Davide Bressan, classe 1964, una vita dedicata all’illustrazione.
Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Venezia è illustratore da sempre, nel 1991 si trasferisce a Milano dove inizia a collaborare con numerose case editrici di fama nazionale e anche con note agenzie pubblicitarie. Ora grazie al digitale, che ha semplificato non poco il lavoro, abita e lavora in Friuli.
Qui vorrei dare più importanza ai suoi pinguini, idea nata per caso, ma che con il passare degli anni è diventata una vera e propria collezzione.
Ma facciamogli qualche domanda…
Perchè i pinguini?
I pinguini all’inizio erano presenti in una illustrazione che ho creato per gli amici Enzo Baldoni (carissimo amico-diventato poi noto purtroppo per la sua vicenda in Iraq)
e Maurizio Dal Borgo suo socio-a Milano.
I pinguini sono così diventati via via nel tempo degli elementi che caratterizzavano le mie illustrazioni-mi divertivo-e mi diverto molto a disegnarli.Il pinguino
è un animale tanto elegante in acqua quanto buffo fuori..per scherzo ho iniziato anche a creare una piccola collezione che,se prima contava pochi pezzi
ora è diventata numericamente importante !
Gli amici quando vanno in giro per il mondo mi portano sempre un piccolo pinguino…
non importa se di peluches o di altri materiali..l’importante è che non ci siano dei doppioni!
Illustrazione pubblicitaria, cosa la caratterizza principalmente? e chi ispira di più i tuoi lavori?
Rispetto all’illustrazione per l’editoria quella destinata alla pubblicità ha molti più vincoli da rispettare;
spesso è più banale perché appunto legata al prodotto ma a volte tali limiti per l’illustratore possono diventare una bella sfida.
Per quanto riguarda l’ispirazione l’elenco sarebbe lunghissimo.Le influenze vanno dal cinema alla fotografia ed a tutto ciò che è immagine…
..non importa se l’ispirazione venga da un fotogramma di un film o da un dipinto…od altro;
l’importante è poi l’interpretazione personale,la suggestione e la fantasia che il disegnatore riesce
a “trasferire” dal suo immaginario al lavoro finale.
Com’è il tuo rapporto con il digitale?
Ottimo! A volte anche io lavoro in digitale.Dipende dal risultato finale che si vuole ottenere.
Le applicazioni che esistono oggi son fantastiche.La gamma di strumenti crea moltissime possibilità.
Il problema si crea però quando lavorare in digitale
crea stili omologati; spesso infatti si vedono illustrazioni molto simili
anche se sono di autori diversi e questo non è bello.
Prova a descriverci le emozioni che vorresti trasmettere con una tua illustrazione che mi hai allegato.
Difficile spiegare ma se riesco a divertire ed a creare in chi guarda una piccola emozione con una mia immagine allora sono già molto soddisfatto.
La tua scrivania, descrivimi un oggetto tecnico e uno sentimentale che ci vedi sopra..
Il computer è importante come strumento fondamentale per il lavoro ma anche per i contatti con gli amici ed il resto del mondo.
Prediligo da sempre il mac..che trovo straordinario per semplicità d’uso ed è imbattibile per l’estetica elegante e raffinata.
Un oggetto sentimentale?
Uno dei miei pinguini…scelto a caso nella mia grande collezione.
Classe 1964, hai visto un evoluzione dell’illustrazione? C’è qualche under 20 che ti colpisce particolarmente.
Certo! Siamo passati dai fogli ed i colori alla tavoletta grafica ed il monitor piatto..non è poco.
Per quanto riguarda la domanda vado fuori tema volentieri e -senza fare riferimento all’età voglio- fare un po’ di nomi.
Tanta gente brava.I grandi maestri,Sergio Toppi e Lorenzo Mattotti.Amiche belle e brave.AnnaLaura Cantone,
Alessandra Cimatoribus, Costanza Favero,Marina Marcolin,Eva Montanari,Tiziana Romanin.
Aggiungo poi due illustratrici che non conosco ma che ammiro.Beatrice Alemagna e Nicoletta Ceccoli.
Fuori dall’Italia la bravissima Rébecca Dautremer e mille altri.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake