Venerdì 10 luglio
Ho la fortuna di lavorare in un’azienda (francese) che mi permette di avere i venerdì pomeriggio liberi da giugno a settembre. Quindi, sfruttando ampiamente l’estate, questa volta ho prenotato per un weekend veloce nella Ville Lumière: Parigi!
Ho portato il trolley in ufficio e poi, subito alle 13, mi sono diretta a San Babila per prendere la 73 che mi ha portata direttamente a Linate in circa 30 minuti.
L’aereo decollava alle 15.50 ma me la sono presa comoda per farmi un bel giretto al duty free anche se (dopo anni) non ho ancora capito dove stia la convenienza, bah! Qualcuno me lo spiega? :D
Il volo di AirFrance è stato in perfetto orario, anzi sono atterrata a Charles de Gaulle con qualche minuto di anticipo. Sono arrivata al Terminal 2F e ho preso praticamente subito la navetta EasyBus di Easyjet che avevo prenotato online.
INFO UTILI: per 2 persone A/R ho pagato 11,46€, compresi i 0,50€ cents di spese per acquisto con carta di credito. La navetta parte subito fuori dalla porta numero 5 del livello arrivi del Terminal 2F (occhio perchè non troverete nessun cartello o fermata relative ad Easybus, aspettate il vostro pullmino in trepidazione, prima o poi si paleserà questo minivan tutto arancione) e vi lascia in pieno centro a Parigi, alla fermata Palais Royal-Musée du Louvre della Metro gialla 1. Come tutte le compagnie low-cost, questo servizio offre veramente poco: uno spazio ristretto (secondo me un ragazzo alto più di 1.80 farà fatica a star seduto! ahah), no aria condizionata e tempi di percorrenza variabili. All’andata ci ha impiegato circa 1 ora e 10 minuti causa incidente in autostrada.
Chiuso il capitolo transfer, eccomi in città! Il mio albergo si trovava vicino a Place de la Bastille dunque ho preso la Metro gialla 1 e, senza fare cambi, sono scesa a Bastille. L’Hotel Campanile (Rue du Chemin Vert, 6) si trova davvero vicinissimo alla metropolitana, a dire il vero la fermata ancora più a ridosso sarebbe stata quella della linea 8 (Chemin Vert per l’appunto) ma il traffico di fare il cambio e il trasbordo col trolley su e giù per le scale – dato che quelle mobili praticamente non esistono – mi ha fatto desistere e optare per una camminata di qualche minuto!
La mia camera era al 5° piano, piccola ma quasi col minimo necessario: un letto stretto e corto, un bagno con vasca in cui avrebbero potuto tranquillamente mettere un box doccia e guadagnare molto spazio, TV, una mini scrivania con bollitore, thè e caffè, aria condizionata ma… niente minibar (e col caldo sarebbe stato utile mettere in fresco un po’ d’acqua!). Però avevo il WiFi gratuito. Embè.
Mi sono fiondata a lavarmi e poi sono uscita a cena. E mi sono innamorata. Di Félice. Felix. Felis. Non lo so. So che non era francese ma danese. Ed era bello. Biondo. Con gli occhi azzurri. In smoking.
Infatti ho fatto la pettineuse e mi sono lanciata su un piatto di carpaccio di polpo con vinaigrette di agrumi al Café Francais, in piena Place de la Bastille.
Erano le 22.30 e il cielo era ancora chiaro, a Parigi fa buio molto dopo rispetto che a Milano.
Sono stata servita e riverita dal buon Felisss, ho pagato 10€ una coppetta di gelato al cioccolato e 7€ una bottiglia d’acqua minerale (se volete risparmiare chiedete la caraffa d’acqua – che è del rubinetto – ma almeno è gratuita). Un bicchiere di vino in compenso mi è costato tipo 5 o 6€.
Ma sono andata via felice. O Félice.
Baguette
Carpaccio di polpo
Vista di Place de la Bastille dal Café Francais
Café Francais
Place de la Bastille