Dopo i botta e risposta degli ultimi giorni tra Architetti e Geometri sul ddl 1865, (vedi “Professione, nuovo scontro tra architetti e geometri sulle competenze” e “DDL 1865 Vicari e competenze tecniche, parlano i Geometri“) in particolare sulle competenze di questi ultimi in materia di progettazione, ora scende nell’arena la stessa senatrice Simona Vicari, depositaria del disegno di legge tanto contestato.
La senatrice del Pdl e Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Senato chiede – come riportato sul suo sito web – in un’interrogazione inviata al ministro dell’Istruzione Profumo, di tutelare la professionalità e il ruolo dei geometri.
Sotto accusa sarebbe “l’atteggiamento di negazione emerso da parte di Ordini professionali, organi consultivi e giurisdizionali, della competenza dei geometri nelle materie e nelle attività ad esse sottoposte in sede di esame di abilitazione in attuazione della legge”.
Per la Vicari la situazione è insostenibile in quanto “il Ministero ha provveduto annualmente ad individuare la casistica applicativa di competenza dei Geometri sottoposta agli aspiranti Geometri in sede di esame di abilitazione, la cui competenza pratica è stata valutata dalle Commissioni di valutazione all’uopo nominati”.
Ed inoltre “a partire dall’anno 1986 il Ministero per la Pubblica Istruzione, oggi Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al fine di valutare la competenza preliminare all’esercizio della professione, ha sottoposto agli aspiranti geometri delle prove scritto-grafiche aventi ad oggetto la redazione di progetti rientranti tra le costruzioni e le materie di competenza degli stessi”.
Da qui l’intervento della senatrice Vicari affinchè il ministro Profumo agisca per “affermare il valore abilitativo dell’esame di Stato ed evitare la condizione di incertezza determinata da comportamenti fondati su erronee interpretazioni di quanto indicato da questo Ministero nella individuazione delle materie di competenza dei geometri, oggetto dei programmi di esame”.