1: The Dream of the Broken Hearted. Viene presentato a teatro alla Brooklyn Academy of Music di New York il 10 novembre 1989 in occasione del New Wave Music Festival. Industrial Symphony No. 1 è un'altra collaborazione tra Lynch e Angelo Badalamenti. La colonna sonora contiene dieci canzoni di Julee Cruise. Lynch descriverà questo spettacolo musicale come "effetti sonori e musica e... azione sul palco. Ed ha qualcosa a che fare con, uhm, una relazione che finisce". Nel 1990 verrà prodotto un video di 50 minuti della performance, mai pubblicato in Italia.

Nel frattempo, Twin Peaks soffre di diverse interruzioni della programmazione nei palinsesti televisivi, per essere infine cancellata nel 1991. Lynch scrive dunque un prequel della serie, sugli ultimi sette giorni di vita di Laura Palmer. Il film, Fuoco cammina con me, girato nel 1992, si rivela un flop sia negli Stati Uniti che in Europa e riceve le peggiori critiche della carriera di Lynch. Nonostante ciò ottiene successo in Giappone e risulta comunque uno dei suoi film più rappresentativi. Nel film recita una breve parte anche il celebre cantante britannico David Bowie.

Nel 1992, Lynch e Mark Frost scrivono e dirigono diversi episodi della serie televisiva On the Air sempre per la ABC. Dei 7 episodi girati, solo 3 vengono trasmessi dalla rete. Sempre in questo periodo Lynch produce, sempre con Frost, e dirige la serie documentaristica American Chronicles. Il suo successivo progetto, dello stesso anno, sarà di basso profilo: dirige due dei tre episodi della miniserie della HBO Hotel Room su avvenimenti accaduti a distanza di decadi nella stessa camera d'albergo. Probabilmente è da quest'ultima esperienza che provengono le prime suggestioni per il film successivo, Strade perdute.[senza fonte]
Strade_perdute

Nel 1997 Lynch dirige Strade perdute, scritto assieme a Barry Gifford, autore anche del romanzo da cui il film è tratto, interpretato da Bill Pullman e Patricia Arquette. Il film è un noir non-lineare, la cui struttura narrativa è stata spesso paragonata a quella del Nastro di Möbius. Riceve scarso successo di pubblico e recensioni contrastanti tra la critica, benché sia ben presto diventato un cult e sia stato rivalutato su vasta scala da tutti i critici.

Nel 1999, Lynch sorprende fan e critica con Una storia vera, scritto da Mary Sweeney. Il film, prodotto dalla Disney, racconta la storia realmente accaduta di Alvin Straight, interpretato da Richard Farnsworth, un anziano dell'Iowa che percorre 600 km su di un tagliaerba a motore per raggiungere il fratello malato con cui aveva rotto i rapporti anni prima. Il film, dallo stile e tematiche completamente diversi dalle sue precedenti produzioni, riceve critiche entusiastiche.

Lo stesso anno, Lynch contatta di nuovo la ABC con un'idea per una serie tv. La rete dà il via libera per le riprese di un episodio pilota di due ore dal titolo Mulholland Drive, ma rimane insoddisfatta del contenuto, lasciando in sospeso il progetto a tempo indeterminato. Grazie a 7 milioni di dollari finanziati dal grande distributore francese Canal Plus, Lynch termina il pilota e lo trasforma in un film autoconclusivo. Mulholland Drive è un enigma che si svolge nel lato oscuro della grande Los Angeles ed è interpretato da Naomi Watts, Laura Harring e Justin Theroux. L'opera vale a Lynch la Palma d'oro come miglior regia al Festival del cinema di Cannes, il premio come miglior regista della New York Film Critics Association e la sua terza nomination al Premio Oscar come miglior regista.

Nel 2002, Lynch realizza per i suoi fan una sitcom surreale di 8 episodi impersonata da conigli dal titolo Rabbits, distribuita attraverso il suo sito ufficiale. Più tardi gira diversi esperimenti in Digital Video (DV), come il corto in stile thriller Darkened Room.

Nel 2005, Lynch crea una serie di corti online dal titolo Dumb Land. Si tratta di 8 episodi volutamente crudi nei contenuti e nella realizzazione inizialmente disponibili solo sul suo sito ufficiale e successivamente pubblicati in DVD.

A partire dal 2005 David Lynch lavora al suo nuovo film, Inland Empire - L'impero della mente, interpretato da Laura Dern, Harry Dean Stanton, Justin Theroux e Jeremy Irons: è girato in parte a Los Angeles e in parte in Polonia, interamente in digitale. Lynch lo descrive come "un mistero su una donna in pericolo", senza voler rivelare altri particolari. Secondo il regista si tratta di un nuovo esperimento girato senza la presenza di un copione, costruendo le scene una dopo l'altra in base alle precedenti. Presentato ufficialmente alla 63ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 6 settembre 2006, serata durante la quale il regista riceve il Leone d'Oro alla carriera, esce nelle sale degli Stati Uniti a dicembre 2006 e nelle sale italiane il 9 febbraio 2007.

Mulholland_Drive_(film)

Premi ed onorificenze.

Lynch ha vinto due volte il Premio César per il miglior film straniero ed è stato presidente della giuria al Festival di Cannes 2002, dove era stato già premiato nel 1990 con la Palma d'oro come miglior film per Cuore selvaggio e nel 2001 con la Palma d'oro come miglior regia per Mulholland Drive. È stato nominato Cavaliere della Legion d'Onore in occasione del Festival di Cannes del 2002[15], e nel 2007 è stato promosso a Officier dal presidente Sarkozy.

È stato nominato tre volte all'Oscar al miglior regista (per The Elephant Man, Velluto blu e Mulholland Drive), senza mai vincerlo.

Nel 2006 ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera.

Velluto blu, Una storia vera e Mulholland Dr. vengono inseriti nella lista del New York Times "The Best 1,000 Movies Ever Made".

Lungometraggi.

   Eraserhead - La mente che cancella (Eraserhead) (1977)
   The Elephant Man (1980)
   Dune (1984)
   Velluto blu (Blue Velvet) (1986)
   Cuore selvaggio (Wild at Heart) (1990)
   Fuoco cammina con me (Twin Peaks: Fire Walk with Me) (1992)
   Strade perdute (Lost Highway) (1997)
   Una storia vera (The Straight Story) (1999)
   Mulholland Drive (2001)
   Inland Empire - L'impero della mente (2006)

Cortometraggi.

   Six Figures Getting Sick (1966)
   Absurd encounter with fear (1967)
   Fictitious anacin commercial (1967)
   The Alphabet (1968)
   The Grandmother (1970)
   The Amputee (1974)
   The Cowboy and the Frenchman (1988) - episodio della serie Les Français vu par...
   Lumière: Premonitions Following an Evil Deed (1996) - episodio di Lumière et compagnie
   Head with hammer (2001)
   Pierre and Sonny Jim (2001)
   Cannes diary (2002)
   Does that hurt you? (2002)
   Where are the bananas? (2002)
   Darkened room (2002)
   Industrial soundscape (2002)
   The pig walks (2002)
   The disc of sorrow is installed (2002)
   Dead mouse with ants (2002)
   Axxon N. - serie di 9 cortometraggi TV (2002)
   Rabbits - serie di 8 cortometraggi TV (2002)
   Dumbland - serie di 8 cortometraggi d'animazione TV (2002)
   Bees - serie di 4 cortometraggi TV (2002)
   Coyote - serie di 2 cortometraggi TV (2002)
   Water circus - serie di 3 cortometraggi TV (2002)
   Lamp - serie di 6 cortometraggi TV (2003)
   Agave - serie di 5 cortometraggi TV (2003)
   Bug crawls (2004)
   Wow wow (2004)
   The green room in lodz (2006)
   Ballerina (2006)
   Boat (2007)
   Absurda (2007)
   Quinoa (2007)
   Lady Blue Shanghai - cortometraggio promozionale per Dior (2010)

Televisione.

   I segreti di Twin Peaks (Twin Peaks) - serie TV, 7 episodi (1990-1991)
   American Chronicles - serie di documentari TV (1990)
   On the Air - serie TV (1992)
   Hotel Room - film TV (1993)
   Out yonder - serie TV, 3 episodi (2001)
   Intervalometer experiment - serie TV, 4 episodi (2007)

Spettacoli teatrali.

   Industrial Symphony No. 1 (1990)

Attore.

   The Amputee, regia di David Lynch (1974)
   Heart Beat - non accreditato (1980)
   Dune, regia di David Lynch - non accreditato (1984)
   Zellie and Me (1988)
   I segreti di Twin Peaks - serie TV, 1 episodio (1990)
   Fuoco cammina con me (Twin Peaks: Fire Walk with Me), regia di David Lynch (1992)
   Nàdja, regia di Michael Almereyda - cameo (1994)
   Out yonder (2001)
   Dumbland, regia di David Lynch - voce (2002)
   Inland Empire - L'impero della mente, regia di David Lynch - voce, non accreditato (2006)
   Boat, regia di David Lynch (2007)
   Louie – serie TV, episodio 3x11 (2012)

Discografia.

   Eraserhead – assieme ad Alan R. Splet (1982)
   Industrial Symphony No. 1: The Dream of the Broken Hearted – assieme ad Angelo Badalamenti (1990)
   Lux Vivens (Living Light): The Music of Hildegard von Bingen – assieme a Jocelyn Montgomery (1998)
   BlueBob – assieme a John Neff (2003)
   The Air Is on Fire: Soundscape (2007)
   Dark Night of the Soul (2009)
   Crazy Clown Time (2011)
   The Big Dream (2013)

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