Dax: caccia al tesoro (3)

Da Brigitrader @brigitrader

Era l’inizio di gennaio 2013 quando Appunti ciclici ha proposto ai suoi lettori di intraprendere un viaggio ciclico nel tempo, passato presente e futuro, in compagnia di Dax.

E’ nata una caccia al tesoro, tesoro di conoscenza della potenzialità di un metodo di analisi, in questo caso di analisi della ciclicità frattalica dei prezzi nel tempo, utilizzato e condiviso su questo blog.

Qualcuno ha sorriso, qualcuno, su un blog di informazione finanziaria che ospitava le analisi di Appunti ciclici, ha deriso; qualcuno ha invece deciso di partecipare alla caccia del tesoro, il tesoro del sapere; qualcuno ha pensato poi che ci sono tesori che non hanno un prezzo ma una gratitudine sì.

Oggi con il superamento di 8151 mettiamo al posto giusto un altro tassello fondamentale delle nostre ricerche.

Una analisi non è mai finita. Incassiamo la soddisfazione di avere portato a termine l’inseguimento di Dax e di avere scoperto, intuito, compreso, il dove e il quando si nascondesse il tesoro.

Ma più ancora facciamo posto nel nostro zainetto di ricercatori ciclici al come.  “La ricerca della verità è più preziosa del suo possesso” – Albert Einstein

Altri tesori ci aspettano. Ma prima di partire è indispensabile sapere da dove veniamo.

Dax: Caccia al tesoro (prima parte) 2 gennaio 2013

Prego, accomomodatevi: c’è ancora posto. L’evento ciclico del 2013 sta per iniziare: una avventura senza precedenti nella storia dell’analisi tecnica; una affascinante ricerca virtuale del tesoro dell’esperienza fra mappe, grafici e cartine; un percorso ciclico fra insidiosi trabocchetti, perigliosi passaggi segreti e insperati indizi malcelati.

Partiremo insieme se avrete la pazienza e la bontà di seguirci, in un meraviglioso viaggio alla ricerca di un tesoro nascosto nel… futuro.

Tutto ebbe inizio – narrano le leggende di Borsa – alla Frankfurter Wertpapierbörse in una fredda giornata del lontano gennaio del 1988, solo pochi mesi dopo il crollo di Walll Street del lunedì nero del 19 ottobre 1987.

Capitan Deutsche Aktienindex 30, meglio conosciuto come Dax, proprio in quei giorni partì con i suoi trenta fedelissimi per una missione segreta: nascondere nello spazio e nel tempo i tesori dello studio e dell’applicazione che, in un precedente viaggio temporale, Otto von Bismark, cancelliere del Reich e su ordine di Guglielmo I, gli affidò insieme ad una mappa cifrata in cui era riportato l’andamento dell’indice della Borsa di Prussia dei futuri 150 anni, dal 1871 al 2021.

“Il futuro della Grande Germania, le sorti della sua economia – gli fu detto – sono nelle tue mani!”.

sulle tracce del tesoro: il trend

La pimpante redazione di Appunti ciclici, sita a Pavia (che i Longobardi di provenienza teutonica fra il VI e il VII secolo d.C proclamarono capitale del Regno), nelle sue ricerche cicliche è venuta in possesso, sapientemente occultate presumibilmente da Dax in persona in un anfratto della Cripta di Sant’Eusebio, di una raccolta di preziosi manoscritti di alto interesse storico e scientifico.

In particolare abbiamo rinvenuto una parte delle Mappe del viaggio spazio-temporale di Dax, un prezioso cifrario e alcuni sparsi e disordinati Appunti di viaggio con coordinate per appuntamenti, vincoli di incontri e sequenze non meglio definite.

Ciò che è apparso subito evidente, confrontando i reperti rinvenuti con alcuni valenti colleghi (Charles Henry Dow, Ralph Nelson Elliott, J.M. Hurst), è che insindacabilmente e senza alcun dubbio il percorso, per quanto possibile abilmente camuffato e disseminato di false e fuorvianti indicazioni, intrapreso da Dax durante la missione ha un nome in codice: TREND.

