Un dramma. Si è gettato nel vuoto dal suo ufficio della sede di Rocca Salimbeni finendo in un cortile interno. David Rossi, che non era indagato, una decina di giorni fa era stato perquisito nell’ambito dell’inchiesta sul Monte dei Paschi. Gli uomini del Nucleo valutario dei Finanzieri, il 19 febbraio, si erano presentati nel suo ufficio e nella sua abitazione. Nello stesso giorno erano stati perquisiti anche l’ex presidente e l’ex dg di Rocca Salimbeni, Giuseppe Mussari e Antonio Vigni.
Considerato uomo vicino all’ex presidente Mussari, David Rossi, che aveva 51 anni, era rimasto al suo posto anche con la nuova dirigenza. Il sodalizio con Mussari era cominciato dal 2001, quando l’ex presidente di Mps e Abi era a capo della Fondazione, azionista di riferimento con il 34,9% del capitale della banca, e Rossi era il responsabile della comunicazione dell’ente.
Rossi, sposato, aveva due figli ed era molto conosciuto in città. Al suo impegno di dirigente della banca, univa anche quello di vice Presidente del Centro internazionale di arte e cultura di Palazzo Te e di membro del consiglio di amministrazione di Vernice per i progetti culturali.
Nel cestino dell’ufficio di David Rossi gli investigatori avrebbero trovato un foglietto accartocciato. Sopra, secondo quanto si apprende, sarebbe stato vergato: “Ho fatto una cavolata”.