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David Seymour a Torino | Verità in bianco e nero

Da Traveltotaste

Seymour

Palazzo Reale a Torino è nuovamente sede, fino al 14 settembre 2014, di una mostra dedicata a uno dei grandi fotografi Magnum: David Seymoour. Le 127 foto sono divise in 9 sezioni, che raccontano, lungo l’intenso percorso, le tappe fondamentali della sua vita e della sua carriera.

Seymour nasce a Varsavia da genitori ebrei polacchi, ma inizia a interessarsi alla fotografia durante gli anni parigini dedicati agli studi. Nell’anno in cui la sua famiglia viene sterminata dai nazisti, il 1942, diventa cittadino naturalizzato statunitense. Il tema dei campi di concentramento è ovviamente fondamentale nella sua opera: immagini crude e potenti, che testimoniano una realtà amara.

Seymour bimbi

Chim, com’era soprannominato, ha documentato il suo tempo senza remore, mosso da una forte coscienza sociale, a cui non si è mai sottratto, nemmeno di fronte alla difficoltà di raccontare la storia degli orfani di guerra. Negli scatti, i più toccanti, che gli furono commissionati dall’UNICEF esprime tutta la sua sensibilità ed empatia nei confronti di queste infanzie martoriate.

La sua fotografia è schietta e diretta. Seymour racconta, senza giudicare e senza modificare la realtà delle cose. Nel 1954 dopo la morte del collega Robert Capa diventa presidente di Magnum Photos, ma nel 1956, mentre si trova a Suez per preparare un servizio sul conflitto arabo-istraeliano, viene raggiunto dal fuoco di una mitragliatrice egiziana e muore a soli 45 anni.

Seymour audrey

Nella sua carriera ha visto guerre e orrori, ma anche dive di Hollywood, a cui nessun grande fotografo ha mai saputo rinunciare.

Voglio essere al centro dell’azione“, disse prima di partire per l’Egitto, e così è stato fino all’ultimo respiro.


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