Il trend dunque è la direzione del percorso, il Nord e il Sud, la stella cometa di questo viaggio di Appunti ciclici alla ricerca del tesoro; e la misurazione del trend è la faticosa sfida quotidiana dell’avventura intrapresa. Non vi è meta raggiungibile se non si individua il trend.

alla ricerca del trend: attrezzatura

1. blocco per Appunti

2. lapis a due colori

3. fasi cicliche: fattori di prezzo e tempo per orientarsi sulla mappa del trend

4. sequenze e vincoli per determinare alcuni passaggi obbligati del trend

5. una clessidra ciclica con sabbia del Ticino per misurare approssimativamente le tappe del trend

6. uno specchio ciclico che permette di utilizzare a proprio vantaggio la reciprocità presente fra il Nord e il Sud di una cartina

7. pochi e banali strumenti di ricerca (Macd, Will%, Bollinger Band)

Lasceremo invece e volutamente fuori dal nostro zainetto le modaiole velocità centrate e i mirabolanti indicatori ciclici che tanto piacciono ai conti correnti di cartomanti, incantatori e fattucchieri.

Li lasceremo, prima di partire, non da soli ma accompagnati al mittente da un ragionamento solido quanto artigianale, nel senso più bello e concreto del termine:

  • una velocità centrata è in sostanza un price oscillator fra due medie mobili centrate
  • il price oscillator è la differenza fra una media mobile breve ed una più lunga
  • una media mobile centrata è una media mobile semplice shiftata nel passato di n periodi a cui viene aggiunta per i periodi di shift un valore pari all’ultima rilevazione possibile. Appare evidente che la media centrata per definizione non può che essere falsa in quanto calcolata in una parte del suo database su dati fittizi
  • la velocità centrata è un indicatore basato sulla differenza fra due medie mobili falsificate che avrebbe una funzione leading, ossia di prevedere il futuro andamento di una serie storica; la media mobile semplice, sempre per definizione, è un indicatore lagging, che segue per forza di cose l’andamento di una serie storica

Ho capito! Ecco cosa è una velocità centrata: un price oscillator di un indicatore lagging (due medie mobili semplici) traslate indietro nel tempo con l’aggiunta di metà dati di pura fantasia per farlo diventare leading.

No grazie! Tuttalpiù, perché in verità e fuor di costose e commerciali metafore di questo si tratta, sapremo affidarci all’evenienza alle più tradizionali e per quanto possibile sincere divergenze, di forza e momentum.

Ci teniamo per cui romanticamente stretti per affrontare il nostro viaggio ciclico i più appropriati e collaudati attrezzi del mestiere: prezzo e tempo e poco altro. Almeno sono reali!

decifrato il manoscritto: le tappe

Il primo passo obbligato, ancor prima di partire, è stato quello di decifrare una parte della preziosa documentazione rinvenuta.

Grazie all’utilizzo di un cifrario amorevolmente custodito nei secoli dall’ordine dei benedettini del monastero di Maulbronn nella Foresta nera settentrionale, abbiamo via via ricostruito le principali annotazioni temporali riportate sulle Mappe di Dax:

Per farla breve le Tappe del trend hanno una durata e precise caratteristiche comuni:

  • si chiamano tutte CICLO
  • hanno una fase espansiva e una recessiva. A volte l’una a volte l’altra sono predominanti
  • sia quando iniziano sia quando finiscono hanno l’obbligo di sottostare ad un preciso cerimoniale minimo
  • una tappa è composta, proprio come nel principio delle matrioske che presumiamo Dax abbia conosciuto in una campagna spazio temporale russa, da una serie di tappe frattalmente simili a quella superiore ed in essa contenute
  • sono spesso reciprocamante interconnesse e identificabili sulla Mappa sia nel suo dritto che nel suo rovescio
  • le fasi dei cicli (o tappe) minori sono influenzate nel loro espandersi o nel loro recedere da quelli maggiori
  • l’osservazione però dell’andamento delle fasi dei cicli minori offrono solidissime informazioni su quale sarà l’andamento di quelli maggiori e di tutto il trend

Abbiamo per finire individuato e opportunamente tradotto in modo da interpretarlo con il nostro calendario gregoriano la maggior parte degli acrononimi riportate sulle preziose Mappe.

In sintesi troveremo nel quadranti che compongono le Mappe la ricorrenza di alcuni Cicli:

  • il ciclo T+8 definisce una tappa la cui durata in anni può essere contata su due mani, circa 8-10 anni
  • il ciclo T+7 dura circa metà T+8 tanto da trovarlo spesso come sua prima e seconda parte e dura circa 4-5 anni
  • il T+6 anche esso spesso ma non necessariamente presente due volte in un T+7 dura circa 2-3 anni
  • il T+5 dunque è una tappa ciclica dalla durata di circa un anno, circa 250 sedute di borsa più che 250 tramonti del sole
  • il T+4 di conseguenza può durare circa la metà di un T+5
  • il T+3 poi è quasi sempre presente all’interno di T+4 e T+5 e può durare da 50 ad 80 sedute.

Tale bizzarra misurazione del tempo, in parte dovuta alla fantasia di un connazionale almeno nella sua classificazione, sembra spingersi, sempre ossequiando il principio delle matrioske, fino alle più piccole Tappe del trend, seppur di durata di poche ore.

***

Queste e numerose altre opere di traduzione, decifratura e di catalogazione dei reperti sono state archiviate, dopo innumerevoli e minuziosi test, nella sezione Appunti del Blog.

Abbiamo poi riscontri, testimonianze e conferme oggettive di come, quasi inspiegabilmente, dopo la consultazione della sezione Appunti, i pochi temerari passati anche alla sezione Donazioni godano ancora di ottima salute, non abbiamo contratto alcun tipo di infezione e abbiano evitato la fila per la visione della solita pellicola natalizia.

***

Ora siamo davvero pronti. Fasten seat belts e finalmente diamo inizio alla ricerca del tesoro!

sulle tracce del trend: 1° tappa la bolla si sgonfia

Dax - Mappa mensile

La prima Mappa catalogata permette con certezza di affermare che Dax è passato il 7 marzo 2000 da 8136,16. Il nostro viaggio inizia qui!

Bei tempi quelli dei tassi bassi per tutti di Greenspan e delle Dot-com presentate come slot machine. Ma poi…

Dax - Mappa Mensile Inverso

… poi qualcosa é cambiato.

Il viaggio, il percorso, il ciclo pluriennale, insomma il TREND si è interrotto.

Dax - Mappa ciclica T+8

Aperto lo zainetto di Appunti iniziamo la ricerca partendo dal quadrante più ampio, che abbiamo convenzionalmente chiamato il quadrante T+8, quello delle due mani.

Scrivo io, correggetemi se sbaglio.

# Marzo 2000, precisamente 7 marzo 2000, 8136,16. Capovolgiamo la mappa e, tralasciando in questa sede tutti i preziosissimi contributi diversi dall’analisi ciclica, annotiamo l’interruzione dei T+5 negativi e un T+6 positivo che confermano il battito di un nuovo T+8 inverso.

E se un T+8 inverso inizia il suo trend alla ricerca del proprio Top ciclico, parimenti un medesimo ciclo pluriennale di indice è alla ricerca del suo Bottom di chiusura.

# Marzo 2003, precisamente 7 marzo 2003 e curiosamente esattamente tre anni dopo, scriviamo 2188,75. In questo caso è l’indice ad attrarre l’attenzione: si interrompe la sequenza negativa sull’ordine ciclico T+5 e la comparsa di un lunghissimo T+6 al rialzo insindacabilmente ci conferma che mentre un nuovo pluriennale T+8 di indice ha iniziato il suo TREND alla ricerca del suo Top, dopo solo tre anni il pari ordine inverso sul Bottom di indice deve avere conosciuto il suo Top e lentamente si appresta ad intraprendere un lungo viaggio alla ricerca del suo Bottom.

# Dax ha dunque cambiato percorso/TREND ed ha pure fretta: ha un appuntamento nell’ultima parte del 2007, fra luglio e dicembre, per chiudere il 1° T+7 inverso. E per meglio far predere le tracce, avvalendosi della complicità del folletto Lingua di Bayer, proprio in fase di chiusura della prima parte di T+8 inverso confeziona il più classico degli enigmatici trabochetti ciclici la cui interpretazione ultima e definitiva ci accompagnerà presumibilmente per alcuni mesi.

# L’enigma irrisolto ha un nome, doppio massimo, e una spiacevole conseguenza: quei miseri 15 punti scarsi di differenza fra il massimo di marzo 2000 a 8136 e il massimo di luglio 2007 a 8151 non possono essere davvero considerati sufficienti per catalogare senza ripensamenti quel T+7 inverso come negativo. Prudenza vuole invece di dovere rimandare sine die la confermata presenza di quel pesante vincolo ribasso ricadente sul secondo T+7 inverso e sull’intero T+8. Nel frattempo l’indicazione più appropriata rimane neutro/ribasso.

sulle tracce del trend: 2° tappa piovono pietre

Dax Mensile - Mappa ciclica

# Ma a parziale risarcimento del cavilloso ed irrisolto enigma lasciato in fase di chiusura del T+7 inverso, Dax dissemina dietro al suo Trend, come nella favola di Pollicicno, alcuni preziosissimi indizi. Il più evidente si riscontra nella fase ribasso di chiusura del T+7 di indice che coincide con la seconda crisi finanziaria del neonato secondo millennio: quella dei mutui subprime e del Chapter 11 di Lehman Brothers.

# Marzo 2009. Ancora marzo? Sì, questa volta il giorno 9 marzo 2009, 3588,89. In quel dì e a quel prezzo Dax chiude, dopo 72 mesi, il 1° T+7 del T+8; e proprio lì, con un 2° T+6 negativo, raccogliamo un altro apprezzabilissimo indizio da utilizzare nella nostra ricerca del tesoro ed annotiamo diligentemente le sequenze sull’ordine T+6: rialzo-ribasso.

# Dal minimo di marzo 2009 un Semestrale o T+4 al rialzo prima e un Annuale o T+5 al rialzo poi, ci traghettano definitivamente in un nuovo e 3° T+6 e in un nuovo e 2° T+7 del ciclo a due mani. Ma, come vedremo nella seconda parte, non entriamo nel vivo della ricerca a mani vuote; indizi, sequenze e vincoli, punti controllo ciclici sono nel nostro prezioso zainetto.

[fine prima parte]

Dax: Caccia al tesoro (seconda parte) 7 gennaio 2013

E’ ora di riprendere i nostri viaggi paralleli lasciati in sospeso, tutti intimamente legati da un comun denominatore che è l’analisi ciclica.

Nel frattempo un pisano ha gia inziato il conto alla rovescia a modo suo 377, 233, 144, 89, 55… Insieme al fido nostromo Leonardo Fibonacci, in un prossimo e futuro Appunto, isseremo le vele e punteremo la prua verso nuovi e ignoti confini dell’analisi tecnica guidati dalla Elliott wave Theory.

Ma torniamo alle nostre mappe decifrate nei suoi misteriosi acronimi, agli indizi collezionati, a quegli appuntamenti misteriosi di Dax. Torniamo alla ricerca del tesoro, torniamo dunque al TREND.

Sarà indispensabile per proseguire la lettura ripercorrere la prima parte della caccia al tesoro prima di scoprire insieme in quale luogo e in quale tempo della nostra mappa quel denominatore condiviso sia dalla storia recente dei mercati finanziari, sia dall’inseguimento a colpi di trovate machiavelliche di Dax, sia dalla ricerca del tesoro nascosto nei prezzi futuri, sia per finire e soprattutto dall’apprendimento delle cognizioni cicliche applicate nella quotidianità di Appunti, ci guiderà.

Siamo consci di aver intrapreso un viaggio nel buio, dove comprimari e protagonisti dell’avventura sapranno ancora sapientemente mescolare validi indizi e insidiosi inganni? Abbiamo messo in preventivo impreventivabili colpi di scena? Sapremo resistere a lusinghe e tentazioni che incontreremo sul nostro percorso?

***

Ma Circe me prese per mano, e trasse
Da parte, e a seder pose; indi, seduta
Di contra, interrogommi, ed io su tutto
La satisfeci pienamente. Allora
Tai parole sciogliea l’illustre diva:
“Tu compiesti ogni cosa. Or quello ascolta,
Ch’io vo’ manifestarti, e che al bisogno
Ti torneranno nella mente i numi.
Alle Sirene giungerai da prima,
Che affascìnan chïunque i lidi loro
Con la sua prora veleggiando tocca.
Chïunque i lidi incautamente afferra
Delle Sirene, e n’ode il canto, a lui
Né la sposa fedel, né i cari figli
Verranno incontro su le soglie in festa.

Sulle tracce del trend: il puzzle

Sì? Allora riprendiamo la ricerca ordinando meticolosamente gli indizi che abbiamo raccolto sulla prima delle mappe rinvenute.

Dax Mensile - Mappa ciclica

Nel marzo 2000 un nuovo ciclo T+8, o a due mani, Inverso o dei Top conosce il proprio inizio da 8136 e da quella coordinata spazio-tempo iniziamo l’inseguimento di Dax. Tale oscillazione quasi eterna, consumati ormai 154 mesi ben sappiamo aver conosciuto il suo massimo dopo soli 3 anni e nella sua prima parte (T+7 o ciclo a 5 dita), precisamente nel marzo 3003, da cui intraprende un lungo viaggio, TREND, alla ricerca della sua chiusura.

Abbiamo poi ispezionato con attenzione i passi di Dax nei pressi della chiusura del 1° T+7 Inverso o dei Top fra luglio e dicembre 2007: viene protetto e nascosto dall’infido Lingua di Bayer e per meglio ancora occultare le proprie tracce e le proprie intenzioni ci consegna un doppio massimo che, come abbiamo argomentato in prima parte del viaggio, può solo farci supporre un vincolo ribassista ricandente sul 2° T+7 inverso.

In altre parole e fuori metafora Dax ha un appuntamento obbligato, per chiudere il T+8 inverso, in un punto dello spazio e in conclusione dell’ultima tappa (CICLO) per quanto riguarda il tempo. Ci arriveremo!

Dall’altra parte della Mappa, nell’estremo sud, avendo ormai metabolizzato che, a parità di ordine ciclico, dove l’indice (ciclicità dai bottom) conosce il suo minimo il suo inverso (ciclicità de top) sta segnando il suo massimo, non potremo che individuare con certezza la partenza di un nuovo TREND di lunghissimo periodo, T+8, di Dax dal minimo di marzo 2003.

Siamo sempre a marzo, questa volta del 2009, dove il primo T+7 di indice trova la sua chiusura consegnandoci una sequenza del suo sottociclo di un ordine inferiore rialzo-ribasso.

Preziosa indicazione che regala una garanzia fondamentale al nostro puzzle: se il T+7 è consistente esiste un vincolo che obbliga ad una chiusura con polarità negativa l’ultimo ciclo a due-tre anni o T+6, solitamente dunque il quarto, che dovrebbe accompagnare il secondo T+7 in vita dal 2009 e il T+8 che ancora galoppa dal 2003 a conoscere la loro simbiotica chiusura ciclica.

sulle tracce del trend: 3° tappa – never fight the Fed

Siamo nell’anno del Signore 2013 d. C. e nell’anno della Fed QE3.

Abbiamo già raccontato in una precedente inchiesta esclusiva su Appunti  i piani strategici individuati dalla Federal Reserve per salvaguardare i felici e collaudati equilibri finanziari che governano l’economia globale.

Non rincorriamo dunque facili lusinghe e facciamo nostro quel monito che la Maga Circe rivolge ad Ulisse nella sua Odissea perché ormai… ormai ci siamo!

Siamo in seconda parte, rispettivamente del T+8 inverso e del T+8 di indice; siamo in seconda parte poi sia del secondo T+7 di inverso che di indice. E non finisce qui: siamo anche in seconda parte di T+6 di inverso e di indice pure.

Ora ci siamo, possiamo ormai provare a immaginare quali possano essere gli appuntamenti di Dax, assaporare l’ebrezza di toccare con mano il sospirato tesoro. Scopriamo le carte ormai finalmente decifrate delle ultime tappe previste da Dax nel suo salgariano tentativo di nascondere il tesoro.

Terra! Terra! Terra! Dove? Lassu! Ma come? Ma dove?

Ve li ricordate quei 15 punti, quegli sporchi e infidi 15 punti con cui Dax ritorna con un doppio massimo sui suoi passi iniziali?

Ebbene, quel vincolo, se la sua impalpabilità numerica non sarà un trabocchetto, obbliga il prussiano a ritornare almeno ed ancora una volta là dove tutto era inziato: un banale ciclico vincolo ribasso da rispettare chiede al 2° T+7 e al T+8 inversi di spegnersi almeno (almeno che non vuol dire a) sopra 8151 punti indice.

Sì, va bene. Bravi, applausi… Ma quando?

Il quando, così come una via via più precisa e conseguente collocazione del dove, allorché la nostra ricerca trovasse nei prossimi mesi riscontri, non è più lasciato al caso o alle volubili stranezze di Dax.

Abbiamo individuato le tappe, i CICLI, che ci guidano. Siamo in seconda parte ed in fase ribasso sull’inverso, lo abbiamo già detto, per cui, ormai lo dovremmo sapere:

  • nel T+8 in fase ribasso ed in seconda parte non è ammesso un ciclo Annuale inverso o T+5 positivo;
  • nel T+7 in fase ribasso ed in seconda parte non è ammesso un ciclo Semestrale inverso positivo;
  • nel T+6, in corso da maggio 2011, ormai negativo oltre che in fase ribasso e collocabile nel suo secondo Annuale non è ammesso un Intermedio inverso positivo.

Le conclusioni a questo punto non possono più essere oscure, abbiamo individuato dove, o meglio da che prezzo in su, Dax dovrebbe nascondere il tesoro; possiamo farci persino una idea del quando seppur non precisa ma sapremo per certo come e quando avrà abbandonato il tempo e il luogo del misfatto. Ma queste ultime piccole ma preziose fatiche sono lasciate alla curiosità dei notri lettori, a questo punto ben equipaggiati di cognizioni tecniche e metodologia di ricerca, sempre che non abbiano nel frattempo deciso di cambiare programma per seguire la dodicesima replica di…

Sulle tracce del trend: 4° tappa – il futuro

L’avventura è finita? Rompete le righe? Tutti a casa, o meglio, ad attendere Dax ed il suo tesoro? Pernienteaffatto!

Innanzitutto la guerra di religione non finisce 3 a 2.

Cosaaa??? Ma quale guerra?

I più attenti lettori avranno colto come la simbologia rinvenuta sulla Mappa recasse nel lato nord ed in bianco i numeri 1, 2 e 3 in antico ebraico mentre nel lato sud ed in giallo la numerazione appartenesse alla numerologia araba.

Ma Bismark, nel consegnare le mappe al fidato Dax in quel loro lontano incontro del 1871, non volle di certo sbilanciarsi e aveva diplomaticamente apposto in bella calligrafia e di proprio pugno in una ultima mappa anche un 3 a sud ed in carattere arabo dove indicò al suo fidato viaggiatore di celare la parte più cospicua del tesoro.

Siamo anche in seconda parte del T+8 di indice, esso invece ancora in fase rialzo dopo avere lasciato alle proprie spalle 118 candele mensili.

Tale fase rialzista è affidata al quarto T+6 che dopo un primo Annuale positivo sta percorrendo il suo secondo T+5 da giugno 2012.

Sappiamo però che l’ultimo T+6 dell’intera oscillazione che ha preso piede dal minimo di marzo 2003 ha un obbligo piuttosto preciso: in osservanza di quanto il suo gemello secondo T+6 ha sperimentato da giugno 2006 a marzo 2009 in consistenza di T+7 anche esso dovrà rispettare la medesima polarità e chiudere la sua corsa sotto il livello da cui è partito.

Ove dunque l’attuale e quarto T+6 fosse anche l’ultimo del T+8, affermazione non scontata e lasciata alla controprova di Dax, il suo battito ciclico dovrebbe spegnersi sotto 4965 presumibilmente almeno nel 2014.

Nel mentre possiamo sì posizionare i nostri Autovelox di Controllo all’inseguimento di Dax che, in fase rialzo verso nord, ove smarrisse la strada:

  • sotto 6950 avvierebbe la fase ribasso di T+6 e T+7
  • sotto 5914 confermerebbe insindacabilmente la fase ribasso del T+8

E per completare il quadro consegnamo al buon senso del lettore le altre mappe rinvenute nella Cripta di Sant’Eusebio all’inizio della nostra avventura. Buona caccia! – direbbe il capo scout al branco.

SULLE TRACCE DEL TREND: 5° TAPPA – LE CARTINE

T+8 mensile

T+7 settimanale

T+6 settimanale

T+5 Annuale - weekly

T+4 Semestrale - daily

 il tesoro

Siamo davvero a conclusione della parte comune del viaggio ma il monile più prezioso, quello della conoscenza, della metodologia analitica, dell’esperienza da trarre dagli inevitabili errori che saranno stati commessi, ormai è stato portato alla luce.

Trend, cicli, prezzo e tempo sono stati, per quanto possibile, sviscerati in questa avventura. La ricerca, dei tanti tesori ancora da scoprire continua, spero, ancora insieme ed in nuovi insperabili percorsi.

E di quanto, tanto o poco che risulterà, avremo sbagliato o non previsto nella nostra ricerca sapremo, come sempre, farne TESORO, il più prezioso.

In attesa, magari, dell’ultimo colpo di scena ciclico, il tre tempi, ovvero la terza parte della nostra caccia al tesoro. Ma se un terzo atto ci sarà, il copione sarà sempre Dax a scriverlo e noi ad interpretarlo. Come sempre, Appunto!

si riparte

Appunti di Lunedi 7 gennaio 2013, ore 11,25

Dax tf 60 - T-1

Primo T-3 a 10 ore di battito del primo T-2 del T-1 in corso dalle ore 10 del 4/1 di un Mensile giunto a….

[fine seconda parte]

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